I dati di Bankitalia premiano la Sicilia: nel primo semestre del 2025 il Pil regionale è cresciuto dell’1,1%, un risultato che, in un contesto nazionale di rallentamento, colloca l’Isola in testa alla ripresa economica del Paese.
«I dati di Bankitalia confermano quanto già evidenziato da diversi istituti di ricerca: la Sicilia cresce oggi più della media nazionale, guidando la ripresa economica del Paese», commenta il presidente della Regione, Renato Schifani. «È un risultato frutto dello sforzo del mio governo, in continuità con il lavoro avviato dall’esecutivo precedente nel difficile periodo post-Covid. La solidità del nostro tessuto produttivo e la capacità delle imprese di innovare e investire sono la chiave di questa crescita».
Schifani cita anche i dati di Istat, Unioncamere, Svimez e The European House–Ambrosetti, che descrivono una Sicilia in controtendenza: «L’aumento dell’occupazione, la crescita dei redditi e dei consumi, la solidità del credito e il rilancio di edilizia e servizi sono segnali concreti di fiducia e prospettiva. Il mio governo continuerà a sostenere questa traiettoria con politiche per la competitività, l’attrazione di investimenti e la valorizzazione delle eccellenze siciliane».
Ma se da Palazzo d’Orléans arriva ottimismo, dal mondo delle imprese si leva un richiamo alla prudenza. Il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, commenta: «Il report della Banca d’Italia conferma che l’economia siciliana mantiene un percorso di crescita, ma più moderato rispetto ai mesi precedenti. È la prova che, quando esistono condizioni favorevoli, la nostra regione può correre più della media nazionale e del Mezzogiorno».
Messina, tuttavia, avverte: «Il commercio, soprattutto quello di vicinato, continua a vivere una fase complessa. I costi fissi, il calo dei consumi interni e la concorrenza dell’online rischiano di frenare la ripresa del settore. Servono politiche più incisive a sostegno delle piccole imprese, con misure per l’accesso al credito, l’innovazione digitale e il rilancio delle aree urbane».
Il presidente di Confesercenti conclude con un appello: «L’andamento positivo non deve farci abbassare la guardia. Solo con investimenti pubblici e privati e un piano strategico per il commercio potremo trasformare questa crescita in un percorso solido e duraturo per l’intera Sicilia».