Si aprono oggi, 9 agosto, nella cornice dell’Aula Magna P.A.M. Dirac dell’Istituto Blackett-San Domenico, i lavori della 57ª Sessione dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie, appuntamento di altissimo profilo che fino al 13 agosto riunirà oltre 100 scienziati e leader internazionali per affrontare le sfide più urgenti per il futuro dell’umanità.
Il messaggio inaugurale del professor Antonino Zichichi, fondatore della Fondazione Ettore Majorana e Centro di Cultura Scientifica, darà ufficialmente il via a una settimana di incontri e presentazioni, coordinati da Cristian Galbiati (Università di Princeton, USA), co-chairman dell’edizione 2025, e da Fabrizio Zichichi.
Dodici mesi di ricerca, un’unica missione: proteggere il pianeta
Durante il seminario verranno esposti i risultati di un anno di lavoro dei Permanent Monitoring Panels (PMP) della World Federation of Scientists, attraverso le relazioni dei rispettivi presidenti: William Barletta, Franco Maria Buonaguro, Carmine Difiglio, Axel Lehmann, Stefano Parmigiani, Fred S. Vom Saal, Walter Grayman.
I temi spaziano dalle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e della sicurezza informatica alla tutela della salute e della biodiversità, dal controllo degli armamenti all’accesso equo alle risorse idriche, fino alla ricerca sul nucleare leggero e sicuro, la transizione energetica e il contrasto agli incendi su scala globale. Proprio su quest’ultimo tema, la Fondazione Majorana sta sviluppando, insieme a Regione Siciliana e Comune di Erice, un innovativo progetto di prevenzione.
Dalla Guerra Fredda alle sfide del XXI secolo
Nati nel 1981 per iniziativa di Zichichi, i Seminari di Erice si imposero in piena Guerra Fredda come un luogo di dialogo tra scienziati di Paesi allora divisi da muri politici e ideologici, riuscendo a mettere attorno allo stesso tavolo americani, sovietici e cinesi per scongiurare il rischio di un conflitto nucleare.
Oggi quella visione si è ampliata: dalle emergenze nucleari alle emergenze planetarie, con un approccio sempre fondato sulla scienza per affrontare pandemie, crisi energetiche e climatiche, catastrofi ambientali ed evoluzioni incontrollate delle nuove tecnologie.
Un’eccellenza scientifica mondiale
In oltre quarant’anni di attività, la Fondazione Ettore Majorana ha accolto 147.000 studiosi e 160 Premi Nobel, creato più di 130 scuole post universitarie e distribuito borse di studio a studenti meritevoli. A Erice si incontrano scienziati di fama mondiale e giovani ricercatori, in un dialogo che ha prodotto studi, proposte e soluzioni concrete adottate a livello internazionale.
La chiusura il 12 agosto
La sessione 2025 si concluderà martedì 12 agosto alle ore 10:00, sempre nell’Aula Dirac, con la presentazione pubblica delle relazioni finali curate dai presidenti dei PMP. A seguire, la relazione conclusiva di Cristian Galbiati e l’intervento di Fabrizio Zichichi, che tirerà le somme dell’edizione e lancerà le prospettive per il 2026.
Erice si conferma così capitale mondiale della scienza, un laboratorio a cielo aperto dove la ricerca si traduce in azioni concrete per il futuro del pianeta.