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23/07/2016 06:50:00

Mafia, massoneria, Castelvetrano: cosa ha detto la Commissione Antimafia a Trapani. Video

La scorsa settimana la Commissione parlamentare antimafia è stata in visita in provincia di Trapani. Al termine della due giorni il presidente, Rosy Bindi, e gli altri membri della Commissione, hanno parlato in conferenza stampa. 

  "Abbiamo sconfitto la mafia contro la quale combatterono Falcone e Borsellino, oggi abbiamo innanzi una mafia che è mutata, una mafia che uccide di meno ma incide di più nella vita sociale, politica ed economica del Paese"  ha detto Bindi. "Abbiamo ritardi anche politici da scontare - ha aggiunto-. Falcone e Borsellino non sono stati mai ascoltati da una commissione antimafia, a 24 anni dalla strage di via d'Amelio abbiamo ascoltato Lucia Borsellino, figlia del procuratore aggiunto paolo ucciso con la sua scorta il 19 luglio del 1992, a lei abbiamo promesso il nostro impegno, ma dobbiamo anche dire che si tratta di restituire non solo a lei e alla famiglia Borsellino, e ancora alla famiglia Falcone, alle famiglie dei poliziotti uccisi, dobbiamo restituire al paese segmenti di verità che appartengono al Paese".

 

E circa la mafia in provincia di Trapani?  "Esiste una nuova cupola fatta di mafia e massoneria, anomalo che un concentrato di logge segrete esiste a Castelvetrano, la terra - ha detto il vice presidente della commissione antimafia Claudio Fava - dove il boss latitante Matteo Messina Denaro ha costruito il proprio sistema di potere".

"Ci siamo trovati a fare un viaggio nel tempo - ha detto il senatore Mario Giarrusso di 5 Stelle -, non è possibile sentire parlare nel 2016 magistrati con le stesse parole di altri magistrati, quando a Trapani negli anni '80 si scopriva la famosa loggia segreta Iside 2". "Nel 2016 - ha detto il senatore 5 Stelle Giarrusso - sentiamo magistrati inquirenti che non dicono non sentirsi al sicuro nelle proprie stanze, che non lasciano documenti in ufficio, un clima assurdo che rimanda ad altri tempi ed altre vicende".

Aggiunge Fava: "Siamo preoccupati del clima pesante che riscontriamo nei confronti degli uffici giudiziari, abbiamo l'esatta percezione che c'è una Procura sotto tiro, con intrusioni e pedinamenti, sono le reazioni illecite di chi con fastidio giudica il lavoro della Procura, attenzioni che arrivano da parte di ambienti inquietanti, la Commissione avrà scrupolo e attenzione".

Su questi temi sono stati sentiti dalla commissione antimafia in prefettura a Trapani il procuratore della Repubblica Marcello Viola ed i pm Marco Verzera e Andrea Tarondo, e le dichiarazioni rese dai magistrati sono state secretate. In particolare la commissione antimafia ha ascoltato i giudici della Corte di Assise che hanno processato e condannato due boss mafiosi all'ergastolo, Vincenzo Virga e Vito Mazzara, per il delitto del sociologo e giornalista Mauro Rostagno, risalente al 1988. "Abbiamo apposta voluto ascoltare i giudici Angelo Pellino e Samuele Corso, presidente e giudice a latere della Corte - ha detto il presidente Bindi - perché interessati al processo e interessati a conoscere la fase dei depistaggi".

Dura reprimenda della Commissione Antimafia sull' amministrazione comunale di Castelvetrano.  "La vicenda di Castelvetrano - ha dichiarato il presidente Bindi- e' molto inquietante. Ci saremmo aspettati una presa di distanze dall'ex consigliere Giambalvo fin dall' inizio della vicenda.Errante e' rimasto in carica con tre assessori affiliati alla massoneria. A Castelvetrano aggiunge la Bindi c'e' una percentuale eccessiva di massoni, tra le logge note e anche che magari sono rimaste segrete".
La Commissione antimafia arrivata a Trapani, come voluto dal deputato Claudio Fava ha ascoltato tra gli altri , anche il sindaco di Castelvetrano, Errante e anche l'ex consigliere comunale, del Pd Pasquale Calamia vittima , nel lontano ormai 2008 vittima di  attentato incendiario.

"Abbiamo ascoltato il sindaco della citta’ e l’ex capogruppo del Pd e ci e’ stato offerto un interessante spaccato della relazione tra mafia ed istituzioni locali, che e’ la nuova frontiera dei rapporti con la politica. La vicenda di Castelvetrano – ha aggiunto Bindi – e’ inquietante. Di fronte ad un consigliere comunale (Calogero Giambalvo) che, intercettato, si sente di poter esprimere stima e sostegno al latitante Messina Denaro, e’ stato evidente l’immobilismo politico. Il trasformismo politico vede un sindaco in carica con tre assessori appartenenti a logge massoniche ed il consiglio comunale commissariato. Non vorremmo che dietro ad un atteggiamento arrendevole ci sia la difesa di alcuni interessi, talvolta massonici. Sto parlando delle logge scoperte, ma a volte puo’ capitare con qualcuna coperta“. Tra gli interventi, anche quello di Angelo Attaguille, il quale ha affermato che “e’ inaudito che, dato il contesto ricostruito in questi due giorni, ai vertici della Regione siciliana ci siano delle persone su cui vertono seri dubbi sull’appartenenza ad una loggia massonica. Inoltre, durante le audizioni abbiamo notato come qui continuino ad esserci un numero esorbitante di istituti di credito, un numero che supera la media nazionale, anche perche’ persistendo nel tempo ci siamo chiesti, ma non e’ che l’hanno eletta zona franca?“. Infine relativamente alla cattura del boss latitante, Rosy Bindi ha dichiarato che “non abbiamo particolari novita’ e in questi casi la mancanza di informazioni potrebbe essere una buona notizia“.

Gli assessori Giuseppe Rizzo, Girolamo Signorello, Salvatore Stuppia hanno deciso di prendere ufficialmente posizione:

“La Massoneria è una Istituzione Universale che persegue la ricerca della verità e il perfezionamento dell’Uomo e dell’Umana Famiglia; opera per estendere a tutti gli uomini i legami d’amore che uniscono i Fratelli; propugna la tolleranza, il rispetto, di sé e degli altri, la libertà di coscienza e di pensiero. Presta la dovuta obbedienza e la scrupolosa osservanza alla Carta Costituzionale dello Stato democratico Italiano ed alle Leggi che ad essa si ispirino. All’interno delle logge esiste la riservatezza, così come in tante altre associazioni, e non la segretezza. Le sedi sono facilmente reperibili anche sul web, ed il controllo sull’attività e sull’ammissione dei profani è rigido, rigoroso e costante, e le stesse attività ed i nomi degli iscritti sono note alle competenti autorità. Con rammarico assistiamo ad un attacco scientifico di tipo politico, ed alla volontà di delegittimare l’attività istituzionale posta in essere dal Sindaco Felice Errante, mediante attacchi personali ai sottoscritti.

Posto che l’appartenenza ad una loggia massonica regolare è riconosciuta dalla Costituzione Italiana, appare inverosimile essere additati come portatori di interessi criminali, o facenti parte di un sistema di potere parallelo alle istituzioni che ne regolerebbe o addirittura ne influenzerebbe il funzionamento della gestione della Res Pubblica. Ci indigna e ci turba profondamente che un Presidente di una commissione nazionale, che dovrebbe essere un organo al di sopra delle parti, possa mettere in discussione la nostra onorabilità, in assenza di dati oggettivi o di elementi di indagine che possano interessare le nostre persone o le attività istituzionali che abbiamo portato avanti, o le obbedienze alle quali ci onoriamo di appartenere. Appare davvero strano che detti attacchi vengano da una commissione che dovrebbe garantire l’assoluta imparzialità, e che invece più che svolgere un ruolo di indagine si lasci andare ad esternazioni che sanno di propaganda politica, forse perché provenienti da un partito come il PD che ritiene di essere stato defenestrato dalla Giunta di governo. Non può neanche sottacersi di come appare strano aver dimenticato che anche alcuni soggetti politici, ormai non facenti più parte della giunta, abbiano fatto parte di logge massoniche senza che la Commissione abbia avuto alcunché da ridire, forse perche erano organici al PD? Sarebbe opportuno verificare se l’azione politica dei partiti presenti a Castelvetrano, PD compreso, possa risultare condizionata o meno dalla massoneria?

Ci si chiede per esempio dove era la commissione antimafia allorquando si provvedeva alla rimodulazione della geografia degli uffici giudiziari, con la soppressione di un importantissimo presidio di legalità come era la sezione distaccata del Tribunale di Marsala, ubicata in locali messi a disposizione gratuitamente dalla Civica Amministrazione? Come mai è rimasta sorda agli appelli lanciati dall’Amministrazione e dall’avvocatura belicina, per scongiurare tale soppressione? Ovvero sulla drammatica vicenda legata alla raccolta dei rifiuti?

Auspichiamo che la Commissione continui ad operare con rigore e con impegno, dedicando ogni risorsa per far si che possano anche essere messi in campo ulteriori ed efficaci strumenti legislativi che possano fornire agli organi inquirenti ed a quelli giudicanti strumenti di contrasto alle organizzazioni criminali.

Al Sindaco, forse vero destinatario degli ultimi strumentali attacchi politici, esprimiamo la nostra solidarietà invitandolo a difendere sempre con maggiore energia questa martoriata terra da attacchi immeritati e non supportarti da fatti oggettivi. Così come abbiamo sempre fatto negli anni di nostra esperienza amministrativa siamo disponibili a porre in essere ogni iniziativa che il Sindaco riterrà utile nell’esclusivo interesse della comunità che tra mille difficoltà amministriamo.