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21/04/2011 10:32:22

Chernobyl - La tragedia del XX secolo

Traduzione di Olga Irimciuc

(Ed. Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri; collana “Eretica”; 96 pagine; 12.00 euro)

 

Questo appassionato e lucido reportage su Chernobyl, non solo esce in concomitanza dei 25 anni dall’omonima tragedia ma in un momento in cui tutto il mondo vive col fiato sospeso per i reattori nucleari giapponesi, che rischiano di ricalcare una catastrofe simile se non peggiore a quella russa.

Questa inchiesta scomoda e piena di rivelazioni di Pavel Nica ̆, giornalista moldavo inviato a Chernobyl, è rimasta a lungo inedita a causa della censura imposta dal governo russo.

Ma niente e nessuno sono riusciti a fermare l’inchiesta del reporter, neanche le radiazioni assorbite nell’area del disastro, che lo porteranno alla morte.

Ciò che più colpisce nelle parole dell’autore, personaggio umanamente straordinario e giornalista dalla penna tagliente, è l’incredibile somiglianza di alcuni fatti tra la tragedia russa e quella odierna nipponica. Prime fra tutti, spiccano le menzogne, le bugie dette dal governo russo di allora e oggi i giapponesi dichiarano apertamente che il loro principale sentimento, è una totale mancanza di fiducia in ciò che le istituzioni riferiscono loro ufficialmente. In altre parole anche il popolo giapponese ritiene che molte bugie si stanno raccontando loro, ora come allora al popolo russo. Un’altra similitudine è l’inadeguatezza, anche dei tecnici più specializzati al mondo sul nucleare, di far fronte a emergenze catastrofiche come queste. In sintesi, sia 25 anni fa che oggi, nessuno sa prevedere con anticipo le conseguenze di incidenti nucleari di tale portata.

Tutto questo ha rinnovato il dibattito sulle centrali atomiche, riportato in auge anche in Italia, dalle recenti proposte del Governo ad aprirne sul nostro territorio. Idea oggi caldeggiata anche da personaggi insospettabili, come l’oncologo Umberto Veronesi, per esempio.

Il 26 aprile del 2011 ricorrerà l’anniversario del terribile incidente, le cui conseguenze e implicazioni sono ben evidenziate anche nella vibrante e puntuale prefazione al volume, scritta dal giornalista televisivo Riccardo Iacona.

 

 

Pavel Nică, giornalista e scrittore, ha lavorato presso la Televisione Statale Moldava e nelle redazioni delle più importanti testate del suo Paese. Intellettuale scomodo e anticonformista, e perciò osteggiato dal regime, è stato inviato speciale a Chernobyl nel 1987.

I suoi articoli sono stati censurati dal governo sovietico.