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27/02/2012 05:28:02

"Anziani rinchiusi nelle camere". Continua il processo Villa Royal

A parlare davanti al giudice Roberto Riggio è stata Claudia Antonia Laudicina, una delle ex dipendenti della Villa Royal in contrada Cardilla a Marsala, sequestrata nel febbraio 2010 in seguito alle indagini della Guardia di Finanza. Furono trovate nella casa alloggio per anziani (autorizzata dal Suap ad ospitare 9 anziani autosufficienti) oltre venti ospiti, alcuni non autosufficienti, con problemi psichici e in “pessime condizioni igieniche”.
Laudicina nel corso dell’ultima udienza ha risposto alle domande del Pm Giacomo Brandini, nonostante le minacce di morte che due dei cinque imputati, i fratelli Danilo e Cristian Genna, avrebbero rivolto al marito, Massimo Alacchi, confermando la versione iniziale. “Di tanto in tanto capitava che un anziano prendeva un coltello dal tavolo da pranzo e ci veniva incontro. A fermarlo erano i maschi di casa. Tra questi anche Giuseppe Genna. Erano Vita Rallo e Baldassare Genna a dire di rinchiudere gli anziani quando si agitavano. I non autosufficienti venivano messi a letto subito dopo cena, alle 19”.
A avario titolo le accuse per i cinque imputati sono di sequestro di persona, abbandono di incapaci, maltrattamenti, somministrazioni di farmaci guasti o non adeguati, esercizio abusivo della professione sanitaria (cure e terapie senza autorizzazione) e abusivismo edilizio. Nell’ottobre 2010 erano stati posti agli arresti domiciliari Baldassare “Enzo” Genna, assistente capo di polizia poi sospeso dal servizio, la moglie Vita Maria Rallo e il fratello Giuseppe Genna. Denunciati Christian e Danilo Genna, figli della coppia Genna-Rallo.
Sono stati ascoltati, confermando i rapporti stilati in precedenza, anche il medico legale Giacoma La Rosa e lo psichiatra Armando Inguaggiato, che, subito dopo il blitz delle Fiamme Gialle hanno constatato le condizioni non ottimali degli ospiti.
Il maresciallo della Guardia di Finanza, Antonio Lubrano, nella precedente udienza aveva anche parlato dei controlli da effettuare nella struttura da Asl e vigili del fuoco e delle “soffiate” che alla vigilia di queste ispezioni le hanno praticamente vanificate. Il 10 aprile ci sarà il controesame degli avvocati difensori Diego Tranchida, Edoardo Alagna e Luigi Pipitone.