Furto di cavi di rame. In manette un trapanese e un marsalese

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Trapani, in collaborazione con i militari della Stazione di Locogrande, hanno tratto in arresto, Mercoledì, i pregiudicati Leonardo Frazzitta, 30enne marsalese, e Rudy Di Via, 20enne trapanese.
Il reato contestato è quello di furto aggravato in concorso.
I fatti. Nel primo pomeriggio di Mercoledì una pattuglia del NORM aveva notato la strana presenza dei due giovani all’interno di una segheria in disuso, nella Frazione Salinagrande del Comune di Trapani. Avendo avuto immediatamente il sospetto che i due malviventi stessero pianificando un furto di cavi di rame, i militari, dopo aver richiesto la collaborazione della Stazione di Locogrande, sono entrati all’interno della segheria al fine di constatare il motivo di quella “strana” presenza.
I due malviventi, però, accortisi dell’ingresso dei Carabinieri all’interno della segheria, hanno tentato immediatamente la fuga, provando a scappare da un secondo accesso, il quale era stato però già bloccato dalla seconda pattuglia intervenuta in ausilio.
Nel corso del sopralluogo, i militari hanno constatato che i due giovani ladri avevano già asportato circa 100 metri di cavi di rame, i quali erano stati già sistemati sull’autovettura del Frazzitta, pronti per essere portati via. La perquisizione effettuata all’interno dell’autovettura e sui malviventi, ha inoltre permesso di rinvenire i classici strumenti di lavoro per la commissione di questa tipologia di reati: tenaglie, pinze, martelli e torce.
Sono scattate quindi le manette per i due giovani pregiudicati, colti in flagranza dai militari dell’Arma.
Nella mattinata di Giovedì, convalidato l’arresto, l’Autorità giudiziaria di Trapani ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per i due giovani.
I Carabinieri della Compagnia di Trapani stanno analizzando quotidianamente la problematica relativa ai furti di cave di rame, pianificando ogni giorno diversi servizi appositamente dedicati, per prevenire o comunque sorprendere nell’atto della commissione del reato tutti coloro che decidono di perpetrare questa particolare tipologia di delitto.