19,00 . E’ stata veramente una giornata di fuoco quella di oggi nella provincia di Trapani, a causa delle alte temperature che hanno interessato la nostra Provincia, favorendo la propagazione di numerosi incendi sull’intero territorio provinciale, che hanno interessato sterpaglie, alberi e zone boscate.
L’incendio più rilevante è stato quello che ha interessato, sin dalle ore 04.00 circa di questa mattina e che si è protratto sino alle ore 18.30, il versante nord del Monte Erice, c.da Giancuzzi - zona quartiere Spagnolo; per lo spegnimento del vasto incendio sono stati impegnati 5 squadre operative costituite da 25 unità e 11 automezzi di questo Comando, coordinate e dirette dal Funzionario di Guardia ing. Vito Pipitone.
Sul posto sono intervenuti 2 Canadair dei Vigili del Fuoco, squadre di volontari di protezione civile, personale ed un elicottero della forestale, carabinieri, vigili urbani e 1 autobotte del comune di Erice.
Non si lamentano danni alle persone ed agli insediamenti civili.
Le squadre VV.F. sono rientrate alle ore 18.30 dopo aver spento gli ultimi focolai. Contemporaneamente altri incendi di alberi, sterpaglie e macchia mediterranea si sono sviluppati nei comuni di Castellammare del Golfo, Alcamo, Gibellina, Santa Ninfa, lungo l’autostrada A29 svincolo di Gallitello e di Marsala. Per fronteggiare tutte le richieste d’intervento si è reso necessario far intervenire di rinforzo una squadra del Comando di Palermo ed una squadra del Comando di Agrigento, nonché è stato richiamato personale di turno libero a supporto dell’attività operativa odierna.
17,00 - Il Monte Erice ancora in fiamme. Un vasto incendio è divampato questa mattina sul versante est di Erice. Le fiamme alimentate dal vento di libeccio si sono allargate lungo il fianco della montagna fino a raggiungere il versante che guarda a nord. Qui è stata distrutta macchia mediterranea e alcune porzioni di bosco. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. Due Canatair sono intervenuti per spegnere le fiamme con svariati lanci di acqua prelevata nel mare al largo di monte Cofano. Già lo scorso 13 giugno monte Erice era stato interessato da un grosso incendio che ha messo a dura prova le forze del personale antincendio. E soprattutto aveva generato polemiche per il servizio regionale antincendio ancora non a regime.
«Siamo di fronte ad una calamità che si ripropone puntuale e regolare ogni anno: l'incendio dei boschi e della macchia mediterranea della montagna di Erice. Mi chiedo come sia possibile, come può accadere ciò ogni estate».
È il commento del deputato regionale Girolamo Fazio appreso dell'ennesimo incendio lungo i pendii della montagna di Erice, questa volta sul lato nord che si affaccia sull'agro ericino e su Monte Cofano, dopo che nelle scorse settimane le fiamme avevano percorso quasi per intero gli altri tre versanti, arrivando a minacciare anche l'abitato.
«A questo punto - afferma Fazio - non serve neppure che la Regione mantenga attivo il servizio antincendio boschivo, almeno per quanto riguarda Erice. È rimasto ben poco da salvaguardare e meglio sarebbe investire le risorse nel rimboschimento». Un giudizio che il deputato regionale aveva espresso anche in occasione del Consiglio comunale straordinario aperto che si svolse all'indomani del primo incendio.
«È di tutta evidenza - conclude Fazio - che il comparto forestale ed in particolare il Servizio Antincendio Boschivo, nonostante ripetute riorganizzazioni, ben due nelle ultime finanziarie di Crocetta, non riesce a raggiungere l'efficienza necessaria ad arginare la convergenza tra condizioni climatiche che favoriscono le fiamme e, probabilmente, la mano criminale di qualcuno che ben conosce luoghi e condizioni per appiccare il fuoco».