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28/10/2015 02:00:00

Erice. Riparte il progetto Pedibus, lo scuolabus a piedi

E’ ripartito ieri ad Erice il progetto "Pedibus", l’iniziativa organizzata dal I° Circolo “G. Pascoli” in collaborazione con il Comune di Erice e con alcune associazioni di volontariato tra cui il comitato di quartiere Raganzili. Il progetto era stato attivato nello scorso mese di maggio in concomitanza con le manifestazioni "Bimbinbci", e prevede che una trentina di alunni della scuola primaria, vengano accompagnati a piedi a scuola da adulti con le stesse modalità (percorsi, fermate) dello scuolabus, aggregandosi ad una comitiva e giungendo fino a scuola, e compiendo il percorso inverso all’uscita. Il progetto è sperimentale e sarà attivo fino a quando le condizioni metereologiche lo permetteranno con due percorsi, linea gialla e linea arancione, che da due punti diversi della via Alessandro Manzoni arrivano fino alla sede centrale della scuola sita nella via Caserta. Pedibus è “uno scuolabus a piedi”, un’azione partecipata che promuove la mobilità a piedi nel tragitto casa- scuola. Intendimento del progetto è quello di realizzare un percorso di educazione ai comportamenti responsabili e consapevoli, coinvolgendo bambini e adulti sui temi della salvaguardia dell’ambiente, dell’educazione stradale, della conoscenza del territorio. Di certo un’occasione concreta per avviare una conversazione sociale sulle tematiche della mobilità e proporre soluzioni locali alternative e partecipate, difendere la mobilità lenta e favorire l’accessibilità della città per tutti, promuovendo l’autonomia dei bambini e facilitando azioni di scoperta e conoscenza del proprio territorio di vita.

 Erice, Zona Franca Montana - Il "Movimento per Erice che Vogliamo" in consiglio comunale  ha presentato la proposta di ammissione del Borgo medioevale della vetta del Comune di Erice tra le zone a fiscalità di vantaggio della Sicilia.  Secondo chi ha presentato la proposta, il centro storico di Erice sta vivendo una fase di forte declino con un peggioramento dei servizi scolastici, sanitari, trasporti e, diminuendo il numero di abitanti sta perdendo la propria identità culturale e il proprio patrimonio storico ed economico. L'iniziativa presentata, ha come obiettivo l'istituzione di una zona franca montana per cercare di risollevare e garantire migliori condizioni per la popolazione residente, ed evitare la fuga dei giovani al nord Italia o all'estero in cerca di occupazione.