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26/05/2016 06:30:00

Abusivismo edilizio. A San Vito tiene banco il caso El Bahira

A San Vito Lo Capo la stagione turistica è entrata nel vivo e a tenere banco sulla scena cittadina c’è ancora la vicenda di abusivismo edilizio e ambientale che riguarda una delle strutture turistiche più grandi della provincia, il Camping Village El Bahira, e il suo amministratore unico Diego Ruggirello, ex presidente del consiglio comunale e attuale capogruppo della maggioranza che sostiene il sindaco Matteo Rizzo. Da diversi mesi la Procura di Trapani ha avviato un’indagine dopo la denuncia fatta dagli uomini della Capitaneria di Porto. Il complesso turistico si trova su una superficie di 8 mila metri quadri e può contare su circa mille posti letto, divisi tra appartamenti, case mobili e piazzole per i camper. In una città come San Vito Lo Capo che vive di turismo, il caso El Bahira assume un’importanza fondamentale per il territorio e il fatto che a dirigere la struttura e a finire sotto indagine ci sia Diego Ruggirello, non poteva che farne anche una vicenda politica oltre che ambientale. Gli abusi riscontrati vanno, dalla presenza di un prefabbricato utilizzato come alloggio per i dipendenti ad un gazebo metallico vicino alla pizzeria, da una cabina elettrica nella reception alle tettoie metalliche che si trovano nella zona docce e lavatoi. Per questi abusi a novembre dello scorso anno era stata firmata una ordinanza di demolizione nella quale si affermava, inoltre, che l’edificio centrale del complesso, destinato a bar, ristorante e negozio, non era norma.

A febbraio, nel corso di una seduta di consiglio comunale, i consiglieri di minoranza Letizia Poma, Christina Fragapane, Giusi Parrinello, Giuseppe Catanese, Marianna Barretta, e l’ex consigliere di maggioranza Elena Valenza, avevano chiesto le dimissioni di Ruggirello, chiedendo al consiglio di assumersi la responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica su una vicenda che in seno al maggioranza e al consiglio comunale minava la credibilità delle intere istituzioni cittadine. Ruggirello da parte sua si è sempre difeso, non mostrando mai la volontà di dimettersi e dicendo di non aver commesso alcuna speculazione edilizia, di avere sistemato le situazioni contestate e di aver dotato la struttura di un depuratore.

A tre mesi di distanza dal primo intervento pubblico i consiglieri comunali del gruppo “Insieme per San Vito”, e l’ex consigliere di maggioranza Valenza sono tornati sulla vicenda che vede indagato il loro collega.
“La questione "El Bahira" – affermano i 6 consiglieri comunali in una nota - mette in imbarazzo l'intero consiglio comunale e manifesta l'ormai declino della amministrazione Rizzo e della sua maggioranza, che si chiude a riccio intorno a questioni private che riguardano esponenti pubblici, quali in questo caso il capogruppo di maggioranza Ruggirello, che per dignità morale dovrebbe, a nostro avviso, fare un passo indietro e lasciare libero il consiglio di operare nel massimo della trasparenza per il bene di tutta la comunità”.

I consiglieri sottolineano il fatto che nell’ordinanza del 19 novembre 2015 il III° Settore del Comune di San Vito Lo Capo disponeva la demolizione delle opere abusive ed il ripristino delle opere individuate e prive di concessione edilizia all’interno del Campeggio "El Bahira" e che nello stesso documento l’amministratore della società dichiarava, a margine delle singole contestazioni, l’anno di realizzazione di ciascun abuso assumendosi ogni responsabilità a riguardo.

Nella loro nota i consiglieri di minoranza ricordano che il 7 aprile scorso anche la Soprintendenza per i Beni Culturali di Trapani ordinava il ripristino dei luoghi, come disposto dall’ordinanza comunale. “Alla luce di tutto ciò - scrivono i consiglieri  - non comprendiamo come, vista l’inottemperanza a quanto disposto dalle diverse ordinanze, si possa pensare di garantire l’occupazione a decine di lavoratori e la regolare attività di questa impresa che rappresenta una importante risorsa per l’economia sanvitese. In ragione dei compiti e delle funzioni di consigliere comunale, nonché del mandato ricevuto, riteniamo che le recenti indagini della magistratura a carico del capogruppo di maggioranza Diego Ruggirello siano divenute per questa maggioranza e per l'intero consiglio comunale più di un semplice motivo di imbarazzo. Alla luce della scarsa sensibilità politica mostrata da Ruggirello, rifiutandosi di dimettersi dal pubblico incarico, e consci del fatto che il consigliere Ruggirello debba continuare a godere di tutti gli istituti di garanzia previsti dall'ordinamento - concludono i 6 consiglieri comunali-, riteniamo che la questione divenuta, per altro, da tempo, di pubblico dominio, ponga un ineludibile e serio problema politico in seno alla maggioranza ed all'intero consiglio. La nostra convinzione è che la maggioranza si regga sulle stampelle. Il capogruppo Ruggirello, anche se illegittimato, a nostro giudizio, serve solo per fare numero; è il caso di dire che la maggioranza stia dando i numeri ed i cittadini sanvitesi stiano facendo un terno al lotto”.