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27/06/2016 11:00:00

A Castellammare il convegno promosso dal Centro Italiano Femminile

«L’economia, da semplice mezzo, è divenuto fine, e l’uomo, il soggetto, è divenuto l’oggetto» ha dichiarato Liliana Sebastiana Tagliavia aprendo i lavori del convegno promosso dal Centro Italiano femminile (CIF) di Castellammare e svoltosi sabato nella splendida cornice della sala conferenze del castello arabo-normanno. Per la responsabile del CIF di Castellammare non resta che una risposta a tale situazione: «E’ necessario ripensare ad un nuovo modello di sviluppo, che mette l’essere umano al centro della società ma in una chiave nuova, con un taglio innovativo, che punta alla qualità della vita attraverso una visione diversa del mondo, più aperta, collaborativa e quindi più felice».

«Insomma – prosegue la prof. Tagliavia -, bisogna avviarci lungo la strada di un ‘nuovo Umanesimo. Si tratta di ripensare ad un sistema diverso, fondato sui principi della centralità dell’essere umano rispetto alle fredde regole del mercato e dell’economia».

Una strada non facile, naturalmente, spiega l’oratore: «La costruzione di un nuovo equilibrio socio-economico e ambientale, così come il cambiamento che ne deriva, non sono demandati soltanto alla politica e agli Stati, ma dovranno partire dal basso, dalla cittadinanza attiva, dalla quotidianità, coinvolgendo gli stili di vita di ciascuno e avendo come prime alleate le donne».

«Dobbiamo cioè convincerci e convincere gli altri – ha concluso la Tagliavia – che, oggi come oggi, non solo l’abbondanza delle merci non ci rende felici, ma, al contrario meno abbiamo e meglio stiamo. Se il consumismo è divenuto una droga, la soluzione è disintossicarci. La ricchezza che ci rende effettivamente sereni e felici è quella delle relazioni personali».