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29/07/2016 06:10:00

Emergenza rifiuti, altra giornata critica. Marsala, nuova ordinanza del Sindaco

 Altra giornata campale ieri per l'emergenza rifiuti in provincia di Trapani, data la chiusura della discarica di Borranea per l’esecuzione di importanti interventi di manutenzione all’impianto mobile di trattamento dei RSU. La buona notizia è che la discarica riapre oggi. «La chiusura è stata attuata per una sola giornata -dice al riguardo Mario Carta, amministratore delegato della "Trapani- Servizi", (la società che si occupa della gestione dei rifiuti del capoluogo) - perché l' impianto necessitava di manutenzione Cercheremo- continua Carta- di potenziare il servizio che sarà operativo anche domenica per tentare di recuperare seppure in parte la raccolta e ritornare quindi alla normalità». 
«Siamo ormai- dice dal canto suo il responsabile provinciale del sindacato autonomo Usae, Salvatore Bosco- in una situazione di perenne emergenza, soprattutto per il fatto che molti Comuni ormai da tanto tempo scaricano su disposizione del presidente della Regione, presso la discarica di contrada Borranea».

Tra le città più colpite, Mazara del Vallo. Sulla vicenda riifuti nella città del Satiro e più in generale nel nostro territorio interviene il segretario della Cgil, Vito Gancitano:  "Crocetta fa la strada opposta a quella virtuosa tracciata dalle direttive europee, ci allontana dall'obiettivo della raccolta differenziata, viola il principio di prossimità e di autosufficienza". Il riferimento è  al Polo tecnologico di Castelvetrano, costato circa 12 milioni di euro, abbandonato per anni, oggi per disposizione di Crocetta è diventato un deposito preliminare e transitorio di circa duemila tonnellate di spazzatura indifferenziata. Certo il provvedimento è servito per ripulire le nostre strade dalle montagne di spazzatura, ma non è la soluzione definitiva. Bisogna, quindi, come chiesto da un comunicato congiunto della CGIL provinciale e della Camera del lavoro di Castelvetrano, “trovare in tempi brevi un'altra soluzione, in coerenza con il carattere di transitorietà” dell’ordinanza del presidente della regione. Per Gancitano: "Si deve uscire dall’emergenza attivando un percorso virtuoso, rinunciando e contrastando le vecchie logiche. Ma per guardare “oltre” l’emergenza, e necessario, prima di tutto, togliersi la mortadella dagli occhi. Bisogna credere e accelerare il percorso della raccolta differenziata. Ma porsi questo obiettivo senza un potenziamento e un consolidamento degli impianti pubblici è pura illusione. E’ addirittura una beffa".
Alcune città siciliane hanno infatti denunciato che la raccolta differenziata, laddove non ci sono impianti pubblici, si trasforma da risorsa in un costo per i cittadini.
Infatti il rifiuto differenziato, di cui l’organico rappresenta una percentuale superiore al 45%, finisce in discarica perché non ci sono impianti di compostaggio pubblici o viene conferito con costi, a carico dei cittadini, rilevanti e uguali a quelli delle discariche, poiché quei pochi impianti che esistono sono gestiti in condizioni di monopolio da privati.
100 mila tonnellate di organico, che potrebbero essere venduti per ricavare energia fertilizzante, per un importo di 20 milioni di euro l’anno, anziché servire per ridurre le tasse sui rifiuti, vengono sprecati.
“Una situazione paradossale  — dicono dall’amministrazione del Comune di Marsala - e così fare la differenziata è solo un costo e non produce alcun vantaggio: in un regime di monopolio subiamo i prezzi dei privati e non possiamo "vendere" questo prodotto per ricavarne energia o fertilizzante”.
"Per questo - commenta Gancitano -  allora, abbiamo bisogno di salvaguardare il Polo Tecnologico di Castelvetrano, di individuare nuovi e possibili canali di rifinanziamento (anche se non sarà né facile, né semplice) per destinarlo alle finalità per le quali era stato progettato, finanziato, e realizzato. Siamo, però, in presenza di governanti miopi che pensano dentro l’orizzonte limitato di oscuri interessi, incapaci di programmare e pianificare e di trovare soluzioni diverse. Mentre parlano di potenziare le iniziative per la raccolta differenziata, continuano, in modo irresponsabile e colpevole, le vecchie pratiche, senza curarsi di quello che pensano le popolazioni. Sono colpevoli di aver creato una situazione di emergenza, di rischi e di pericoli per i cittadini, costringendoli, in questi mesi estivi, a vivere con montagne di spazzatura sotto casa e per le strade delle città.
Dobbiamo uscire dall’emergenza, per non tornarci più. Per questo è interesse di tutti i cittadini (che nelle varie realtà si sono costituiti anche in Comitati per l’emergenza rifiuti, avendo come obiettivo immediato il potenziamento e l’estensione della raccolta differenziata dei rifiuti) imboccare la strada virtuosa della gestione integrata dei rifiuti, recuperando e potenziando gli impianti nati per questo scopo, come il polo tecnologico di Castelvetrano.  Pensiamo che questo sia un modo per guardare al futuro, difendendo i diritti dei cittadini e tutelando la loro salute". 

TRAPANI NORD. "Mentre la Regione Sicilia continua ad emettere ordinanze e disposizioni basate su dati di produzione di rifiuti non corrispondenti alla realtà, i Comuni si devono giornalmente ingegnare per tamponare una situazione che è sempre più drammatica”. La denuncia arriva dal presidente del CdA della SRR Trapani Nord e sindaco di Valderice Girolamo Spezia che prosegue: “Nonostante sin dai primi del mese di giugno sia stato evidenziato, a tutte le Istituzioni, che quanto prodotto dai territori della SRR TP Nord, soprattutto nei mesi estivi per l’elevato numero di turisti, non poteva essere integralmente smaltito nella discarica di Trapani e, soprattutto, che quanto previsto/autorizzato dalla Regione era di gran lunga inferiore al fabbisogno, ci ritroviamo oggi con una quantità rilevante di rifiuti accumulati che non si è potuto smaltire in discarica (circa 1.000 tonnellate – dato aggiornato a ieri)”.
Spezia e i sindaci di Alcamo, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Favignana, Marsala, Paceco, San Vito lo Capo e Trapani sottolineano che “l’individuazione di un’area di stoccaggio provvisoria a Castelvetrano nonché l’invio di alcuni rifiuti in Piemonte, alleggerirà il disagio, ma non risolverà il problema”.
La inesattezza sui dati relativi alla produzione dei rifiuti autorizzati, ma anche un aggiornamento sugli accumuli non smaltiti è stata comunicata, nel primo pomeriggio di ieri, nel corso di un incontro convocato dall’assessore all’Energia ed ai Servizi Pubblici che doveva avere come argomento, oltre all’aggiornamento sulla situazione rifiuti, anche la ricerca di soluzioni coerenti con le criticità evidenziate.
“All’incontro – riferisce il presidente del CdA della SRR Trapani Nord – non erano presenti né l’assessore, né il capo di Gabinetto, né alcun rappresentante del Governo regionale ma un rappresentante della Segreteria tecnica dell’assessore e la riunione è servita soltanto ad acquisire semplicemente alcuni dati già più volte trasmessi. Tutto ciò è disarmante e dà l’idea dell’approccio degli uffici regionali rispetto ad un tema delicato quale è quello dei rifiuti, in particolar modo in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo”.

SAN VITO LO CAPO. Da ieri è in funzione il nuovo Centro comunale di raccolta dei rifiuti, primo passo verso la normalizzazione della situazione a San Vito lo Capo che, come tutti i centri della Sicilia, sta vivendo l’emergenza provocata dalla indisponibilità delle discariche di Siculiana e Borranea. l centro è ubicato a ridosso del campo sportivo, ed è stato istituito con una ordinanza urgente del sindaco Matteo Rizzo rivolta principalmente ai commercianti, che dovranno conferire lì i rifiuti in carta, cartoncino, verde e ramaglie, imballaggi in plastica, vetro e lattine, e organico; anche i privati cittadini potranno portarvu i loro rifiuti. “E’ stata una scelta obbligata per liberare il paese dai rifiuti, che per il momento non possono essere trasferiti nelle discariche chiuse – dice il sindaco Matteo Rizzo – Purtroppo non tutti collaborano, e nell’assoluto disprezzo delle regole ma anche del vivere civile, di nascosto qualcuno continua a utilizzare i cassonetti distribuiti sul territorio, senza peraltro differenziare alcunché. Con l’ausilio della Polizia Municipale cercheremo di bloccare questa pessima abitudine che arreca danni all’immagine del paese e alla salute dei suoi abitanti”.