Enzo Sturiano, presidente del Consiglio comunale di Marsala, l'anno vecchio si è chiuso con lei e il suo gruppo accolti, dopo tanto penare, nel Pd. E' un Pd però che si dimostra sempre molto traballante, soprattutto nella scelta della classe dirigente, e lo si sta vedendo in queste settimane che precedono la campagna elettorale a Trapani ed Erice. Lei è sempre convinto di voler far parte del Pd o ci vuol ripensare, visto che ancora non ha aderito al gruppo in consiglio comunale?
Non c'è una classe dirigente che venga riconosciuta come tale e che dia direttive. L'esempio di Democratici per Marsala è lampante, dopo un anno e mezzo veniamo riconosciuti “buoni” e ci viene dato il patentino per far parte del Pd.
Le hanno fatto fare un anno e mezzo di anticamera.
Per far parte del gruppo dirigente del Pd non occorre un patentino ma lo dimostrano i fatti e gli atteggiamenti, il riconoscimento che ti viene dato dalla classe dirigente a livello regionale e nazionale che ti individua come punto di riferimento del territorio. Queste sono soddisfazioni. Il Pd ha un momento di verifica interna, si aspettano i congressi ordinari in tutto il Paese.
A Marzo potrebbe essere in discussione Antonella Milazzo allora?
Ad oggi non è in discussione. E' un ragionamento molto più ampio che va a livello provinciale e regionale. Non si può certamente improvvisare quando i più grossi centri in provincia di Trapani hanno idee diverse sulle alleanze, ci vuole una direttiva unica. A maggior ragione se non si sa quando si va a votare per le nazionali.
Paolo Ruggirello sarebbe intenzionato ad andare a Roma, o Camera o Senato. Qui si libera una casella per le regionali. Ci fa un pensierino?
Ad oggi Paolo Ruggirello è un punto di riferimento a livello regionale, se ci dovessero essere aspetti nuovi tutto il gruppo a lui vicino farà le dovute valutazioni.
Lei si candiderebbe alle regionali?
Ci vuole un progetto per il territorio, poi posso essere a disposizione. Di certo non sono uno che si candida sempre. Le valutazioni vanno fatte e occorre un momento di sintesi.
Tra l'altro lei ogni tornata prende più di mille voti, quasi quanto un candidato all'Ars.
C'è chi è diventato deputato con molti meno voti...
Sturiano ci sono state tante polemiche a Marsala sulla stagione teatrale per i costi, 100 mila euro, per le modalità con cui vengono fatti gli spettacoli, perchè si tratta di un cartellone già preconfezionato che arriva dopo le polemiche sugli artisti marsalesi che per il sindaco dovevano cercarsi gli sponsor. Che idea s'è fatta lei?
Mi dispiace che Moni Ovadia è stato più volte invitato in commissione e non si è mai presentato. Bisogna dire che ad oggi ci sono state associazioni e compagnie teatrali che hanno garantito gli spettacoli a propri costi. Da non ci sono risorse a 100 mila euro per la stagione ce ne passa. Non voglio far il campanilista ma voglio ricordare che con propri rischi, senza il contributo del comune, ci sono persone che hanno organizzato qualcosa. Quando ci sono le risorse le si danno sempre a qualcuno che viene da fuori. Speravo che questa stagione teatrale si fosse concertata con artisti locali di tutto rispetto. Era utile metterli tutti attorno a un tavolo e discutere con Moni Ovadia. Preferirei fare un qualcosa che sia solo per Marsala, e non un calendario copiato in altre città.
E poi ci sono i costi. A Caltanissetta , dove direttore artistico è pure Moni Ovdia non è andata tanto bene. Il rischio c'è anche per Marsala?
“Il berretto a sonagli” ha avuto 10 mila euro di contributo, con 164 spettatori paganti. Se dobbiamo rimetterci un sacco di soldi non va bene per la pubblica amministrazione.
Che 2017 sarà per il consiglio comunale di Marsala, cosa vuole portare a casa quest'anno?
Il piano regolatore ad esempio.
Sarà più equilibrato il consiglio comunale quest'anno?
Sì, si cambierà musica.
Ma lo si dice ogni anno. Le priorità del suo gruppo invece?
La daremo alle scuole, non è possibile che ci sono situazioni di degrado soprattutto in periferia. Ad esempio a Ranna manca ancora la palestra. Lavoreremo in maniera certosina e programmando. Devono esserci una serie di progetti che dovranno essere pronti quando ci sarà la possibilità. Un'altra cosa che farò è quello di intervenire nei confronti dei dirigenti e dell'amministrazione per il piano di alienazione dei beni. E' l'ottavo anno che si approva il piano e non si è mai concretizzato nulla. Ognuno adesso deve assumersi le sue responsabilità, dai dirigenti alla classe politica.