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16/03/2017 06:05:00

Marsala, il Comune dà 40 licenze per i taxi. L'anno scorso erano tre e due hanno chiuso...

Ritorna un grande classico, i taxi a Marsala. Tutti i Sindaci ci hanno provato, tutti hanno annunciato grandi svolte, poi in realtà non è mai cambiato nulla. E, anzi, non riusciamo neanche a fare dare ai tassisti di Marsala la metà degli stalli dell'aeroporto di Trapani Birgi, come prevede una sentenza del Tar. 

Il Comune ha pubblicato il bando per l'assegnazione di 39 licenze per tassisti. La cosa è comica, perché in realtà il vero problema a Marsala è l'abusivismo. E poi un paio di anni fa erano state rilasciate tre licenze, e due sono state resitiuite per sfinimento. La pubblicazione del bando fa seguito alla volontà dell’Amministrazione Di Girolamo e, in particolare, dell’Assessore alle Attività produttive, Rino Passalacqua, di implementare un servizio essenziale per potere migliorare in Città il trasporto privato.

“Con questo bando vogliamo potenziare il servizio taxi nel nostro territorio – precisa il Sindaco Alberto Di Girolamo - . Siamo, infatti, convinti che oltre a ottimizzare la funzionalità del sistema di trasporto pubblico con gli autobus occorre incrementare il numero dei taxi operanti nel territorio in favore dei turisti ma anche dei residenti”.
E i posti messi a concorso sono in numero consistente. Il dirigente del Settore Commercio, Artigianato e Turismo che ha redatto il bando, Giuseppe Fazio, nel rispetto di leggi e regolamenti, ne ha previsti 39, il numero massimo possibile.
Per partecipare alla selezione gli interessati dovranno, fra gli altri requisiti, essere in possesso della apposita patente di guida e del certificato di abilitazione professionale. Le domande di partecipazione da parte degli interessati, corredate dalla dovuta documentazione (certificato medico, dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2008, fotocopia del documento, ecc.), dovranno essere trasmesse per raccomandata con ricevuta di ritorno o, consegnate “brevi manu”, all’Ufficio Protocollo del Comune di Marsala, in via Garibaldi, entro le ore 10,00 del 20 aprile 2017.
Copia del modello di domanda e della dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2008 possono essere scaricate direttamente dal sito istituzionale www.comune.marsala.tp.it , alla sezione “Avvisi Importanti” o richieste all’Ufficio Attività Produttive del Comune, in via Garibaldi.

“Dare la possibilità a chi lo desidera di potere ottenere una licenza di tassista – sottolinea l’Assessore Rino Passalacqua – oltre che a potenziare il servizio consentirà di dare, in un periodo di grave crisi occupazionale, risposte positive in chiave lavorativa”.
In virtù del decreto del Presidente della Regione Siciliana, che fa seguito alla decisione del Tar Sicilia e a una specifica richiesta dell’Amministrazione, i tassisti marsalesi fruiranno del 50% degli stalli esistenti presso l’aeroporto di Birgi. Avverso tale decreto, in atto operativo, hanno presentato ricorso al Tar sia il Comune di Trapani che i tassisti del capoluogo di provincia.

Ma 39 taxi non sono un po' troppi per una città che non ne ha al momento neanche uno? Un taxi in effetti c'è, è del signore Rocco Tranchida, che ci scrive: 

"La giunta Di Girolamo apre ad un nuovo concorso taxi senza alcuna conoscenza del settore e consulto con gli operatori turistici creando false opportunità per giovani in cerca di primo impiego come se fare il tassista sia tutto guadagno e niente spese. Abbiamo un aeroporto fermo da diversi anni con passeggeri e voli in diminuzione un porto solo sulla carta, abusivismo sempre più dilagante. Un numero così alto di autorizzazioni non può certo migliorare il settore ma solamente affossarlo del tutto. In questi ultimi quattro anni in diversi concorsi sono state rilasciate solamente tre licenze taxi di cui due sono state riconsegnate indietro con perdite economiche rilevanti. L'amministrazione non si è impegnata a combattere né l' abusivismo né ad aiutare gli operatori presenti (mancano i nuovi cartelli e le scritte taxi dopo tre anni dalla nostra richiesta). Allora mi chiedo se tutto questo non sia altro che farsi pubblicità ignorando le reali esigenze del settore".