Il gip Marco Gaeta ha revocato la custodia cautelare in carcere e concesso gli arresti domiciliari a Ettore Morace, l'armatore accusato di corruzione.
Accogliendo l'istanza della difesa, il giudice ha revocato anche gli arresti domiciliari a Giuseppe Montalto, indagato per corruzione nella stessa inchiesta e fino a pochi giorni fa capo della segreteria particolare dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio. Morace e Montalto si erano dimessi dai propri incarichi dopo gli arresti.
Alla richiesta di scarcerazione aveva dato parere favorevole la procura. I pm, visto che Montalto si era dimesso dall'incarico di consulente, ricoprendo il quale avrebbe commesso i reati, avevano ritenuto ormai insussistenti sia il rischi di reiterazione del reato che quello di inquinamento delle prove. Il giudice ha imposto a Montalto la misura interdittiva della sospensione dall'incarico, in quanto le dimissioni, non ancora protocollate, al momento dell'istanza non erano efficaci. L'ex consulente avrebbe favorito Morace, facendo pressioni perché non venisse nominato un consulente alla commissione trasporti all'Ars in cambio di favori per la candidata al consiglio comunale Marianna Caronia.
Per quanto riguarda Morace, una trache dell'indagine è stata spostata a Trapani: sarà il gip di Trapani dunque a decidere se concedere i domiciliari anche per questa tranche. Solo in caso affermativo Morace potrà lasciare il carcere. Al momento, dunque, rimane detenuto.