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18/11/2017 06:00:00

Castelvetrano, Giovannella Falco: “Ecco perché ho preferito Pellegrino a Lo Sciuto”

Il successo di Stefano Pellegrino a Castelvetrano ha una madrina d’eccezione: Giovannella Falco. Ex assessore della giunta Errante e candidata al consiglio comunale nelle mancate amministrative dello scorso giugno a sostegno di Luciano Perricone.

Fa parte del gruppo d’opposizione “Io Amo Campobello”, coordinato da Mario Giorgi ed è un’assistente sociale che considera il suo lavoro come una missione. Il suo contributo alla campagna elettorale per le ultime regionali non è andato a Giovanni Lo Sciuto ma, appunto, a Pellegrino. Le abbiamo chiesto Perché.

A bocce ferme, dopo gli esiti delle ultime elezioni regionali, che può dirci del suo sostegno a Stefano Pellegrino? Dato il suo percorso politico, la sua esperienza come assessore nella giunta Errante e la sua candidatura per il consiglio comunale col candidato sindaco Luciano Perricone, alle amministrative abortite dallo scioglimento del Comune di Castelvetrano, tutti si sarebbero aspettati il suo sostegno al candidato Giovanni Lo Sciuto che, insieme ad Errante, era uno dei padrini politici di Perricone.

I miei accordi con Luciano Perricone riguardavano solo le comunali. Quando mi propose di sostenere Lo Sciuto, gli dissi chiaramente che secondo me il candidato ideale era Stefano Pellegrino. Non ho niente contro Lo Sciuto, ma Pellegrino mi sembrava quello più valido. E i risultati mi hanno dato ragione. Sono una testa pensante, fuori dal coro.

Sono convinta che Pellegrino può dare una svolta alla Regione, perché ha intenzione di rivoltare come calzini gli uffici dell’ente. Diciamolo chiaramente: gli impiegati comunali, provinciali, regionali, in assenza di controlli e di stimoli, tendono a non fare niente.

In pochi la vedono quasi come una missione e, modestamente, credo di farne parte. Io faccio l’assistente sociale, e per me è davvero una missione, perché si tratta di aiutare gli altri. Mi chiamano anche alle dieci di sera ed io rispondo sempre.

Non le nascondo anche il mio disagio a lavorare a Campobello di Mazara, dove quest’amministrazione comunale ha deciso di investire più sugli spettacoli che sull’assistenza. E senza risorse, devo inventarmi sempre qualcosa per aiutare le persone.

 

Ma come nasce il suo interesse politico per Stefano Pellegrino?

Molti dei miei elettori per le comunali che si sono bloccate a pochi giorni dal voto, mi chiamavano per avere dei consigli su chi votare alle regionali. Nel frattempo un amico mi ha presentato Stefano Pellegrino, che mi ha colpito. E’ una persona simile a me: un tecnico al quale non interessano gli inciuci politici. Uno che, appunto, vuol fare lavorare al meglio gli uffici per far funzionare al meglio la Sicilia. Nel mio piccolo, mi ci sono subito riconosciuta: quando facevo l’assessore, non andavo nemmeno alle riunioni politiche. Non mi interessavano, Andavo in ufficio e facevo il mio lavoro. Chiaramente vanno fatte le debite differenze, lui è un avvocato di indiscutibile fama, che non ha bisogno di presentazioni. E’ stata una persona in cui ho creduto e che quindi ho potuto proporre agli altri.

263 voti a Castelvetrano, fortemente centrata sul consenso a Giovanni Lo Sciuto, non sono male.

Non sono tutti “miei”. Alle scorse regionali, in città ne ebbe 41. Posso però dire che l’ottimo risultato attuale è frutto di una rete per la mia campagna elettorale che si era formata col gruppo “Io Amo Campobello”, di cui faccio parte. D’altra parte Campobello è praticamente attaccato a Castelvetrano. Ecco, ho ricontattato buona parte del gruppo e ho fatto un lavoro molto semplice: il porta a porta: bussare a casa delle persone e spiegar loro chi era Stefano Pellegrino. Cosa che forse Lo Sciuto non ha fatto. Ma io sono convinta che parlare a casa della gente possa lasciare un segno maggiore rispetto al classico messaggio WhatsApp.

Concretamente, di queste 263 preferenze, quante potrebbero essere attribuite a lei?

200.

Beh, se questa capacità di canalizzazione venisse mantenuta per le prossime amministrative castelvetranesi, avrebbe un posto sicuro al consiglio comunale.

Sinceramente al momento non so se la cosa mi interesserebbe. Non so neanche se mi candiderò. Magari non mi occuperò più di politica. E’ ancora presto per dirlo. Io ho soltanto chiesto a Stefano Pellegrino di andare a verificare tutti i finanziamenti che ho ottenuto quando ero assessore per capire che fine abbiano fatto. Oggi, nonostante le mie richieste al Comune, non ho ancora ottenuto risposta. Ricordiamoci che Castelvetrano è un capo distretto. Se i finanziamenti per i servizi sociali dovessero bloccarsi per Castelvetrano, ne piangerebbero le conseguenze anche Campobello, Santa Ninfa, Poggioreale, Salaparuta e Partanna. E non capisco ancora come mai anche gli altri sindaci non si siano interessati

 

Egidio Morici