Quantcast
×
 
 
07/07/2018 17:37:00

Una lettera aperta ai marsalesi per evitare guerra tra poveri

  Concittadini e "fratelli in umanità", mi rivolgo con fiducia a ciascuno di voi, in queste ore di dure "prese di posizione" e di scelte politiche che rischiano di farci dimenticare quello che recita l'articolo 2 della nostra Costituzione: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale». Purtroppo, pure diversi credenti in Dio stanno "trascurando" che nella Bibbia anche lo straniero ha diritto al rispetto, alla tutela, all’amore. Nel libro del Levitico (19,33-34) si legge: «Quando un forestiero dimorerà presso di voi nella vostra terra, non lo opprimerete. Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l'amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri in terra d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio». Quanti stanno dimenticando che da secoli la nostra città è stata "spazio" di emigrazione e d'immigrazione? Che Lilibeo prima e poi Marsala è stata luogo di incontri e di scambi culturali e socio-religiosi?

Con questa lettera, al di là di alcune pur lodevoli iniziative che già si svolgono nella nostra comunità cittadina, desidero invitarvi a collaborare per mettere in atto due proposte concrete: il Centro di incontro e di ascolto per migranti (con l'insegnamento della lingua italiana e con attività socio-ricreative tra cittadini di altre nazioni e marsalesi) e le "Case fraterne", appartamenti affittati, dati in "comodato d'uso gratuito" o "sequestrati e confiscati" che servano alla prima e seconda accoglienza di persone (italiane e non) in grave disagio socio-economico, persone che saranno seguite ed accompagnate nel loro percorso di "riscatto" e di maggior inserimento sociale. Coloro che non vogliono solo lamentarsi o star a guardare le "derive disumane" e le ingiuste e "pericolose" condizioni di tanti "fratelli e sorelle" , sono invitati ad offrire, secondo le proprie oggettive possibilità (per es.: un'ora a settimana, 10 euro al mese, ...) anche una piccola collaborazione alla realizzazione dei due suddetti progetti. Sono convinto che "tra il dire e il fare, c'è il cominciare" e che il bene possibile si compie a partire da "un pugno di uomini" e con la sinergia delle istituzioni pubbliche e religiose. Per chi di voi è "credente" ricordo che Dio ha bisogno delle nostre mani per soccorrere ed aiutare. Non si ama veramente Dio se non si accolgono e proteggono, pur con piccoli gesti, le donne e gli uomini più bisognosi.

Attendo, sapendo che i cuori umani, generosi e sensibili sono presenti dappertutto, una vostra risposta positiva.

Marsala, 7 luglio 2018

Don Francesco Fiorino

Cittadino marsalese e credente nel Dio della misericordia e della solidarietà universale