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17/07/2018 06:00:00

Le coop del sistema Fratello. Il Comune di Alcamo non vuole più pagarle

 Il Comune di Alcamo ha sospeso i pagamenti delle fatture alla cooperativa Dimensione Uomo 2000. E’ una delle cooperative del sistema Norino Fratello, l’ex deputato regionale arrestato la scorsa settimana per essere capo occulto di una serie di società ma soprattutto coop molto attive nell’accoglienza di profughi.


La Dimensione Uomo 2000 è una delle coop più attive del panorama Fratello. L’ex deputato regionale, a causa di una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, non avrebbe potuto gestire senza comunicarlo preventivamente coop e società incrementando il proprio patrimonio. Invece lo faceva occultamente, cioè attraverso prestanomi, secondo quanto emerso dalle indagini cominciate oltre 2 anni fa.

Ad Alcamo, città di origine di Fratello, tutti sapevano che ci fosse lui dietro la Dimensione Uomo 2000. Adesso arriva lo stop ai pagamenti, in via precauzionale, da parte del Comune. L’ufficio di ragioneria ha congelato i liquidamenti per quelle commesse dal Comune. Si tratta i servizi in favore di profughi e un altro contratto con il Comune riguarda gli istituti per assistenza ai minori.
L’inchiesta ha quindi portato il Comune a sospendere i pagamenti e a confrontarsi con la Prefettura sul da farsi. Ora potrebbe anche scattare la revoca degli appalti concessi.


Migranti, Cooperative Sociali e affari illeciti, sono questi tutti gli elementi del "Sistema Fratello" alla base delle indagini della Procura di Trapani e del Comando Provinciale dei Carabinieri che, con l’operazione “Brother”, hanno portato in carcere con le accuse di intestazione fittizia, appropriazione indebita, emissione di fatture false e bancarotta fraudolenta, l’ex deputato alcamese Onofrio (Norino) Fratello, il “Re delle Cooperative” della provincia di Trapani, già condannato nel 2006 ad una a 18 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.

L’inchiesta che coinvolge Fratello parte da quella che ha inguaiato ormai tre anni fa don Sergio Librizzi, a capo della Caritas di Trapani. Ma senza dubbio un contributo fondamentale alle indagini sul business messo su da Norino Fratello, lo ha dato uno dei testimoni chiave della vicenda che è Lorenzo La Rocca, ex presidente della cooperativa Letizia. Nel 2015 raccontò di essere un prestanome di Fratello. "Devi dire a tutti che la cooperativa è tua e che io sono solo un consulente”, gli diceva Fratello.
E dalle stesse dichiarazioni di La Rocca è emerso come nelle cooperative di accoglienza gestite dai prestanome di Fratello, si risparmiava su tutto e in particolare sulle forniture del vitto. La colazione veniva fatta soltanto con pane e latte, quando la convenzione prevedeva anche the, il burro e la marmellata. L’acqua veniva riempita in dei bidoni anziché comprarla e questo comportava un grande risparmio nell’arco del mese. Ma si risparmiava anche sulla carne come sulla frutta.
Intanto, dalle indagini è emerso che i soldi destinati alle cooperative per l’accoglienza dei migranti, oltre all’acquisto degli abbonamenti per lo Juventus Stadium – negli uffici di Fratello sono state trovate le fatture intestate alla cooperativa Sole di Roberto Cordaro -, servivano anche a pagare la benzina per le auto private di Fratello. Mezzi che Fratello usava e che non avevano nessuna attinenza con il lavoro della cooperativa. Di certo non serviva ai migranti il rimorchio e il carrello agganciati alla sua auto per trasportare un gommone.

Una serie di cooperative messe su per intercettare commesse da parte di Comuni e altri enti pubblici. Cooperative che si occupavano di accoglienza ai migranti, assistenza a disabili, o lavori di pubblica utilità come pulizia spiagge e servizi scuolabus.
Le cooperative di Fratello si appoggiavano a prestanomi che spesso non sapevano che fine facessero i fondi ricevuti dagli enti pubblici.



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