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26/07/2018 12:00:00

Orrore all'Isola Lunga, c'è una fossa comune di cani. Tra i resti una cagnetta abbandonata

La laguna dello Stagnone con le sue isole non è solo un posto che incanta, che racconta la storia e che adagiata sul mare sussurra alla luna.
L'isola Lunga è l'isola degli orrori.

Nella giornata di ieri, un gruppo di giovani turisti hanno deciso di godere dello scenario della laguna ma si sono imbattuti in qualcosa di raccapricciante, come confermano le foto. Ossa di animali, verosimilmente cani. Una fossa comune. A pochi metri di distanza una cagnetta, un segugio, denutrita, pelle e ossa, senza acqua. Ricoperta di zecche e pulci. Rannicchiata aspetta rassegnata la sua di morte.

Qualcuno dice che non è la prima volta, che i cacciatori sono soliti, quando il cane diventa anziano o malato, andare presso l'isola e abbandonarli al loro destino: una morte fatta di stenti per fame, sete e sotto le intemperie climatiche. Non è possibile risalire al numero dei cani effettivamente morti, la scena è raccapricciante e non lascia dubbi a quello che succede.

Il gruppo di turisti, tra le quali anche la marsalese Marcella Ritondo, ha cercato di recuperare la povera anima, prima che anche per lei fosse troppo tardi, al momento il salvataggio non è stato possibile: la cagnetta per la paura ringhiava e non si è lasciata prendere.

Torneranno sul posto oggi, insieme ad un veterinario, per strapparla al suo destino e metterla in salvo, prestando le necessarie cure.
E' possibile che nessuno sappia di quella che sarebbe la prassi per i cacciatori, che si liberano dei loro cani come pezze vecchie?

Nessuno controlla questi uomini? Se hanno cani e se sono microchippati? Eppure ogni anno ci sono degli obblighi di legge per il rinnovo del porto d'armi, e allora perchè non unire il controllo sugli animali che portano con loro? Evidentemente i cacciatori visto che non hanno alcuna pietà nell'uccidere gli uccelli, i conigli e gli animali da cacciagione non si fanno scrupoli a liberarsi di un cane che non è più buono, veloce, scattante e sveglio.

Ma la vecchiaia non colpisce solo gli animali, la ruota gira. Questa è la sensibilità verso gli animali che il territorio manifesta in tutte le sue
espressioni. Non si appura ciò che accade in quel pezzo di terra, nonostante la gente dica che si “tratta di una prassi diffusa tra i cacciatori” e si pensa, però, a cacciare via da piazza della Repubblica i cani di quartiere che non aggrediscono né sporcano, a sporcare sono i cani padronali che incurantemente lasciano a terra le deiezioni dei loro amici a quattro zampe.

Manca la sensibilità, manca la capacità di comprendere che sono esseri senzienti e che hanno la stessa identica capacità di un uomo di sentire dolore. Oggi la cagnetta dovrebbe essere recuperata e immediate saranno le cure a cui verrà sottoposta. Il gruppo di giovani tornerà sul posto già questa mattina.