Mazara, disabili gravi. Foggia invita alla mobilitazione contro il decreto Musumeci

Il consigliere comunale di Mazara Francesco Foggia invita alla mobilitazione e a partecipare alla manifestazione di protesta contro il decreto del governo regionale che toglierebbe la libera scelta ai disabili e alle loro famiglie, oltre alla riduzione dell'assegno di cura. Questa la nota di Foggia:

"Ho deciso di presenziare e appoggiare l’associazione Abilmente Uniti di MAZARA presieduta da Valerie Pellicane compreso le famiglie, nella manifestazione di giorno 10 Settembre a Palermo davanti il Palazzo D’Orleans contro i criteri stabiliti dal Decreto Musumeci che prevede tra le altre cose, la riduzione dell’assegno di cura ai disabili gravissimi e precludere ai gravi la libera scelta, imponendo agli stessi servizi territoriali che stravolgerebbero un contesto di vita già avviato. Quindi è arrivato il momento di alzare la voce per dare dignità ai meno fortunati perché bisogna rispettare la libertà di scelta che significa rispettare la dignità della persona disabile che ha diritto a scegliere dove vivere, come vivere e da chi farsi assistere. In questi anni il sottoscritto e l’Amministrazione Comunale ha dimostrato grande sensibilità avendo dato risposte concrete su bisogni assistenziali dei nostri cittadini non autosufficienti. Questo rappresenta per me un esempio di buona e sana politica a sostegno della famiglia del disabile che rappresenta il pilastro fondamentale della società. Qunidi al mio parere per la persona disabile il sostegno economico rappresenta una risorsa determinante ed essenziale per poter vivere meglio e per poter essere il più possibile indipendente. Il nostro auspicio è quello che il governo Musumeci possa rivedere il decreto nell’interesse di migliorare la qualità della vita dei nostri diversamente abili.
-“Quindi faccio un appello. Adesso serve una grande partecipazione e una grande prova di maturità di tutta la politica Comunale e Regionale. Non esitate a schierarvi affianco dei nostri cittadini disabili e delle loro famiglie perché hanno bisogno di noi".