Denunce e sequestri in contrasto al bracconaggio nel corso del fine settimana in provincia di Trapani. Carabinieri del Centro Anticrimine Natura assieme al Raggruppamento Cites hanno svolto controlli a tappeto.
Sabato, in localita xigiare, a Paceco i militari hanno sorpreso C.L. marsalese classe 1954, poi denunciato, mentre utilizzava illegalmente un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico. E' stato inoltre sequestrato un fucile cal. 12 marca Benelli; il dispositivo di richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico senza marca munito di batteria e telecomando; 3 cartucce cal .12.
Domenica nell’ambito della stessa operazione di contrasto dell’attività di bracconaggio in provincia di Trapani sono state denunciate diverse persone.
L.A. marsalese classe ‘42, sorpreso nel comune di Campobello di Mazara – località kartibubbo - a esercitare attività venatoria nei confronti di specie non cacciabili. E' stato sequestrato un fucile semiautomatico cal. 12 marca Benelli con 3 cartucce calibro 12; e 3 esemplari abbattuti di storno.
A.F. marsalese classe ‘79, sorpreso nel comune di Castelvetrano – località La Piana in esercizio venatorio utilizzando un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico. Anche in questo caso si procedeva al sequestro penale di un fucile semiautomatico cal. 12 marca Benelli ; 3 cartucce calibro 12; 3 esemplari abbattuti di tordo bottaccio; un dispositivo di richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico marca Multisound munito di batteria e telecomando.
P.A.D. nato a Erice (Tp) classe ‘78 e residente a Petrosino, in quanto sorpreso in esercizio venatorio utilizzando un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico nella disponibilità di quest’ultimo. Gli sono stati sequestrati penalmente un fucile semiautomatico cal. 20 marca Bernardelli ; 3 cartucce calibro 20; un esemplare abbattuto di tordo bottaccio.
Continuano incessanti, dopo i gravi episodi di bracconaggio avvenuti pochi mesi fa, i controlli dei Carabinieri Forestali a difesa dell’avifauna particolarmente protetta che deve fare i conti con soggetti che non rispettano le leggi in vigore che regolano l’attività venatoria facendo spesso uso di richiami acustici e apparecchiature tecnologiche che destabilizzano non poco la vita di questi animali che devono ogni giorno fronteggiare le innumerevoli insidie cui sono sottoposti.