Si è tenuta ieri sera a Marsala, presso il Monumento ai Mille, la convenzione provinciale del Partito Democratico.
Nonostante il tempo non fosse clemente gli iscritti si sono presentati, più di 150, per voler dibattere sulle convenzioni e determinare i quattro delegati che andranno a Roma per la convenzione nazionale.
A presiedere i lavori il segretario provinciale Marco Campagna, Valentina Villabuona per Trapani, Rosalba Mezzapelle per Marsala.
E’ una guerra senza fine quella che si consuma dentro al Partito Democratico, strappi su strappi che qualcuno pensa di ricucire alla meno peggio, altri, invece, sono certi che questa volta una strada dovrà prevalere sull’altra: chi perderà si accoderà ovvero dovrà cercarsi un’altra casa.
Del resto, lo abbiamo scritto troppe volte, non è fattibile la convivenza in una casa quando a volare non sono solo gli stracci ma responsabilità e insulti.
C’è da capire se il voto dei circoli di domenica, 17 su 21 in provincia di Trapani, sia valido oppure no e stessa cosa per le determinazioni che sono venute fuori ieri sera.
Giuseppe Bruno, è il commissario che la commissione regionale ha mandato a Trapani commissariando di fatto il presidente, Vincenzo Grassellino, lo afferma lui stesso in una dichiarazione che ha reso alla nostra redazione: “E’ arrivato il ricorso da parte dei 5 componenti della minoranza (area Zinga retti)della commissione di Trapani, analizzato il ricorso abbiamo deciso di non considerare valide le operazioni fino a quel momento”.
Bruno ha tentato di dirimere ogni controversia e ha convocato per intero la commissione: la minoranza non si è presentata: “Sono andati lo stesso avanti, facendo votare i circoli senza garanti nominati e senza l’anagrafe. I voti di domenica scorsa, pertanto, non hanno alcun valore. Ed è la stessa cosa per la convenzione provinciale che si è tenuta a Marsala ieri sera”.
Sembrano, e di fatto lo sono, due partiti che hanno obiettivi e modi di fare politica opposti. Perché si ostinano a stare insieme non si è capito, notorio che dentro al Pd preferiscano vedere scorrere il fiume dell’ira, fino ad esserne travolti, piuttosto che seguire percorsi diversi.
Tutto questo parlare e palarsi addosso non è compreso dalla società civile, da coloro che non hanno ancora una tessera del Pd, e che forse a questo punto mai la prenderanno.
Non è compreso da chi dovrebbe essere interessato ai veri e reali problemi della provincia, della Sicilia, del Paese.
I dem hanno perso la bussola, non da adesso. Le continue lotte interne hanno portato la gente ad allontanarsi, anche con un ghigno.
Bruno ci prova e tende la mano: “ Smettiamola con le faide, ripartiamo. A nessuno entusiasmano queste polemiche e da un mese a questa parte è stato fatto un grande lavoro a livello regionale, il Pd è tornato in piazza”.
Non la pensa allo stesso modo Campagna, le convenzioni andavano fatte: “Per rispetto degli iscritti e per lo stesso rispetto abbiamo convocato la convenzione provinciale a Marsala, perché domenica anche l’Unione provinciale di Trapani manderà a Roma i suoi delegati.
Sono contento della partecipazione dei delegati di tutte le mozioni: Zingaretti, Martina e Giachetti e soprattutto della partecipazione dei Giovani Democratici e degli iscritti di circoli che non hanno avuto l’opportunità di votare domenica e finalmente hanno avuto la possibilità di confrontarsi con le tematiche del congresso nazionale. Il nostro impegno ora è per le primarie del 3 marzo che siano davvero una festa di democrazia”.
Voto valido o meno c’è un dato di fatto che non può essere sottaciuto, i circoli si sono mossi, c’è gente che vuole dire la sua e non dentro le stanze cupe di una segreteria con le sole ragnatele, c’è gente, iscritti e non, che ieri sera nonostante la pioggia ha presenziato e ha voluto esprimere la sua idea di partito, visto che nessuno li ascolta almeno prendono parola da soli.
Valentina Villabuona, componente di minoranza dell’area Zingaretti, parla di un partito forte: “Il Partito Democratico in questa provincia dimostra di essere solido, difficilmente in condizioni diverse 17 circoli potevano andare al voto nonostante tutta questa confusione provocata strumentalmente.
Apprendo che il voto sarebbe nullo, attendo ancora che mi si faccia vedere il provvedimento di sospensione del voto della CRC.
A guardare i risultati complessivi in Sicilia, sembra che la sospensione del voto trapanese sia provvidenziale, considerato che Martina avrebbe vinto per meno di 400 voti su Zingaretti, e uso il condizionale visto che il voto è stato internamente contestato. Annullare il voto di tante iscritte e iscritti è il modo migliore per chiudere un partito, non certo per ripartire”.
E ieri sera sono stati indicati i delegati che andranno a Roma, si tratta di Marco Campagna, Rosalba Mezzapelle, Gabriele Morrone e Francesca Marano.
Rossana Titone