Si è riunita ieri la commissione provinciale per il congresso nazionale del Partito Democratico, le dimissioni del presidente Vincenzo Grassellino sono state ratificate dai componenti della stessa commissione e si è proceduto a sostituire il componente con la figura di Tony Scavone, un nome indicato dall’ex segretaria comunale di Marsala, Antonella Milazzo.
Ci si prepara alle primarie aperte del 3 marzo, in allestimento ci sono i gazebo, e proprio la loro allocazione ha creato ulteriori polemiche e fratture.
La componente di maggioranza, a trazione Maurizio Martina, ritiene distribuire un numero di gazebo inferiori rispetto a quelli del 2017, non sono dello stesso avviso i componenti dell’area Nicola Zingaretti che chiedono di ricalcare le vecchie location per dare la possibilità a tutti di votare.
Come volevasi dimostrare lo scontro è servito, parlano chiaro i comunicati stampa di Marsala e di San Vito Lo Capo.
A prendere posizione a Marsala sono Rosa Alba Mezzapelle, Enzo D'Alberti, Gaspare Galfan, Rino Ragona, Angelo Di Girolamo, Fabrizio Alloro: “ Il Regolamento del Congresso prevedeva la conferma ove possibile dei seggi del 2017. Ebbene, nonostante ciò sia stato rilevato e dibattuto nella riunione dai componenti la Commissione Area Zingaretti, il risultato é la riduzione dei seggi da 5 a 2, sono stati confermati solo Via Frisella e Terranove, limitando fortemente il voto delle contrade. I componenti dell’area Zingaretti nella CPC, pur avendo votato favorevolmente per non dare alcun alibi a chi già ha strumentalmente sospeso le convenzioni hanno mostrato tutte le loro perplessità sulla scelta di Marsala che è uno dei comuni fortemente penalizzato. Vogliamo rilevare come ancora una volta con questa modalità viene penalizzata la partecipazione dei cittadini e la crescita del Partito Democratico”.
Non viene preso in considerazione il lato nord della città, lasciato scoperto di gazebo.
Monta la protesta anche a San Vito, dirama una nota il segretario Leo Sieli: “Una scelta sbagliata quella fortemente voluta della maggioranza della commissione provinciale per le primarie in quota Martina, che prevede di non realizzare il seggio elettorale nel territorio di San Vito Lo Capo, creando in unico seggio nel comune vicino di Custonaci. Così facendo si impedisce di fatto ai cittadini-elettori sanvitesi la scelta del nuovo segretario del Partito Democratico. Non capiamo le motivazioni di tale scelta che limita fortemente la partecipazione dei cittadini alle Primarie del Pd. È vergognoso, considerato anche che a San Vito c’è un circolo del Pd che lavora e che da sempre si sono svolte le primarie!”.
Dalla composizione emersa, infatti, a San Vito non verrà allestito alcun gazebo ma i cittadini del borgo dovranno scomodarsi fino a Custonaci.
Sono solo alcune delle polemiche che montano in vista delle primarie nazionali, c’è spazio anche per quelle che riguardano la scelta del segretario provinciale.
I toni distesi sia di Christian Emmola che di Dario Safina non sortiranno alcun effetto, ci sono ambizioni legittime: Francesco Brillante aspira a diventare il segretario provinciale dei dem, figura non condivisa da un’altra parte del partito che, invece, mira ad andare in rottura con una figura che possa mettere ordine, che sia conciliante più che con il partito con il territorio.
I dem non si sono accorti, ancora, che più che far pace tra di loro devono essere accettati da un territorio che scappa al solo passaggio della sigla.
Rossana Titone