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09/03/2019 06:00:00

Mafia e politica a Campobello di Mazara/2: il ruolo della massoneria

 Continua il racconto di Tp24.it sull’inquinamento mafioso della politica campobellese e sulle elezioni amministrative del novembre 2014.

Lillo Giambalvo, braccio destro di Ruggirello a Castelvetrano e Campobello è attivissimo nella preparazione della campagna elettorale campobellese.

Giambalvo si incontra con l’ex sindaco Daniele Mangiaracina e con suo padre ai quali avrebbe proposto di entrare a far parte del loro gruppo politico, quello dell’on. Ruggirello poiché i Mangiaracina avevano interrotto il rapporto politico che li legava a Giovanni Lo Sciuto.

 

 

GIAMBALVO Calogero:

 

Anche perché devo accennarti che ora, ora se ne sono andati che erano qui da me, MANGIARACINA però tu per ora non devi dire niente a nessuno nè a Calogero e a nessuno perché non vogliono parlare con nessuno per ora

RUGGIRELLO Paolo:

Eh

GIAMBALVO Calogero:

E' probabile che io ti creo un incontro con Daniele MANGIARACINA

RUGGIRELLO Paolo:

Eh!

GIAMBALVO Calogero:

Non lo so se abbiamo qualcosa da dirgli, se ha qualcosa Lui da dirci e fare gruppo assieme Lui si è azzuffato con Giovanni... da una settimana che ha litigato con Giovanni LO SCIUTO, hanno chiuso i rapporti


 

 

L’11 aprile 2014 Mangiaracina e il padre dialogano sulle strategie politiche di Ruggirello  riguardanti il comune di Campobello di Mazara con Giambalvo. Quest’ultimo gli faceva intendere che era possibile concretizzare la candidatura di Mangiaracina in virtù dei buoni rapporti intessuti tra lo zio Vincenzo Lo Cascia, pregiudicato mafioso di Campobello, con Ruggirello.

MANGIARACINA Daniele:

ma perché tu dici che eventualmente l'Onorevole RUGGIRELLO dovrebbe fare un passo indietro rispetto agli impegni assunti con CASTIGLIONE?

GIAMBALVO Lillo:

perché quello si è incontrato già, dieci volte, già CASTIGLIONE con lui

MANGIARACINA Daniele:

dico, perché dovrebbe fare un passo indietro RUGGIRELLO

GIAMBALVO Lillo:

perché io gli dico che qua ..... ma tu ..Daniele? E' buono con mio zio è buono con tutti Paolo perché io gliel’ho portato (a RUGGIRELLO ndr) in queste famiglie capito?

MANGIARACINA Daniele:

si!

GIAMBALVO Lillo:

mica, mio zio ... ha chiamato a RUGGIRELLO chi caspita è? Qua (a Campobello di Mazara ndr) glielo bazzicato (bazzicare ndr.) io


 

 

Nel prosieguo della conversazione GIAMBALVO nel sottolineare il livello d’influenza del RUGGIRELLO a Campobello di Mazara, raccontava che il Deputato regionale sarebbe stato investito proprio da LA CASCIA di risolvere un grave problema che aveva riguardato il politico SAMMARTANO Francesco detto Ciccio e per questo motivo proprio SAMMARTANO sarebbe completamente “nelle mani” del RUGGIRELLO:

 

GIAMBALVO Lillo:

no, non è lui. Ti dico un'altra cosa, con noialtri c'è ... questa cosa però dentro una parentesi ...Ciccio SAMMARTANO cosa decide Paolo RUGGIRELLO fa!

MANGIARACINA Nino:

l'ingegnere?

GIAMBALVO Lillo:

si! Non ne sentire chiacchere dagli altri tu, perché ha avuto fatta “una cosa grossa” in mia presenza, con mio zio presente

Sammartano, scrive il GIP, è l’ingegnere Sammartano Francesco già Assessore del Comune di Campobello di Mazara.

A dire di Giambalvo un altro politico sarebbe nelle mani di Ruggirello: l’ex consigliere comunale Settimo Miccichè di professione architetto, che “Ha avuto una “cosa grossa” con Paolo (RUGGIRELLO ndr.) e perciò quasi quasi si deve "calare".

Ruggirello però ha deciso, scrive il GIP nell’ordinanza: “non sostiene la candidatura di Mangiaracina ritenuto perdente e appoggia quella Giuseppe Castiglione ritenuto vincente anche da LA CASCIA Vincenzo e GIAMBALVO, grazie all’indispensabile sostegno di un altro “attore” della scena politica, la massoneria, che LA CASCIA indicava come la chiave di volta per poter guadagnare consensi ed avviare percorsi elettorali vincenti.

Emblematica è la conversazione tra i due:

GIAMBALVO Lillo:

non ha dove andare però Daniele è (MANGIARACINA Daniele ndr) è inutile che si vapparia (si atteggia ndr)

LA CASCIA Vincenzo:

si Daniele... perché è portato quello, portano a quello, dove va va il settanta per cento portano a quello, quello ha sbagliato allora, non ha fatto la cosa con la massoneria?

GIAMBALVO Lillo:

unca!

LA CASCIA Vincenzo:

e non ha fatto pure

GIAMBALVO Lillo:

testa di minchia fù Daniele

LA CASCIA Vincenzo:

doveva fare... la colpa di lui è!

GIAMBALVO Lillo:

di lui

LA CASCIA Vincenzo:

perché non prendevi di qua... (fornisce delle indicazioni stradali ndr)

GIAMBALVO Lillo:

no da qua, facciamo il giro... chissà può essere abbiamo culo...

LA CASCIA Vincenzo:

la massoneria hai capito?

GIAMBALVO Lillo:

eh, eh, non ha, dove andare per ora Daniele, non ha, dove andare, ma io gliel'ho detto a lui virè ... non ha, dove andare per ora, ieri sera Paolo (RUGGIRELLO Paolo ndr) mi ha detto dice: "Lillo per adesso il sindaco CASTIGLIONE vediamo cosa succede a giorni e poi si ragiona, Daniele, dove deve andare per adesso. Eh... non ha, dove andare per ora Daniele, è inutile che si quaqquarianu (si atteggiano ndr) perché non ha dove andare

LA CASCIA Vincenzo:

ma ha dove andare... perché se ci metti quello (CASTIGLIONE Giuseppe ndr.) sale quello, portano tutti a quello

GIAMBALVO Lillo:

a pallone!

 

I due accusano Mangiaracina di aver “sgarrato” con la massoneria che invece al 70 per cento “portano tutti Castiglione”.

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