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15/03/2019 06:00:00

Luigi Biondo: "Sebastiano Tusa, "Ammiraglio del Mare", mio maestro, amico e riferimento"

Luigi Biondo, direttore del Museo Regionale “Agostino Pepoli” di Trapani, ha collaborato per tanti anni con Sebastiano Tusa. Era un cittadino onorario della provincia, dalle Egadi a Marsala, a Marausa e a Pantelleria, solo per fare alcuni esempi dove ha fatto scoperte e lavorato. Come possiamo ricordarlo?

Io posso ricordarlo con quello che era il mio soprannome di Sebastiano “L’ammiraglio del Mare”, lo ricordo come un amico, un maestro e punto di riferimento per il mio lavorio da trent’anni, una persona con il quale ho condiviso tantissimi lavori, tantissimi progetti, tutti concreti e tutti con grandi visioni e tutti rivolti a tutti e non soltanto agli addetti ai lavori. E’questo il ricordo commosso che ho di una persona che mi mancherà tantissimo.

L’ultimo lavoro di Tusa prima del suo tragico viaggio era la preparazione al Museo “Baglio Anselmi” di Marsala della mostra della nave romana trovata a Marausa

Assolutamente sì, avevamo fissato per il 12 aprile la data dell’inaugurazione di questa nuova sezione del Museo di Marsala, data che voglio confermare e che penso vedrà la presenza del Presidente della Regione per quello che è l’ultimo lavoro di Sebastiano che, però, era stato a Trapani per l’inaugurazione della sezione archeologica, era stato con noi in tantissime occasione anche per la presentazione dei suoi libri. L'ho accompagnato in Spagna, in Sardegna, in Toscana e in mille progetti che aveva in giro per il mondo, perché lui era cittadino del mondo non era solo un eccellente siciliano.

Luigi Biondo, Sebastiano Tusa oltre che suo amico e collega era anche superiore visto che era assessore ai Beni Culturali, aveva quasi un’ossessione per la modernizzazione dei musei che riteneva ad esempio che dovevano essere aperti anche per andare a prendersi un caffè, per essere luoghi al di là della semplice esposizione e quindi un modo nuovo e moderno di vivere i musei. Qual è il suo commento sull’opera di Tusa come assessore e su un aspetto del carattere di Tusa che riusciva a coniugare la grande preparazione professionale allo stare nel mondo, a capire esattamente come dovevano collocarsi i Beni Culturali rispetto alla modernità.

Di Sebastiano ricordo la sua grande umanità che lui aveva sempre sia in incontri ufficiali di altissimo livello e con le massime autorità culturali nazionali ed estere, ma ricordo anche i momenti più semplici e banali a Trapani, a Pantelleria e in giro per tutta la Sicilia in tante occasioni. Rimane soprattutto il segno importante di un uomo, che era un professore, un grande archeologo, un grande professionista, una grande persona.