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12/06/2019 07:00:00

Scrive Antonino Napoli, sui rifiuti in spiaggia e l'inciviltà dei marsalesi

 Gentile Direttore di "tp24.it",
 
Facendo seguito agli articoli da Voi Cortesemente già pubblicati, riguardo a quanto da me scritto a proposito dei "criteri di raccolta dei rifiuti" nella nostra città, desidero aggiungere -perché lo pubblichiate parimenti- quanto segue: stamattina, 9.6.2019, ho pensato di fare una passeggiata  (la prima di quest’anno), percorrendo il litorale Sud (lido Signorino- lido Mediterraneo) e, 
fermo restando che non è ancora stato dato inizio alla cosiddetta "pulizia" della spiaggia -la qualcosa, a mio parere, non è un male, visto lo "sconvolgimento" e le "alterazioni" in negativo che i detti interventi comportano, non ultimo un dispendio notevole di risorse economiche- ho dovuto constatare ahimè che l'inciviltà degli esseri  "umani" è in costante e continua evoluzione.


L'intero percorso, dianzi indicato, è costellato di rifiuti d’ogni genere:  plastica (bicchieri, bottiglie, piatti, sacchetti, etc.), carta, pannolini, barattoli in alluminio, vetro, mozziconi di sigarette e quant'altro, fino a superare ogni comune immaginazione! Ciò ad eccezione dei tratti corrispondenti ai lidi, con punti di concentrazione massiccia di rifiuti  nell'area  antistante l'attività di "Escondido".   Mi chiedo, ancora una volta, dove è la civiltà, il senso naturale e normale del rispetto dei luoghi ove noi tutti viviamo ? Ah già, ho dimenticato -come sempre mi capita- che i detti "individui", un’alta percentuale della popolazione, si limitano a rispettare  -e non sempre-  solo gli spazi della loro dimora, del tutto incapaci di estendere questa giusta pratica anche e soprattutto oltre l'uscio di casa.
Ma, parallelamente, cosa fa la pubblica amministrazione: meno di nulla!


Sta a guardare, non istituisce - questo sì - un servizio di prevenzione e di controllo efficace ed efficiente nei detti luoghi, al fine di salvaguardarli da ogni scempio "umano", che non ha affatto una ricaduta ad oggi, ma ancor più negli anni a venire, dando contributi notevoli ed irreparabili alla "salute"  del nostro pianeta, che   occorre ricordare  non ha possibilità d’essere rimpiazzato con altri corpi celesti alternativi.
La città è allo sbando in ogni ambito ed è voce diffusa, almeno presso chi ancora ragiona,"nave senza nocchiero”.


I cittadini, dal canto loro, sono assolutamente passivi, imperturbabili, disinteressati ed apatici verso ogni cosa riguardi il bene comune ! Ma voglio lasciare ancora un margine alla speranza, che ripongo nella dovuta responsabilità di Tutti, convinto  -come non si può non essere- che l'azione comune  -alla distanza-  potrà costituire, indubbiamente, l'unica arma e risorsa capace di assicurare lunga vita alla nostra Terra ed a tutte le forme in essa viventi!
 Cordialmente, Ing. Antonino Napoli.