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01/09/2019 14:22:00

Mozia, presentato il libro di Nigro. Musumeci si arrabbia per quello che trova sull'isola

Incantevole la scenografia dell’isola di Mozia che ha ospitato la presentazione del libro dell’archeologo Lorenzo Nigro “Gerico: la rivoluzione della preistoria”, edito da il Vomere.

Riccardo Rubino, condirettore della rivista il Vomere, ha moderato l’incontro insieme a Lidia Tusa, sorella del compianto assessore Sebastiano.
La presentazione del libro è stata affidata al presidente della Regione Nello Musumeci, che per qualche ora ha ripreso abilmente in mano l’arte del giornalismo.

Lo scenario della laguna si è prestato al racconto di un libro che narra chi siamo stati, da dove veniamo e perché dobbiamo tenere ben fermi gli occhi nel passato. Tra romanzo e scienza, con un flusso di parole semplici ma efficaci.

Un evento ha affermato Musumeci che lo porta un po' agli anni della sua giovinezza, quando decise di fare il giornalista fino a quando qualcuno gli disse: o cambi partito o cambi mestiere: “Naturalmente cambiai mestiere”. Una bella fotografia di Mozia grazie alle conversazioni con Sebastiano Tusa, oggi è interessata a cantieri di lavoro oltre 4 milioni di euro, due già assegnati, il terzo in fase di aggiudicazione. Si tratta di lavori che riguardano la segnaletica, la copertura wi-fi e 2 milioni di euro riguardano solo gli scavi. Una rivoluzione per chi ha visto effettuare scavi solo dalle Università oppure da qualche mecenate.

Tantissime le autorità politiche e militari che hanno raggiunto l’isola per assistere alla presentazione del libro, c’era Gaetano Armao, vicepresidente della Regione, l’assessore alle Attività Produttive, Mimmo Turano, la deputata regionale Eleonora Lo Curto, il sindaco di Salemi Domenico Venuti, quello di Partanna Nicola Catania, Enzo Sturiano presidente del consiglio di Marsala.
Presente tutta la delegazione di Diventerà Bellissima con la coordinatrice provinciale Giulia Ferro e il dirigente regionale Paolo Ruggieri.

L’occasione del viaggio esperenziale di Nigro ha portato l’isola a essere gremita di tanti esponenti e imprenditori del mondo vitivinicolo, della scuola, dell’avvocatura. Non è solo l’archeologo, dice Nigro, che scopre un reperto ma tutta la comunità, indicando anche la sensibilità che è presente in questo lembo di terra.

Lo scrittore sorprende tutti ipotizzando per l’isola delle aree più attrezzate da un punto di vista turistico tanto da farne una attrattiva. Pensa ad una spiaggia con docce, ad un bar nella parte opposta dell’isola, ad una pineta con tavoli per soste più lunghe.

Una bella emozione, l’ha definita Musumeci, che sul finale ha lanciato delle provocazioni con una promessa di ordine amministrativo.
Non ha gradito quello che ha trovato, a cominciare dall’imbarcadero che è sprovvisto di bagni, di un’area attrezzata per chi vende i souvenir, la mancanza di insegne per il punto di informazione turistica. La biglietteria presente in un casotto su due ruote non è uno spettacolo edificante, un posto turistico che è lasciato all’andare del tempo. E’ triste, dice il governatore della Sicilia, “è come se Mozia fosse non una risorsa ma un peso. La verità è che siamo un popolo di rassegnati, ci vorranno millenni prima di cambiare testa”.

Si arrabbia, Musumeci, e dice che da adesso in poi farà di testa sua, dalla settimana prossima incontrerà la capitana della Capitaneria di Porto, i rappresentanti del Comune di Marsala e andrà avanti cercando di mettere ordine in quella zona. L’amministrazione Comunale era completamente assente all’incontro, la giunta e il sindaco saranno stanchi da tutti gli incontri della Summer school a cui hanno partecipato in blocco.
 



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