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26/12/2019 02:00:00

Denise Pipitone, i genitori: "I colpevoli? Non abbiamo dubbi"

 È ancora avvolto nel mistero il caso legato alla scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bambina di 4 anni di cui si sono perse le tracce nel settembre 2004 a Mazara del Vallo, comune in provincia di Trapani. Nonostante siano passati oltre 15 anni dalla sparizione, i genitori di Denise non hanno mai perso le speranze di ritrovare viva la figlia che il 26 ottobre scorso avrebbe compiuto 19 anni. Del caso si sono occupate molte trasmissioni e diversi esperti, tra cui la nota criminologa forense Roberta Bruzzone.

Denise Pipitone, i genitori su Facebook: “Meritiamo e pretendiamo delle risposte certe e concrete dalla giustizia italiana
“Sono trascorsi 14 anni dal sequestro della nostra bambina, nulla è cambiato, la mancanza di verità e giustizia permane nel tempo. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro…Noi genitori, meritiamo e pretendiamo delle risposte certe e concrete dalla giustizia italiana, i bambini non spariscono nel nulla“. Queste le parole scritte da Piera Maggio e Pietro Pulizzi, i genitori di Denise Pipitone, la bambina di 4 anni sparita nel nulla il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo (Trapani), in un post pubblicato su Facebook in occasione del 14esimo anniversario dalla scomparsa. Nel messaggio, pubblicato sulla pagina Facebook Missing Denise Pipitone Mp, si leggeva ancora: “Rimaniamo in attesa, impantanati dentro delle verità nascoste, dietro l’omertà e la codardia di alcuni. A tutti coloro che sono stati coinvolti nel nostro caso, in ogni senso, poniamo una domanda, Se fosse stata vostra figlia a ricevere tanto male, vi sareste rassegnati davanti a tanta immane crudeltà e ingiustizia…? Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l’avranno i responsabili. Ai Mostri che vigliaccamente si sono macchiati di tale gesto, auguriamo che tutto il male procurato, come boomerang gli torni contro. I bambini non si toccano! Noi non molleremo -concludono i due genitori- e continueremo SEMPRE a cercare Denise, figlia nostra e dell’Italia Intera“.

La criminologa Roberta Bruzzone: “È impossibile che nessuno abbia visto o sentito nulla
Del caso si sono occupate numerose trasmissioni televisive, su tutte Chi l’ha Visto?, e diversi esperti, tra cui la nota criminologa forense Roberta Bruzzone. La criminologa, nel settembre del 2018, all’interno della sua rubrica sul settimanale Giallo, aveva commentato la scomparsa di Denise scrivendo: “Evidentemente anche il dolore per una perdita lacerante può riunire due percorsi di vita e trasformarsi in un legame indissolubile. Una cosa è certa, la battaglia che la mamma ed il papà di Denise stanno portando avanti da anni per riabbracciare la figlia è straordinaria e merita il rispetto di tutti noi. Insieme hanno dovuto affrontare anni di depistaggi, errori, bugie, ‘sciacallaggi vari’ e segreti inconfessabili in attesa di una, ormai improbabile svolta decisiva“. “Purtroppo la vicenda giudiziaria non ha portato a nulla di concreto e non ha permesso a questi due genitori di sapere che fine ha fatto la loro bambina“. Infine la criminologa conclude spiegando: “Ritengo che l’unica via ancora possibile per fare luce in questa vicenda sarebbe riesaminare tutto da capo con occhi nuovi. Chi si occupa come me di casi a pista fredda, sa bene come le informazioni decisive possano celarsi non tanto negli accertamenti di matrice scientifica ma nelle testimonianze rese dai vari soggetti coinvolti nella vicenda. Parliamoci chiaro: è impossibile che nessuno abbia visto o sentito nulla in considerazione della gravità e della portata della vicenda. Occorre scovare nelle contraddizioni, nelle ‘sfumature’ delle dichiarazioni rese da tutti coloro che sono stati sentiti, chi non ha raccontato tutto quello che sapeva“. Ad oltre 15 anni di distanza, dopo segnalazioni, un processo e varie piste battute dagli inquirenti, non è ancora arrivata una svolta sul caso, ma i genitori di Denise continuano a lavorare per conoscere la verità e ricostruire quanto sia accaduto quella mattina del 1° settembre 2004, quando la loro piccola scomparve mentre giocava davanti alla casa della nonna materna.