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05/02/2020 08:55:00

Sicilia, intascano i fondi erogati per i corsi di formazione. Gli sequestrano 500mila euro

 Si sono impossessati di fondi pubblici erogati dalla Regione Siciliana e destinati all'IS.FOR.D.D.(Istituto formativo per disabili e disadattati) per il quale lavoravano e per questo sono indagati per il reato di peculato. A carico di R.A classe 52 e G.A. classe 74, è stato emesso dalla Procura di Palermo ed eseguito dalla Guardia di Finanza, un sequestro preventivo per la somma di circa 500 mila euro.

L'indagine era partita nel 2017 a seguito delle denunce di alcuni ex dipendenti che segnalavano diverse irregolarità nella gestione dei fondi che dovevano essere impiegati per l'organizzazione di corsi di formazione per l'inserimento nel mondo del lavoro di alcune categorie tutelate. Qui i dettagli nel comunicato dei militari:

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, per importi pari a circa 500.000 euro, a carico di R.A. (cl. 52) ed G.A. (cl. 74) entrambi indagati per il reato di peculato per aver sottratto somme di denaro dalle casse dell’IS.FOR.D.D. (Istituto formativo per disabili e disadattati sociali") - ente destinatario di fondi pubblici erogati della Regione Sicilia.
L’indagine scaturisce da specifiche denunce sporte nel 2017 da diversi ex dipendenti dell’IS.FOR.D.D., nelle quali venivano segnalate irregolarità nella gestione delle somme che dovevano essere impiegate per le finalità istituzionali del predetto Ente, ovvero per l’organizzazione di corsi di formazione a favore di categorie tutelate per l’inserimento nel mondo del lavoro.
L’attività investigativa eseguita dai militari del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – che hanno svolto complessi approfondimenti documentali e finanziari - ha consentito di dimostrare l’effettiva distrazione delle citate somme, raccogliendo idonei elementi accusatori nei confronti degli indagati nelle loro qualità rispettivamente di Presidente dell’Ente e di Responsabile Esterno Operazioni.
In particolare, l’I.S.FOR.D.D. aveva ricevuto finanziamenti pubblici dal Dipartimento regionale dell’Istruzione della Regione Sicilia nonché beneficiato, per gli anni dal 2012 al 2015, di fondi stanziati per i progetti denominati AVVISO 20 (percorsi formativi per il rafforzamento dell’occupabilità e dell’adattabilità della forza lavoro siciliana) e P.R.O.F.(Piano Regionale Offerta Formativa), per una ammontare pari ad oltre € 1.500.000, operazioni finanziate anche con fondi europei per i quali vigevano tassativi vincoli di destinazione.
In relazione a tali fondi, dagli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle è emerso che R.A. ha ricevuto, tra il dicembre 2012 e l’agosto 2016 senza averne titolo, la somma di € 32.520 a mezzo bonifici bancari e assegni tratti sui conti correnti della IS.FOR.D.D.
Ancor “più gravi e vistose anomalie” sono state riscontrate analizzando il comportamento di G.A. il quale, potendo utilizzare le credenziali di accesso ai conti correnti dell’Istituto di formazione fornitegli da R.A., si era autoliquidato somme per un totale di € 456.993,02, negli anni 2013-2017, asseritamente finalizzate a compensare le prestazioni quale Responsabile Esterno Operazioni, pur in assenza di qualunque rapporto lavorativo formalizzato con l’Ente.
La gestione dei fondi pubblici da parte dell’lS.FOR.D.D. era stata oggetto, negli anni successivi all’erogazione delle somme, di rilievi da parte dell’Assessorato Regionale che, a seguito di gravi ed evidenti irregolarità contabili e sulle attestazioni dei costi, aveva avviato le procedure di revoca dei finanziamenti.
All’esito delle indagini svolte, il Giudice delle Indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo, riconoscendo la gravità indiziaria in relazione al reato di peculato in concorso, in danno della Regione Siciliana, ha emesso nei confronti degli indagati un provvedimento di sequestro per l’importo complessivo di circa 500.000 euro.
Prosegue l’azione della Guardia di Finanza di Palermo, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, a contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione e degli sperperi di risorse pubbliche che incidono sulle performance degli enti pubblici e sulla qualità dei servizi resi ai cittadini, in particolare a favore delle fasce più deboli della collettività.