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25/02/2020 07:15:00

Coronavirus: 50 casi sospetti in Sicilia e tre contagiati. Aggiornamenti live

19,00 -  Coronavirus: arrivano molte critiche ai controlli effettuati presso gli aeroporti siciliani, ma  le società di gestione dell’aeroporto di Catania, Comiso e Palermo Sac, Soaco e Gesap, precisano che presso i tre scali aeroportuali la situazione è costantemente monitorata, e sono in atto tutte le misure preventive predisposte dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli e dal Ministero della Salute. Ecco la nota congiunta: "La  direzione siciliana dell’USMAF - Autorità sanitaria marittima e aeroportuale - ci ha informati che lo screening della temperatura corporea tramite termometri a infrarossi viene svolto dal personale del Ministero della Salute, Protezione civile e Croce Rossa su tutti i passeggeri in arrivo da destinazioni internazionali e su quelli in arrivo dallo scalo di Roma Fiumicino. Vista la situazione in costante evoluzione, sarebbe tuttavia opportuno e auspicabile che, da parte di USMAF e del Ministero della Salute, si possa rapidamente provvedere all’aumento del numero di addetti delegati alla misurazione della temperatura corporea. Il processo di controllo e diagnosi infatti è di pertinenza dei medici del Ministero e richiede un’accurata disamina per distinguere i casi tra probabili, sospetti e confermati. Inoltre, Sac, Soaco e Gesap, nel confermare la regolare operatività del traffico aereo, hanno provveduto ad ottimizzare le operazioni di pulizia e di sanificazione ambientale all’interno degli scali".

MARSALA. L’arrivo del Covid-19, più conosciuto come CoronaVirus anche in Sicilia ha ancor più accentuato la preoccupazione nella popolazione. 
Su questa importante tematica interviene il Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo che oltre a essere per legge il capo della Sanità locale è anche un medico.

“Desidero rivolgere un appello ai marsalesi affinchè non si facciano prendere dal panico – precisa il primo cittadino lilibetano. Nella nostra Città tutto è al momento nella normalità".

Il Capo dell’Amministrazione riguardo alle procedure da adottare, afferma: “Adeguiamoci alle disposizioni degli esperti e alle direttive che vengono emanate dal Governo e dalla Regione. Come è dato sapere questo pomeriggio a Palermo il Governatore Musumeci incontrerà i Prefetti di Sicilia e domani al palazzo del Governo lo stesso Prefetto di Trapani si riunirà con tutti i Sindaci della provincia”. Infine il Sindaco, quale medico, ci dà qualche Consiglio per una corretta prevenzione.

“Basta adeguarsi alle norme indicate nel decalogo diramato dal Ministero della Salute (sotto elencato) – conclude il dottor Di Girolamo. Fra queste desidero ricordare di lavarsi bene e spesso le mani e soprattutto in caso di starnuti o colpi di tosse di proteggere naso e bocca o con il gomito o con un fazzoletto. Per il resto la cosa più importante da fare, lo ribadisco, è di non farsi prendere dal panico”.

 17,50 - Dopo Trapani, arrivano anche buone notizie da Castelvetrano: le due persone che erano state ricoverate in rianimazione per sospetto Coronavirus sono state negative al tampone per la malattia. Pertanto, i due pazienti verranno mandati a casa, come avvenuto per i due casi a Trapani.

Il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, nella sua qualità di autorità sanitaria locale, nel rinnovare l’invito ad evitare inutili allarmismi che rischiano solamente di impedire le corrette misure di sicurezza e prevenzione per il c.d. Coronavirus ha rivolto l’invito ai cittadini che ritornano in Città dopo che siano transitati nei comuni del nord Italia interessati dai focolai “ad attenersi a quanto previsto dal D.L. n. 6/2020 ed in particolare all’obbligo di comunicare con tempestività il loro rientro alle autorità sanitarie locali per l’adozione di ogni misura necessaria compresa la valutazione su eventuale quarantena attiva volontaria presso il proprio domicilio anche in assenza di sintomi”.

 

 16,50 -  Trapani tira un sospiro di sollievo. Risultati negativi al Coronavirus la donna e il figlio, milanesi d'origine, ricoverati all'ospedale Sant'Antonio Abate. Ai due pazienti, però, è stato consigliato un periodo di quarantena volontaria della durata di due settimane.

Frattanto,L'Asp di Trapani invita i cittadini a seguire le linee guida in caso di sintomi sospetti: non recarsi al pronto soccorso, nè negli ambulatori dei medici di base, ma contattare il 112 o il 1500 per chiedere assistenza sanitaria.

Ora si attendono i risultati del test a cui sono stati sottoposti due uomini ricoverati all'ospedale di Castelvetrano.

SCUOLE. La consigliera comunale di Trapani, Anna Garuccio, ha presentato una interrogazione al sindaco per chiedere la chiusura delle scuole. “Gli istituti – dice Garuccio – in questi giorni sono rimasti chiusi per il carnevale, riaprirli potrebbe non essere prudente”. Un provvedimento a scopo precauzionale alla luce dell’allarme Coronavirus che ha colpito il nostro Paese. Frattanto, domani al Comune di Trapani si svolgerà una riunione avente per oggetto “Epidemia Coronavirus, informazioni e azioni”.

15,00 - Salgono a tre i casi di coronavirus in Sicilia. Dopo la turista bergamasca a Palermo, sarebbero positivi al tampone anche il marito della donna e un'altra persona che fa parte della comitiva lombarda in vacanza in Sicilia.


I tamponi su questi ultimi due casi sono stati inviati allo Spallanzani di Roma per ulteriori analisi. Per il momento i due contagiati sono in buone condizioni di salute e si trovano in quarantena nelle loro camere d'albergo in attesa che l'assessorato regionale alla Salute decida se spostarli o meno in una struttura ospedaliera attrezzata. La 66enne bergamasca invece si trova già all'ospedale Cervello di Palermo.

Tutti si trovano però in buone condizioni di salute. La donna ha accusato ieri dei sintomi influenzali e ha contattato il 112. La comitiva è arrivata a Palermo venerdì, con un volo diretto da Bergamo Orio al Serio.
I medici hanno raccolto le indicazioni della donna sugli spostamenti effettuati e stanno ricostruendo i movimenti per rintracciare eventuali contagiati.


 13,15 -  In seguito a quanto emerso nel corso della seduta di stamani del Consiglio dei ministri, allargata a tutti i governatori, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha invitato i prefetti dell'Isola a una riunione che si terrà alle 18 a Palazzo Orleans per coordinare le iniziative necessarie da adottare nella emergenza nazionale del Coronavirus. L'incontrò sarà preceduto da una seduta straordinaria del governo regionale.

La turista bergamasca risultata positiva al coronavirus ha 37.4 di febbre, è in buone condizioni di salute, è perfettamente cosciente e sta anche dando indicazioni sul percorso turistico che il gruppo ha fatto". A dichiararlo è il sindaco Leoluca Orlando parlando con i giornalisti prima di partecipare alla riunione in prefettura sull'emergenza Coronavirus. La donna - primo caso di coronavirus in tutto il Sud Italia - ha 66 anni: da chiarire gli spostamenti effettuati dal momento del contagio al ricovero in ospedale". 

10,20 - “Abbiamo un sospetto caso positivo che è risultato tale dall’esame del tampone faringeo. Si tratta di una donna di origine bergamasca, presente in Sicilia assieme ad una comitiva turistica, arrivata a Palermo prima dell’inizio della emergenza in Lombardia.

La procedura prevista dalle linee guida regionali, in conformità a quelle nazionali, ha consentito di determinare le seguenti azioni: è stato allertato il 118 e confinata la persona assieme al marito; quindi ripetuto due volte l’esame di laboratorio e, in conseguenza del risultato, sono stati confinati tutti coloro che hanno avuto contatti ravvicinati con la coppia, ai quali è stato nella notte prelevato un campione salivare mediante tampone faringeo. Abbiamo immediatamente informato la task force nazionale e l’Istituto Superiore di Sanità per concordare le procedure da adottare. Siamo impegnati dalla notte a mettere in atto le procedure previste, che sono state immediatamente eseguite grazie al lavoro di questi giorni”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in stretto contatto dalla notte col sindaco Orlando e con il prefetto De Miro.

“Il campione esaminato al Policlinico di Palermo - ha aggiunto il governatore siciliano - verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere. Ringrazio tutti gli operatori perché la macchina sanitaria regionale si è mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie. Al momento restano ferme tutte le disposizioni già impartite: comunicare immediatamente la presenza nell’Isola alle autorità sanitarie per quanti provengano dalle c.d. “Zone gialle” e richiedere l’intervento medico nel caso di sintomatologia influenzale, chiamando il numero unico a dell’emergenza e il proprio medico di famiglia”.

 

 09,40 -  E' psicosi da coronavirus. Da quando, stamattina, su Tp24 abbiamo dato la notizia del primo caso ufficiale di coronavirus in Sicilia (qui la notizia) arrivano segnalazioni di casi sospetti dappertutto, in particolare a Marsala. Purtroppo, come già ricordato più volte, più del virus, a fare paura è la stupidità di chi mette in giro false informazioni, soprattutto su WhatsApp, e di chi non si attiene alle semplici regole per evitare il contagio e per collaborare con le autorità.

In questo momento gli unici due casi sotto osservazione riguardano due persone ricoverate in rianimazione a Castelvetrano. E non mancano le polemiche. Da un lato, infatti, fonti interne dell'Asp segnalano che le due persone non presentano particolari difficoltà respiratorie. Dall'altro lato, però, sono state ricoverate in rianimazione. Delle due l'una: perchè le linee guida del Ministero sono molto chiare. Chi sta male, ma non malissimo, non deve andare in ospedale, ma deve restare a casa. I posti in rianimazione sono destinati invece solo per chi è grave. C'è comunque attesa per i risultati del tampone, che si sapranno in mattinata. Purtroppo, in Sicilia, i test possono essere effettuati solo a Palermo o a Catania e i laboratori non lavorano di notte.

 08,20 - Primo caso di coronavirus in Sicilia.

E’ risultata positiva al coronavirus la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera e’ stata ricoverata nell’ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. Lo conferma la Regione siciliana che dice: “Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all’esame del tampone”. E’ stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti. Questo e’ il primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia.

 

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dice: “Si tratta di una donna di origine bergamasca presente in Sicilia con una comitiva e arrivata a Palermo prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia”. “Il campione esaminato al Policlinico di Palermo – ha aggiunto il governatore – verra’ immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che e’ stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, e’ pienamente cosciente e mi e’ stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere. Ringrazio tutti gli operatori perche’ la macchina sanitaria regionale si e’ mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie”.

 

07,00 -  Sino ad oggi sono 50 le persone sottoposte a controlli in Sicilia per casi sospetti di coronavirus. I test hanno tutti dato risultati negativi.

L'ultimo caso sospetto è a Palermo. Una turista di Bergamo in vacanza in città è stata ricoverata all'ospedale Cervello per i controlli sull'infezione. La donna ha accusato alcuni sintomi influenzali e dopo la visita della guardia medica è stata portata nel nosocomio per l 'esame dei tamponi.
La donna è in vacanza con un gruppo di amici in un hotel che si trova nel centro del capoluogo siciliano.

Ieri si erano diffuse notizie infondate di casi di coronavirus in provincia di Trapani. Qui l'approfondimento di Tp24.

Due persone con lievi sintomi influenzali sono state trasportate da un’ambulanza del 118 (come sospetti casi di coronavirus), ieri sera, presso l’ospedale di Castelvetrano.  Ai due (ora ricoverati in Rianimazione) è stato effettuato il tampone faringeo e i campioni sono stati inviati al Policlinico di Palermo, per accertare o meno la presenza del Covid 19 (coronavirus). I risultati si sapranno  questa mattina.

Altre due pazienti sono stati, invece, trasportati presso l’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Ma i due non hanno nemmeno la febbre.

MUSUMECI. «È chiaro che le misure di sospensione delle manifestazioni pubbliche sono state adottate lì dove si sono verificati casi conclamati di contagio. Noi al momento non riteniamo vi siano i presupposti per dovere adottare questo provvedimento soprattutto per le manifestazioni all’esterno». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, incontrando i cronisti a Catania al termine del vertice sull’emergenza coronavirus a cui hanno preso parte l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, i dirigenti generali dei dipartimenti dell’assessorato Mario La Rocca e Letizia Di Liberti, il capo della protezione Civile regionale Calogero Foti ed il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando. Il governatore siciliano ha sottolineato ancora una volta che la Sicilia è pronta ad affrontare un’eventuale emergenza ed ha rivolto un appello ai cittadini di prestare attenzione alle condizioni igieniche personali e dei luoghi pubblici che si frequentano. Alle parole di Musumeci hanno fatto eco quelle del presidente dell’Anci Leoluca Orlando: «Non ci sono al momento condizioni per sospendere le manifestazioni. Non è escluso, naturalmente, che questo possa valere anche tra un mese. Ma al momento non c’è ragione».

SINDACATI. I segretari di Cgil, Cisl e Uil siciliane chiedono un "incontro urgente" al presidente della Regione Nello Musumeci "al fine di prendere contezza circa i provvedimenti a favore della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e delle eventuali misure necessarie" per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. I tre segretari, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, chiedono il coinvolgimento degli assessorati competenti "per fare il punto sull’emergenza, anche in considerazione delle notizie di stampa che rendono noto il susseguirsi di vertici regionali con conseguenti attivazioni di misure precauzionali".

TURISMO.  Stato di calamità turistica e l'inserimento di strumenti ed azioni a sostegno economico per assistere gli operatori; istituire un tavolo di concertazione per operare scelte economiche attraverso una consultazione preventiva tra governo regionale e parti sociali anche sulle ulteriori iniziative da intraprendere per salvaguardare la salute dei siciliani e non far morire l’economia della nostra Isola; ed ancora, un incontro immediato per concertare le azioni da intraprendere in modo congiunto e coordinata e stabilire un’agenda di priorità che tenga conto anche delle istanze del mondo economico. E’ quanto scrivono in una lettera inviata all’assessore regionale al Turismo Manlio Messina, i presidenti di Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa, Casartigiani Sicilia, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Lega Coop, Confesercenti.


E’ forte la preoccupazione legata all’escalation del "Coronavirus" delle imprese turistiche. «Pur consapevoli che il decreto legge di due giorni fa è stato varato per prevenire e contrastare l’ulteriore diffusione del virus e pur consapevoli della gravità dell’attuale situazione di emergenza sanitaria - scrivono i presidenti - va segnalato si stanno determinando gravissime ripercussioni su interi comparti economici della Regione. La psicosi e la sindrome da contagio, alimentate anche da 'fake news', stanno producendo ricadute devastanti su gran parte dei sistemi turistici regionali. Il numero crescente di disdette di prenotazioni che in queste ore stanno denunciando moltissimi operatori, soprattutto sul turismo scolastico - sottolineano le organizzazioni di categoria, che temono problemi sul fronte occupazionale - significa il collasso della stagione turistica in Sicilia».