20,00 - Coronavirus, la Sicilia si chiude. Da stasera verranno cancellati tutti gli aerei, i treni, i traghetti da e per l'isola. Musumeci teme infatti il contagio, che finora miracolosamente è circoscritto a pochi casi. Se ci fossero gli stessi contagiati della Lombardia da noi, con tutte le Asp poco attrezzate, sarebbe un'ecatombe.
Rimangono solo due voli al giorno da Palermo e Catania per Roma, e un treno solo per Roma.
Sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo/Catania; blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quello merci. Sono alcune delle prossime iniziative che il ministro dei Trasporti Paola De Micheli si appresta ad adottare, su richiesta del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per contenere il contagio del Coronavirus nell’Isola.
Saranno possibili gli spostamenti per i passeggeri da Villa San Giovanni e Reggio Calabria a Messina e viceversa, ma solo per comprovate esigenze di lavoro o di salute. Con Roma sarà mantenuto un solo treno intercity al giorno. Il governatore ha chiesto anche al ministro della Salute, Roberto Speranza, i necessari controlli sanitari alla partenza sia per i passeggeri che per i conducenti di mezzi di trasporto merci.
16,00 - Il governatore siciliano Nello Musumeci chiede "l'ntervento dell'Esercito" per "contrastare glia arrivi dal Nord Italia nell'isola". Lo ha annunciato a Mezz'ora in più su Rai3.
"I prefetti sono stati avvertiti - dice - si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia. Noi siamo preoccupati per le oltre 31 mila persone arrivate in Sicilia in cpochi giorni da Nord Italia. Abbiamo subito fissato un numero verde al quale chiunque rientrava dal Nord doveva autodenunciarsi. Servono ai porti uomini in divisa - dice - ieri ho parlato con la ministra Lamorgese. In Sicilia ci prepariamo al peggio, anche se fino a questo momento la diffusione appare contenuta - dice - con 188 positivi e 71 ricoverati, di cui 15 in terapia intensiva e due decessi. E' chiaro che bisogna essere preparati al peggio e abbiamo già preparato reparti da convertire per realizzare 1.000-1.500 posti per ospedalizzazione ordinaria e 200 posti per terapia intensiva". E sui trasporti aggiunge: "Ho chiesto al Ministero dei trasporti di predisporre una ordinanza che blocchi non solo tutti gli arrivi di notte in Sicilia ma che li limiti anche di giorno".
15,00 - In Sicilia c'è chi ancora non ha capito la gravità della situazione e passeggia come se fosse una domenica qualsiasi.
Purtroppo ancora non è chiaro il messaggio lanciato dal governo e da tutti gli esperti medici sanitari: bisogna restare a casa per contenere l’epidemia del coronavirus! In tanti stanno rispettando le restrizioni, uscendo solo quando necessario (lavoro, salute e necessità), ma ci sono anche persone che purtroppo continuano a passeggiare anche in gruppo come se nulla fosse, riuscendo addirittura a popolare strade e parchi.
Un esempio lo riscontriamo oggi a Catania, nella zona di Piazza Nettuno, sul lungomare cittadino: decine di persone sono a passeggio mentre altre si allenano e praticano sport. Insomma una chiara ed evidente occasione di contagio considerando le molte persone presenti nell’area che, anche senza volerlo, si ritrovano a distanza ravvicinata l’un dall’altra. In molti non hanno saputo resistere alla giornata soleggiata e ai 18°C presenti a Catania, nonostante un po’ di vento.
Tutto questo mentre i casi positivi in Sicilia continuano ad aumentare.
13,00 - 188 sono i malati, ufficiali, di coronavirus in Sicilia. Dato aggiornato a mezzogiorno di oggi, 15 Marzo 2020.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (domenica 15 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.452, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità, invece, 188 campioni (32 più di ieri).
Risultano ricoverati 71 pazienti (sedici a Palermo, trentatrè a Catania, sette a Messina, uno a Caltanissetta, due ad Agrigento, due a Enna, sei a Siracusa e quattro a Trapani) di cui 15 in terapia intensiva, mentre 108 sono in isolamento domiciliare, sette sono guariti (due a Palermo e Agrigento, uno a Enna, Messina e Ragusa) e due deceduti.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
10,10 - Non solo con i treni. Le persone rientrano in Sicilia anche con l'aereo. Gli aeroporti di Trapani e Comiso sono chiusi, quelli di Catania e Palermo garantiscono solo i voli essenziali, ma, chiaramente, non possono del tutto arrestare il traffico di passeggeri.
L'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo registra una contrazione del 50 per cento del numero di passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2019. Sono stati garantiti i voli diretti nelle isole minori e cioè Lampedusa e Pantelleria e quelli verso Monaco di Baviera, Francoforte, Roma (solo alcuni voli) e Milano. Sono arrivati nel capoluogo ieri meno di 500 passeggeri dalle isole minori, Germania (Francoforte e Monaco), Roma e Milano Linate. A decollare da Catania sono stati, invece, gli aerei diretti a Torino, Düsseldorf, Stoccarda, Amburgo, Londra. E proprio da questi luoghi sono sbarcati nella città etnea 566 passeggeri.
Intanto, l'assessore alla Salute, Ruggero Razza, si sofferma sui 30000 che, nell'ultimo periodo, hanno denunciato di provenire dal Nord Italia. "Quello che ci conforta su questi rientri è che se trentamila cittadini hanno voluto registrarsi è perché intendono rispettare le regole. Dopo il 3 aprile vedremo quali sono stati i primi effetti di questo rigore".
09,40 - Con una nuova ordinanza il presidente della Regione Nello Musumeci avvia un protocollo di sicurezza per l'approdo sia delle persone che delle merci che sbarcano attraverso lo Stretto di Messina.
“La mia ordinanza individua le regole da tenere per garantire alla Sicilia - dichiara Musumeci - un sicuro approdo per merci e persone. Essa rimanda a un Protocollo predisposto dalle società di trasporto marittimo nello Stretto di Messina che deve ottenere il parere obbligatorio, tra gli altri, della Capitaneria di Porto. Allo stato questa procedura non si è perfezionata e, quindi, ogni polemica è del tutto pretestuosa. La Regione procederà a sollecitare le parti interessate e, in caso di contrasti, assumerà le proprie determinazioni, se necessario con un intervento sostitutivo”.
Ordinanze dei sindaci coordinate con la Regione - Coordinare le attività di contrasto alla diffusione del Coronavirus con maggiore efficacia ed evitare l’emanazione di disposizioni, da parte degli Enti locali siciliani, in contrasto con le norme nazionali e regionali.
Questo obiettivo dell’articolo 3 dell’ordinanza firmata ieri dal governatore Nello Musumeci. I sindaci, che intendono adottare specifiche ordinanze, sono tenuti a raccordarsi preventivamente con il Coordinamento della presidenza della Regione Siciliana per il contenimento della diffusione del Covid-19. L’azione di raccordo può avvenire anche tramite l’Anci-Sicilia e il dipartimento regionale della Protezione civile che ha creato un'apposita mail: coronavirus.comuni@protezionecivilesicilia.it.
06,00 - "Chi arriva in Sicilia deve restare a casa e comunicarlo immediatamente alle autorità competenti. Per rispetto dei medici, degli operatori sanitari e di pubblica sicurezza e per contenere il contagio del coronavirus”.
Lo ha detto l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, parlando con i giornalisti a Messina, dove sono stati intensificati i controlli, anche da parte della Regione Siciliana, per chi giunge dal Nord in treno o con le navi.
Ieri infatti c’è stato l’ennesimo esodo dal Nord con i treni notturni per il Sud. Un esodo che ha mandato su tutte le furie i governatori delle regioni meridionali.
Il componente del governo Musumeci ha presieduto un vertice (al quale è intervenuto telefonicamente anche l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone), a cui hanno preso parte, tra gli altri, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, il comandante del Nucleo operativo del Corpo forestale regionale Gianluca Ferlito, i rappresentanti del management delle Aziende sanitarie messinesi e i vertici delle società che si occupano dei trasporti marittimi.
E’ stato l’ultimo esodo, si spera. Per prevenire il contagio da coronavirus, il Ministero dei Trasporti ha disposto lo stop dei treni notturni: a partire da ieri sera, sabato 14 marzo.
Un provvedimento che sventa il pericolo di nuove di esodi: appena una settimana fa, lo scorso sabato 7 marzo, tantissime persone hanno preso d’assalto la stazione di Milano per mettersi in viaggio verso il Sud Italia, in tanti perfino sprovvisti di biglietto, non rispettando l’invito del governo a non lasciare la zona rossa e, di fatto, comportando un esponenziale aumento di casi di contagio nelle regioni meridionali.
Intanto hanno risposto già in più di 600 infermieri e oltre 50 medici all’arruolamento straordinario della Regione per fronteggiare l’emergenza Coronavirus in Sicilia. Lo riferisce il presidente della Regione, Nello Musumeci. «E' una prima significativa risposta - dice il governatore siciliano Nello Musumeci - che ci permette di rafforzare la linea dell’emergenza. La Regione si è mossa, da subito, per provare ad anticipare l’avanzata del virus, attraverso una serie di importanti misure come le procedure di reclutamento di nuovo personale sanitario. E’ un momento difficilissimo in cui tutti devono fare la propria parte: ogni singolo cittadino è chiamato al dovere del rispetto delle regole, anche a tutela dei tanti professionisti impegnati in corsia che, come tutti, a casa hanno famiglie e affetti».
Fino alle 12 di ieri i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.100, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità, invece, 156 campioni (26 più di ieri).
Risultano ricoverati 53 pazienti (quattordici a Palermo, ventitré a Catania, cinque a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, due a Enna, due a Siracusa e tre a Trapani) di cui 11 in terapia intensiva, mentre 97 sono in isolamento domiciliare, quattro sono guariti e due deceduti.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87