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16/04/2020 06:00:00

Virus. La curva scende a Trapani e in Sicilia. Il caso della nave a Marsala

20,15 - "Restate tutti in cabina" è l'appello del comandante della nave da crociera Costa Deliziosa, ancorata al largo di Marsala, rivolto agli oltre mille passeggeri della nave al centro di una vicenda singolare.

La stiamo raccontando da questa mattina su Tp24. Un passeggero è stato trasportato in ospedale a Marsala, ed è ricoverato in rianimazione, per un sospetto caso di coronavirus. Il personale medico dell'ospedale dà per scontato che si tratti di Covid, dalla nave cercano di calmare gli animi.


Ma alla fine il comandante ha dovuto prendere precazioni. Ed è per questo che tutte le attività in nave si sono fermate (stasera era previsto uno spettacolo, come da programma) ed è stata annullata la cena, che sarà servita in cabina.

Il comandante nella lettera inviata a tutti i passeggeri riassume la vicenda, secondo Costa Crociere: un ospite ieri sera ha accusato sintomi influenzali, e già nella notte ha avuto difficoltà respiratorie. Da lì la decisione di fare rotta a Marsala (la nave proveniva da Malta, diretta a Barcellona) per il ricovero e gli esami. Essendo un caso sospetto di Covid-19, la nave non può ripartire in attesa della conferma ufficiale, e nell'attesa deve cercare di applicare il più possibile tutti i protocolli della pandemia. Da qui l'annullamento delle attività di gruppo, e l'invito a restare, ognuno, fino a nuovo ordine, in cabina.

 

 19,15 -“Grande preoccupazione desta la nave da crociera “Costa deliziosa” ancorata al largo del porto di Marsala, dalla quale oggi è stato fatto scendere un passeggero con sintomi che lasciano presumere l’infezione da Covid-19. Voglio sperare, però, che nessuno dei passeggeri e del personale di bordo venga fatto sbarcare soprattutto nel caso in cui venisse confermata la positività del turista portato presso l’ospedale di Marsala. L’eventuale quarantena sia garantita a bordo della stessa nave, che peraltro da ciò che osserviamo non ha ripreso la sua navigazione. Fatto, quest’ultimo, che desta allarme e per il quale sono stata allertata da numerosi cittadini e amministratori dei comuni trapanesi. Nella serata di oggi sapremo se il passeggero trasferito all’ospedale Paolo Borsellino ha contratto il coronavirus. Auspico che il presidente Musumeci adotti nel merito ogni provvedimento necessario al fine di evitare che l’eventuale accensione di un focolaio all’interno della nave possa mettere a repentaglio la tenuta del sistema sanitario trapanese e siciliano e le misure ad oggi adottate con rigore e rispettate con altrettanto senso di responsabilità dai cittadini. Per questo, nel caso fosse accertata l’infezione occorre agire sulla stessa nave per mettere in sicurezza i naviganti ed evitare qualsiasi contatto a terra”.

Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

 18,50 -Scende il numero degli attuali positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, 4 in meno rispetto a ieri. Sono 95 gli attuali contagiati, secondo i dati forniti dall'Asp di Trapani. Il dato è al netto dei decessi, sei, e delle guarigioni 18, 6 in più rispetto a ieri.

Salemi non è più la città con più contagiati, alcune persone sono guarite, adesso è Alcamo la città con più positivi

Questi, nel dettaglio, gli attuali positivi per città. Alcamo 19; Buseto Palizzolo1; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 2; Castelvetrano 8; Erice 5; Gibellina 1; Marsala 4; Mazara del Vallo 3; Paceco 2; Salemi 17; Trapani 15; Valderice 13.

Sono 6 le persone ricoverate, di cui una a Trapani e 5 a Marsala (2 in Terapia intensiva, 3 in Covid).

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 215 tamponi, che fanno arrivare a 2972 il totale dei test fatti. Sono stati fatti 700 test sierologici sul personale sanitario, 350 soltanto ieri.

I guariti e dimessi dagli ospdali sono 18, mentre sei persone sono state trasferite dall'ospedale di Trapani a Villa Zina in attesa di completa negativizzazione. Dal Covid Hospital di Marsala sono state dimesse 7 persone guarite, dall'ospedale di Trapani 3. Sono otto invece le persone che si trovavano in isolamento domiciliare e non sono più positive al Covid19.

I dimessi da Covid-hospital Marsala e Sant'Antonio Abate sono guariti e rientrati nei loro domicili privati.

L'eventuale differenza con il dato riportato dalla Regione siciliana è data dal calcolo di soggetti indicati inizialmente come residenti sul territorio trapanese, ma da indagine epidemiologica risultati residenti in altre province.

 

 17,45 - In provincia di Trapani sono 113 i casi totali di Coronavirus e tra questi 6 sono i ricoverati, 17 le persone guarite e 5 le vittime.

Ma vediamo i dati riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (giovedì 16 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 115 (14, 13, 10); Catania, 600 (121, 70, 65); Enna, 292 (174, 25, 24); Messina, 370 (133, 48, 38); Palermo, 330 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Siracusa, 100 (49, 60, 14); Trapani, 113 (6, 17, 5).

17,20 - Coronavirus stabile in Sicilia. Sono davvero pochi i nuovi casi, nonostante i 2500 tamponi, i casi sono solo 44 in più. Ci sono sei morti in più, diminuiscono i pazienti ricoverati in ospedale.

Qui il nuovo report della Regione. 

 16,50 - Le immagini riprese dal drone del trasferimento di un uomo positivo al Covid 19 dalla nave crociera Costa Deliziosa al Porto di Marsala.
Nelle riprese dall'alto effettuate da Mario Ottoveggio si vede il trasferimento dell'uomo, un italiano settantenne, dalla nave ormeggiata al largo del porto di Marsala alla banchina. Qui ad attenderlo un'ambulanza che lo ha trasferito al Covid Hospital di Marsala.

Le operazioni sono state seguite dalla Guardia Costiera lilibetana. La nave Costa si trova ancora ormeggiata fuori dal porto di Marsala, prenderà il largo, come comunicato da Costa Crociere, in direzione Barcellona.

 

 

 

 

 16,40 - La Sicilia dice basta alla quarantena e si prepara per la fase due della lotta al coronavirus. Musumeci non vuole andare oltre il 3 Maggio, perchè i costi economici potrebbero davvero essere fatali, in una Regione dove l'epidemia è assolutamente sotto controllo, con pochi focolai. Qui le dichiarazioni dell'assessore Razza. 

 14,45 -  Dall'ospedale di Marsala riferiscono di aver ricoverato in rianimazione un uomo, un passeggero della nave "Deliziosa" di Costa Crociere, ancorata al largo di Marsala.

Dalla nave tranquillizzano tutti. "E' stato effettuato uno sbarco medico via tender questa mattina da Costa Deliziosa presso il porto di Marsala per un ospite di nazionalità italiana.L'uomo è ora ricoverato presso l'ospedale locale in condizioni stabili".

"Visto lo stato di allerta generale dovuto alla pandemia in corso e considerata la situazione sanitaria dell'ospite, sono state implementati tutti i protocolli attualmente previsti sia a bordo che dalle autorità sanitarie di terra. A bordo è dunque previsto l'isolamentodei passeggeri come misura precauzionale, mentre le autorità sanitarie effettueranno in ospedale gli accertamenti necessari a valutare approfonditamente lo stato di salute complessivo dell'ospite, incluso l'accertamento diagnostico previsto in questo periodi per il Covid-19" continua Costa Crociere.

Costa Deliziosa non si fermerà, stando a quando dichiara la società: si trova in navigazione ora davanti alla costa siciliana e sta dirigendo verso il porto di Barcellona dove è prevista arrivare tra il 19 e il 20 aprile. La nave sta rientrando dalla crociera del Giro del Mondo e a bordo si trovano 1.829 ospiti e 898 membri dell'equipaggio.

Costa Crociere "desidera ringraziare la Capitaneria di Porto e tutto il personale medico per l'assistenza offerta durante le operazioni".

 

 

 

 12,15 - La situazione sul fronte dell'emergenza coronavirus a Marsala è sotto controllo. Nel nostro ospedale ci sono cinque persone ricoverate. Ma adesso, il caso della nave da crociera ancora al largo della città mette tensione e fa un po' paura.  Lo spieghiamo qui. 

 11,45 -  Ma cosa ci fa la Costa "Deliziosa" al largo di Marsala con lo status di "evacuazione medica in corso" ? La vicenda è singolare. La raccontiamo qui. 

10,50 - Una nave della Costa Crociere al largo di Marsala. Dalle nostre parti non si era mai vista. E infatti le foto della nave, in queste ore, stanno girando molto sui social.  Ha a bordo una persona che sta male e probabilmente ha il Covid. Qui la storia. 

07,00 -  In Sicilia si comincia a pensare alla “fase 2” con i test sierologici su una parte della popolazione per capire chi ha gli anticorpi al Coronavirus. Si tratta di un tipo di test, che non sostituisce il classico tampone, e che serve ad individuare partendo dal sangue se il soggetto abbia o meno sviluppato degli anticorpi all’infezione. Nel frattempo la Protezione civile sta distribuendo nelle varie province 27 mila tamponi per il Covid. 

Una fase due sanitaria di cui il presidente della Regione Nello Musumeci ieri ha parlato con i manager delle Asp Siciliane. La fase 2 vera e propria invece è tutta da valutare. Le misure restrittive saranno in vigore fino al 3 Maggio, e anche la Sicilia sta studiando come tornare gradualmente alla normalità, e in questa normalità, per i siciliani, c’è il mare, le spiagge. Ma partirà la stagione balneare? Intanto gli ultimi dati in Sicilia sono incoraggianti. Aumentano i tamponi e diminuiscono i nuovi positivi al Coronavirus. Un andamento che va verso una discesa costante dei nuovi contagiati con l’ulteriore buona notizia di meno ricoverati negli ospedali.
In provincia di Trapani dopo tornano le polemiche sulla situazione dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala. Sono gli infermieri, con il proprio sindacato, questa volta e denunciare alcune cose che non vanno.

 

TEST SIEROLOGICI IN SICILIA
La Protezione Civile siciliana distribuirà nelle varie province 27.000 kit per effettuare il test diagnostico che consente di capire se si è positivi o meno al COVID 19. Destinatari della fornitura saranno gli ospedali della Sicilia‚ le ASP e il 118.
Il tampone faringeo‚ che è lo strumento ad oggi usato per la diagnosi del Coronavirus (o COVID-19)è un esame non invasivo‚ indolore‚ veloce ed esaustivo‚ viene effettuato sui soggetti che presentano sintomi riconducibili al Coronavirus quali tosse‚ starnuti‚ difficoltà respiratorie e temperatura corporea superiore ai 37‚5 gradi.
Come viene effettuato il tampone?
Il test consiste nel prelievo‚ effettuato attraverso un bastoncino cotonato‚ di materiale biologico (mucosa) presente nelle prime vie respiratorie - in questo caso la faringe – che è la zona migliore dove indagare per verificare la presenza di eventuali agenti patogeni e virus.
Il risultato di positività al COVID 19 riscontra nelle vie respiratorie la presenza di virus vivo definendo il soggetto in una condizione di contagiosità.
Intanto nei prossimi giorni – come ha annunciato il Presidente della Regione Musumeci – verrà messo in campo uno screening epidemiologico attraverso test sierologici specifici che consentiranno di monitorare l’andamento del contagio e che ci consentiranno di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia.

 

Uno screening epidemiologico attraverso i test sierologici per contrastare il contagio da Coronavirus. E’ quanto verrà messo in campo in Sicilia attraverso un’azione mirata sulla base del parere reso, nei giorni scorsi, dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 nell’Isola. L’obiettivo del governo Musumeci è quello di monitorare l’andamento del contagio come avvenuto per altre epidemie.
«Pur ribadendo l’importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un’azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia».


I test sierologici, ritenuti complementari al tampone, così come indicato dal Comitato tecnico scientifico siciliano, verranno condotti su precise categorie: sul personale sanitario si effettueranno i test sierologici quantitativi, mentre per le persone che popolano le Rsa, le Cta, le Case di riposo, ad esempio, si procederà con i test sierologici qualitativi cioè con le card.
Nello screening epidemiologico, che la Regione condurrà attraverso la supervisione del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute, sono previsti, infatti, test per le Forze dell’ordine, per gli uffici pubblici, la popolazione carceraria e comunque su una porzione significativa della cittadinanza siciliana.


«L’avvio di operazioni di screening a partire dalle Rsa, dalle Cta, dalle Case di riposo e più in generale dalle comunità che ospitano pazienti fragili - commenta l’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone - assieme a un elevato controllo sanitario va allargato anche al personale delle strutture, ma non può limitarsi ad esso. Infatti bisogna puntare anche ad altre categorie».

MUSUMECI INCONTRA I MANAGER DELLA SANITA’
Una ricognizione con tutti i manager del Sistema sanitario regionale per una verifica dei punti di forza e criticità, a poco più di un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus in Sicilia. L'ha organizzata, a Palazzo Orleans, il presidente della Regione Nello Musumeci che, insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, ha incontrato i direttori generali delle diciotto Aziende regionali direttamente coinvolte nella gestione della pandemia nell’Isola.

«Una disamina - evidenzia il governatore Nello Musumeci - serena e onesta della situazione sanitaria nelle nove province, senza tacere le criticità e impegnandoci a trovare i rimedi. Ma aabbiamo anche preso atto, con soddisfazione, della tenuta del sistema regionale grazie a una sana programmazione e a una foret motivcazione degli operatori, sanitari e non».

 

La Sicilia, quindi, pensa a una nuova fase sanitaria a lungo termine. Secondo quanto emerso da vari studi scientifici, infatti, nonostante la situazione del contagio in Sicilia, oggi, appaia contenuta, sarà necessario immaginare nuove strategie, percorsi e strutture dedicate per contrastare i possibili ‘colpi di coda’ del virus. A questo certamente servirà l’intera rete Covid-19 che, grazie al Piano straordinario messo in atto dal governo Musumeci, può contare su circa 3.400 posti dedicati (seicento dei quali di terapia intensiva), ma si sta già pensando anche a veri presidi riservati alla riabilitazione polmonare. Sul modello dei vecchi sanatori adoperati nel ‘900 per il trattamento post-tubercolosi, infatti, il Ssr si potrà dotare di strutture sanitarie specializzate nel recupero della piena funzionalità per quei pazienti che hanno vissuto una fase acuta della malattia. Si andrà avanti anche sul piano formativo riservato prevalentemente al personale sanitario.

«In queste settimane – spiega l’assessore Razza – abbiamo riscontrato che tutti i cluster nosocomiali sono stati generati da singoli comportamenti errati, per negligenza o mancanza di lucidità. Per questo pensiamo a una formazione permanente affidata al Cefpas di Caltanissetta che possa garantire a tutti i professionisti della sanità siciliana un elevato e costante livello di preparazione».

Per continuare a contrastare il virus proseguirà anche la digitalizzazione, restando nel solco di quanto è stato fatto da subito con il censimento sul sito www.siciliacoronavirus.it e con l’applicazione digitale "Sicilia Si-Cura". Si tratta di strumenti che hanno permesso di interloquire con decine di migliaia di persone, acquisendo un flusso di informazioni fondamentali per la gestione dell’emergenza.

 

PARTIRA’ LA STAGIONE BALNEARE?
I gestori dei lidi vogliono fare presto, vogliono date certe e indicazioni precise su inizio e modalità della stagione balneare. La Regione siciliana non vuole creare false aspettative, come quella di iniziare entro maggio. Tutto fa pensare che la stagione balneare in Sicilia ci sarà, ma non comincerà prima di metà giugno, primi di luglio. Un po’ di estate per i lidi che chiedono nel frattempo di essere autorizzati a fare quei lavori di manutenzione necessari per l’eventuale ripresa delle attività. I balneari hanno ottenuto la sospensione dei pagamenti dei canoni demaniali, ma l’assessore regionale al Territorio, Totò Cordaro, conta di convincere il governo nazionale ad esonarare per tutto il 2020 il pagamento dei canoni.
Ma come si ritornerà in spiaggia? La parola d’ordine sarà “distanziamento sociale”, e poi si pensa all’uso delle mascherine, l’igiene delle mani, assembramenti da evitare, ingressi scaglionati, nei lidi si pensa che possano valere le stesse regole che si stanno studiando per bar e ristoranti. Non sarà facile. I proprietari dei lidi siciliani su una cosa sono chiari. Non sono d’accordo con le barriere in plexiglass da montare attorno a lettini e ombrelloni. Un’idea bocciata, per i costi e perchè nessuno vorrebbe entrare in quella che sarebbe una sorta di serra con il caldo afoso dell’agosto siciliano.

I DATI SICILIANI
Forse, sono i migliori dati da quando è iniziata l'epidemia in Sicilia. Dei quasi duemila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore soltanto 34 sono risultati positivi al Coronavirus. E' l'ultimo dato aggiornato sull'andamento dell'epidemia in Sicilia. Diminuiscono notevolmente i nuovi positivi. Al momento sono positive al Coronavirus 2081 persone, soltanto 10 in più, escludendo le 18 persone guarite e le sei decedute nell'ultimo giorno. Diminuiscono anche i pazienti ricoverati, e quelli in terapia intensiva.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 39.867 (+1.990 rispetto a martedì).
Di questi sono risultati positivi 2.535 (+34), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.081 persone (+10), 273 sono guarite (+18) e 181 decedute (+6).
Degli attuali 2.081 positivi, 590 pazienti (-15) sono ricoverati - di cui 49 in terapia intensiva (-4) - mentre 1.491 (+25) sono in isolamento domiciliare.

 

 

I DATI IN PROVINCIA DI TRAPANI
Sono 99 gli attuali positivi al Coronavirus in provincia di Trapani. Uno in meno rispetto a martedì. E' quanto comunica l'Asp di Trapani nel suo report quotidiano. Ci sono due guariti in più. Altro dato che emerge è quello dei test sierologici sul personale sanitario, come disposto dalla Regione Siciliana.
Questo il quadro nelle città della provincia.


Ad Alcamo sono 21 gli attuali positivi; Castelvetrano 8; Erice 5; Valderice 12; Marsala 4; Mazara del Vallo 3; Paceco 2; Salemi 20; Trapani 15; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 2; Gibellina 1; Buseto Palizzolo 1.


Sono otto le persone ricoverate, due in meno rispetto all'ultimo aggiornamento. E' un dato positivo: su un centinaio di contagiati soltanto 8 sono le persone ricoverate. Tre di queste sono al reparto Covid dell'ospedale di Trapani, cinque invece sono a Marsala, di cui due in terapia intensiva. Sono stati effettuati in totale 2.757 tamponi (257 effettuati ieri) e 88 test sierologici sul personale sanitario. I deceduti sono 5.


12 persone sono guarite e dimesse, mentre 5 non hanno più sintomi e sono state trasferite a Villa Zina fino a completa negativizzazione. In particolare 7 sono le persone dimesse dal Covid Hospitale di Marsala e due dall'ospedale di Trapani, che hanno fatto ritorno a casa. Mentre altre 3 persone che si trovavano in isolamento domiciliare sono risultate negative al tampone e quindi tecnicamente “guarite”.
L'eventuale differenza con il dato riportato dalla Regione siciliana è data dal calcolo di soggetti indicati inizialmente come residenti sul territorio trapanese, ma da indagine epidemiologica risultati residenti in altre province.0

 

ANCORA PROBLEMI A MARSALA
Ci sarebbero ancora gravi criticità all’ospedale di Marsala dove è stato confermato un pronto soccorso di ordinaria amministrazione accanto a quello dedicato ai possibili casi infetti da Covid-19.
Lo scrive il Nursind Trapani, il sindacato degli infermieri, guidato da Salvo Calamia che in una nota inviata ai vertici dell’Asp e dell’azienda ospedaliera ribadisce la propria contrarietà alla scelta e chiede tutta una serie di chiarimenti.
Il Nursind ricorda la necessità di “eseguire i tamponi su tutti gli operatori” e chiede se “al nuovo personale in servizio dal 27 marzo è stato eseguito il tampone prima dell’immissione in servizio”. Quindi richieste di chiarimento sull’eventuale carenza o assenza di reagenti per i tamponi e carenza di dispositivi di protezione individuale come tute, visiere, calzari, mascherine Ffp2- FFp3, soprattutto nelle cosiddette aree grigie”.
Al Nursind risulta inoltre “l’aumento, purtroppo, dei posti letto di pazienti ricoverati Covid positivi o in attesa del risultato del tampone. Il personale è stato potenziato numericamente in questi reparti?”.