Undicimila metri quadri di area totale e 800 metri circa di magazzini e spazi coperti a disposizione del Vigili del fuoco di Marsala.
Sono questi i numeri del futuro distaccamento e base operativa. Questa mattina il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani, Biancamaria Cristini e il sindaco, Alberto Di Girolamo, alla presenza del dirigente del Demanio civile, hanno firmato il protocollo che dà il via libera alla realizzazione della nuova sede marsalese
La nuova casa dei Vigili del Fuoco in città sarà in via Grotta del Toro, nei locali dove tantissimi anni fa c’era una scuola e poi usata per tantissimo tempo come struttura sportiva. Ricordiamo che, prima quest’area era di proprietà del Demanio militare, vi era l’aeronautica, poi passò al Demanio civile e per anni è stata la sede della Lilibetana Boxe.
I costi previsti tra demolizione e costruzione dovrebbero aggirarsi attorno ai duemilioni di euro, totalmente a carico dello Stato.
“Il distaccamento di Marsala - le parole della comandante Cristini, ha annunciato che lascerà il comando a breve - negli ultimi mesi è cresciuto di categoria e di conseguenza avrà due squadre operative anziché una, motivo per cui gli spazi dell’attuale sede non sono più idonei. In questa nuova sede – continua la Cristini - saranno previsti gli spazi per tenere i mezzi della colonna mobile regionale, ma anche gli spazi per l’addestramento del nostro personale, e del personale volontario. Potremo impiegare questi ambienti anche per la formazione interna ed esterna".
Soddisfatto, il sindaco Di Girolamo, per la nuova e più ampia struttura e in particolare, alla constatazione di un vigile, sulla vicinanza della base operativa al passaggio a livello di via Grotta del Toro, il primo cittadino ha voluto rassicurare che va avanti il progetto delle Ferrovie che mirano, al più presto, allo smantellamento dei passaggi a livello presenti nel territorio marsalese.
L’unico rammarico, ma c’è poco da fare, per questo, è che, con la nuova sede dei Vigili del Fuoco, l’attuale campo di calcio che si trova all'interno, dove vanno a giocare tanti giovani e in particolare gli immigrati richiedenti asilo, da ora in poi non potrà più essere usato.