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26/06/2020 12:45:00

Rifiuti in Sicilia, il piano sarà varato a breve. Il ministro Costa: "No ai termovalorizzatori"

Dopo tante peripezie, indagini giudiziare, diversi governi regionali, quello di Cuffaro, Lombardo e Crocetta che dovevano approvarlo, sarà varato a breve il nuovo piano regionale rifiuti. Il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, ha inviato una lettera a Nello Musumeci con la quale lo invita ad avviare una gestione dei rifiuti sostenibile e che escluda la termovalorizzazione, con sistemi di smaltimento meno impattanti per l'ambiente e meno emissivi, limitando il ricorso alla discarica ai soli scarti non altrimenti valorizzabili.

 «Contrariamente a quanto qualcuno calunniosamente va ribadendo da giorni», scrive Costa il ministero dell’Ambiente è contro gli inceneritori, non per motivi ideologici, ma per ragioni tecniche, come viene spiegato nella lettera. «Una corretta applicazione dell’economia circolare», aggiungono, «comporta anche una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica e con l’incenerimento, con un progressivo superamento di questi impianti mediante metodi tecnologicamente avanzati ed alternativi». «Con tale prospettiva - continua - rimango in attesa, in coerenza con l’attività di vigilanza in capo al mio dicastero, di poter ricevere ulteriori aggiornamenti sullo stato del processo, con la speranza e la convinzione di poter vedere finalizzato da parte dei tuoi uffici un documento che testimoni l’impegno dell’amministrazione regionale ad adeguarsi alle direttive europee e a sviluppare un ciclo dei rifiuti sostenibile, concentrando gli sforzi sull’individuazione di forme di gestione più aderenti alla gerarchia dei rifiuti». 

"La raccomandazione che arriva da Roma dice  - il deputato regionale dei Cinque Stelle Giampiero Trizzino - mette in riga Musumeci e chiude le porte ai termovalorizzatori. Indicazione, tra l’altro, più puntuale che mai, anche alla luce dei fatti che pochi giorni fa hanno acceso i riflettori su un progetto privato a Catania. L’amministrazione Musumeci è stata fallimentare".

E sul piano rifiuti interviene la deputata regionale dell'Udc Eleonora Lo Curto. "Il gioco dell’oca dei Cinquestelle sui termovalorizzatori in Sicilia dimostra lo stato confusionale che caratterizza i grillini, incoerenti e inconcludenti in politica. Prima hanno chiesto alla Sicilia di fare i termovalorizzatori, poi la retromarcia, ora una lettera per dire il contrario di quello che la legge prevede dimenticando che sono al governo a Roma e se vogliono possono cambiare la norma che li impone. In Sicilia, i deputati stiano tranquilli che il governo Musumeci ha le idee ben chiare e in tre anni è riuscito a raddoppiare la differenziata con la collaborazione di tutti i cittadini e le amministrazioni locali”.  “Al deputato Trizzino - prosegue Lo Curto - che sembra non gradire questi risultati, nella migliore delle tradizioni dei nemici della cuntintizza, rammento che non si può chiedere da un lato di puntare sulla differenziata e poi dall’altro criticare persino i risultati raggiunti. Trizzino e i grillini sono coloro che dapprima si meravigliavano per l’assenza di un piano rifiuti, ma quando l’iter per l’adozione è a buon punto ne criticano i contenuti. Vogliono la riforma - continua il capogruppo Udc Lo Curto - ma poi si nascondono nel voto segreto per lasciare tutto immutato. E meno male che quello che contava per i Cinquestelle era il bene dei cittadini. Questo governo ha già investito in tre anni circa 150 milioni di euro in impianti pubblici, ha messo a punto un piano moderno che recepisce le direttive europee sul riciclo e ha presentato anche un ddl che rivede la governance per mettere ordine nella giungla di appalti che ci sono in Sicilia. I grillini invece di criticare e rosicare, dimostrino - conclude Eleonora Lo Curto - che hanno delle proposte e delle idee e diano il loro contributo alla riforma, piuttosto che fare polemica e criticare le azioni che stanno finalmente rendendo virtuosa la Sicilia”.