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03/07/2020 06:00:00

Coronavirus, nove positivi in più in Sicilia. Stop alla nave per ospitare i migranti, costa troppo

 Tornano a crescere i contagi da Coronavirus in Sicilia. Sono nove i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, mentre non si registra nessun decesso. Otto dei nuovi casi sono i migranti risultati positivi a Noto. Situazione prefettamente stabile in provincia di Trapani dove c'è soltan to il caso positivo della ragazza proveniente dalla Lombardia.          

Dati regionali - Gli attuali positivi come comunicato dalla Regione alla Protezione civile, attualmente, sono 134, per un totale di 3090 (332 con attività di screening diagnostico). A differenza della scorsa volta, quando i migranti di Porto Empedocle non furono conteggiati. Sono 20 le persone ricoverate, di cui 3 in terapia intensiva, mentre sono 134 le persone in isolamento. Sono 2814 (211317 in totale) i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

Migranti: Musumeci, quarantena a Noto e non sulla nave, perchè? - «Dei 43 immigrati sbarcati ad Augusta, 8 sono risultati positivi al coronavirus. Si trovano a Noto e non su una nave in rada come aveva chiesto il governo siciliani. Ma lo Stato dice che la nave costa troppo. E quindi si possono alloggiare a Noto, dove già si trovano. Avete capito bene: a Noto, perla del nostro turismo. Il nostro sistema sanitario ha provveduto a tamponi e ha posto in isolamento i positivi, dividendoli dagli altri». Lo scrive il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sulla sua pagina Facebook.  «Ma - prosegue il governatore - permangono due grandi domande: perché la quarantena sulla terra ferma? Perché nessuno ci informa sulle condizioni reali dei campi in Libia? Sono domande alle quali Roma ha il dovere di rispondere. Verificherò a questo punto se non sia il caso di ordinare la zona rossa attorno alla struttura che ospita gli immigrati».

Migranti: Musumeci, a Roma chiedo maggiore attenzione - «La Regione Siciliana ha mantenuto contatti continui con la prefettura di Siracusa e il Comune di Noto. Abbiamo chiesto congiuntamente con il sindaco un forte potenziamento di controlli perché l’area in cui si trovano alloggiati i migranti, che è isolata fuori dal contesto urbano, sia adeguatamente presidiata. Chiedo al ministro dell’Interno di attuare un diverso Protocollo di gestione perché nessuno può permettersi che le nostre città finiscano in pasto alla comunicazione negativa solo per aver deciso di non attendere i risultati dei tamponi a bordo o, come continua a chiedere la Sicilia, individuando altre navi per la quarantena obbligatoria». «Abbiamo pagato – prosegue il presidente - un prezzo troppo alto per rendere pubblicità negativa al nostro territorio, il cui turismo va accompagnato alla ripresa. Chiedo e pretendo maggiore attenzione. Al momento abbiamo città sicure, a partire proprio da Noto, e ci siamo dedicati al protocollo “SiciliaSiCura” con grande impegno per tutelare il turismo e i nostri cittadini. Nessuno può e deve metterci a rischio».

Il Coronavirus nel trapanese - Si trova ancora in isolamento domiciliare, l'ultima paziente positiva al Coronavirus in provincia di Trapani. C'è sempre solo questo caso, positivo e asintomatico. Si tratta della ragazza di Marsala rientrata nei mesi scorsi dalla Lombardia e che rimarrà in isolamento fino a completa negativizzazione. L'Asp comunica di aver effettuato ben 15.676 tamponi dall'inizio dell'epidemia e 8.562 test sierologici su personale sanitario. I numeri totali del Coronavirus in provinca di Trapani dicono che i malati sono stati 131, di cui 125 guariti e dimessi dagli ospedali e 5 i decessi.

E tornano salire anche i contagi e le vittime nel Paese -  Sono 201 oggi i nuovi contagiati di coronavirus, in aumento rispetto a mercoledì 1 luglio quando erano stati 187. Di questi, 98 casi sono in Lombardia, il 48,7% del totale in Italia. Il numero totale dei casi sale così a 240.961. Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 30, in aumento rispetto alle 21 di mercoledì. I morti per coronavirus salgono così a 34.818, secondo i dati del Ministero della Salute.

Sono 15.060 gli attualmente positivi al coronavirus in Italia, 195 meno di mercoledì, mentre in terapia intensiva ci sono 82 pazienti, 5 in meno di mercoledì. Di questi, la metà (41) sono in Lombardia. E' quanto emerge dai dati del ministero della Salute secondo i quali in 11 regioni e nelle province di Trento e Bolzano non ci sono più pazienti nelle rianimazioni. Negli altri reparti ospedalieri in tutta Italia sono complessivamente ricoverati con sintomi 963, 62 meno di mercoledì, mentre in isolamento domiciliare sono 14.015, 128 in meno nelle ultime 24 ore. I guariti e i soggetti dimessi sono invece 191.083, con un incremento rispetto a mercoledì di 366.

Oms: "La pandemia è ancora lontana dalla fine". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sul Covid-19. "La nuova normalità sarà convivere con il virus. Nei prossimi mesi avremo bisogno di ancora più resilienza, pazienza e generosità", ha detto ancora sottolineando che "a livello globale la pandemia sta crescendo".

Coronavirus nel mondo - In Austria i contagi tornano a salire (677 casi attivi) e in alcune zone dell'Alta Austria è stata disposta la chiusura delle scuole. Il focolaio sarebbe una chiesa libera a Linz, frequentata da migranti. In Alta Austria ieri i contagi sono saliti di 129 casi, mentre oggi - ha informato il ministro alla Salute Rudolf Anschober - la crescita è nuovamente rallentata (+42 casi). Il ministro si è detto preoccupato "soprattutto in vista dell'autunno".

Negli Usa i nuovi casi di coronavirus nelle ultime ore superano per la prima volta quota 50.000. E la California fa marcia indietro. Il governatore Gavin Newsom ordina a bar e i ristoranti di chiudere le loro attività all'interno e limitarsi a servire i cliente solo all'esterno.

Il 4 luglio "state a casa, evitate gite, feste, assembramenti per i tradizionali fuochi d'artificio": in vista dell'Indipendence Day è questo l'appello delle autorità sanitarie negli Usa.

Il Brasile ha superato i 60 mila morti da coronavirus: lo rendono noto i dati forniti dalle segreterie alla Sanità statali a un consorzio di media che, in polemica con la politica di lotta alla pandemia messa in atto dal presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, ha deciso di fornire quotidianamente un bilancio alternativo a quello ufficiale diramato dal governo. In base alle cifre, tra le 20 locali di ieri (le una di oggi in Italia) e le 13 locali di oggi (le 18 italiane), il Paese sudamericano ha registrato 538 nuovi decessi, facendo salire a 60.194 il totale dei morti per Covid-19. Il numero complessivo dei contagi è invece passato a 1.426.913.

In Argentina milioni di persone, abitanti di Buenos Aires e della sua periferia più stretta, sono entrati oggi un una nuova fase di lockdown per combattere la pandemia da coronavirus che durerà fino al 17 luglio. L'obiettivo principale della nuova quarantena rigida riguarda una forte limitazione della circolazione cittadina, con l'autorizzazione al normale funzionamento per soltanto una trentina di attività essenziali, i cui addetti potranno spostarsi solo muniti di una specifica autorizzazione.

Di fronte ad un bilancio generale che segnala per l'Argentina 64.530 contagi da Covid-19 e 1.310 morti, Buenos Aires e la sua provincia registrano attualmente il 95% dei nuovi casi quotidiani, cosa che determina un potenziale pericolo per il sistema sanitario nazionale.