Ad un mese dell’inaspettata morte del giudice Roberto De Simone, già presidente della Commissione Tributaria Provinciale, del Tribunale di Marsala e poi di quello di Trapani, sentiamo il bisogno di ricordare l’eredità che ha lasciato nel campo giudiziario dove ha speso tutta la Sua vita lavorativa. Un’eredità fatta di principi etici e morali che quasi mai enunciava, su cui quasi mai disquisiva, ma che applicava, costantemente, per la tutela e la valorizzazione della persona umana.
Profondo conoscitore delle leggi, è stato disponibile ed attento nel confronto con le ragioni delle parti e, rifuggendo da preconcette convinzioni personali e da una visione individualistica ed elitaria della propria funzione, ha perseguito la finalità principale della legge che è l’interesse generale della collettività.
Con sobrietà e stile si è sempre mantenuto estraneo a qualsiasi situazione opaca o sconveniente.
Ha lasciato un unanime riconoscimento di “giudice galantuomo” e di “persona perbene” che, in Sicilia, è il massimo riconoscimento che si tributa ai siciliani migliori.
Ne ricorderemo sempre l’onestà intellettuale e l’umanità che era irradiata da una profonda e discreta religiosità, per la quale fu anche nominato socio onorario dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.
Alla moglie Franca Maria e al figlio Antonio rinnoviamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza.
Per la Camera Civile di Marsala
Avv. Nino Alabiso