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15/10/2020 12:14:00

Scrive Eleonora Lo Curto, sulle elezioni a Marsala e i candidati dell'Udc 

 
Gentile Direttore,

come ben noto, sono un’assidua lettrice di Tp24 e, mi piace sottolineare, una sincera estimatrice del lavoro attento, puntuale e spesso pungente svolto dalla sua redazione. Anche l'altra mattina ho letto articoli, inchieste, fatti e opinioni.

Mi soffermo sull’articolo “Il grande fardello” nel quale ad un cero punto leggo: “non è vero che vince l’UDC ma vince l’accrocchio di soliti noti delle preferenze che si mettono insieme, qui e ora, oggi nell’UDC domani in qualche finta lista civica, poi nel Pd. ”Non sarei intervenuta, avendo scelto la via del silenzioso impegno per Marsala, ma queste legittime e personali sue opinioni fanno seguito ad altre affermazioni che in tempi precedenti alle elezioni ho letto su TP24 e delle quali mi sono privatamente lamentata attraverso qualche messaggio whatsapp.

Prima si è scritto “l’UDC di Mimmo Turano”, poi “l’UDC di Eleonora Lo Curto” ma con una lista debole che probabilmente non supera il 5%, infine l’accrocchio che svilisce il senso di una battaglia vinta con impegno e serietà e con un risultato a due cifre al quale ho puntato con decisione e convinzione.

A questo punto, considerando il “peso delle parole” di chi fa informazione su chi legge e spesso grazie a quelle parole forma le proprie opinioni, sarebbe logico citare un vecchio, ma sempre attualissimo detto di democristiana memoria, ossia “a pensar male si fa sempre bene”.

Ma non sono qui per questo. Pur considerando realistico il “mercato” con il quale si contrattano le candidature, voglio con orgoglio sottolineare che i candidati al Consiglio Comunale nella lista UDC hanno fatto una scelta in ragione della propria storia personale e della prospettiva politica che ho tenuto con fermezza a rappresentare sin da quando si profilavano le alleanze per Marsala a sostegno di Massimo Grillo.

Mentre si parlava di civismo io parlavo di partito, il mio, l’UDC. Mentre si cercavano “passaggi e corsie per obiettivi individuali”, io ho provato a costruire una strategia per ottimizzare i risultati e garantire tutti i candidati. Mentre si guardava ai numeri e si cercavano candidati io ho cercato “persone” che per le diverse “qualità” ho selezionato sacrificando anche un bel po’ di voti dando priorità alla serietà del rapporto umano e politico.

Mi piace sottolineare le sue parole: “vincono le persone, le loro storie, quelle che sono nel bene e nel male” ed è in ragione di questo stesso convincimento che ho operato le mie scelte. Nella mia lista persone che vantano una storia ben nota agli elettori che li hanno per questo votati con determinazione.

Una storia a vario titolo di appartenenza all’UDC (Oreste Alagna, Eleonora Milazzo, Salvatore Virzì, genero del Dott. Filippo Maggio che nell’UDC è stato candidato alle regionali, Marco Bonfratello coordinatore provinciale del gruppo giovanile, Anna Lo Giudice…) e di personale amicizia come nel caso di tutti gli altri candidati a partire da Michele Accardi, a Gaspare Di Girolamo, a Patrizia Paganelli, Davide Sorrentino, Daniele Marino, Sandra Tobia, Carlo Licari, Graziella Sciacca, Andrea Sofia e i giovanissimi figli di cari e storici amici che hanno voluto intraprendere un percorso politico accanto a me.

Come vede gentile Direttore nulla che legittimi l’accrocchio, l’accozzaglia di soggetti che si mettono insieme per un momento e pronti a cambiare direzione all’indomani delle elezioni. Fermo restando che tutto può accadere ho lavorato pensando di mettere su una squadra e di guardare al progetto comune per mettere al servizio della Città un gruppo di amici, persone serie e competenti pronte a lavorare e collaborare con altri gruppi e con il Sindaco.

Ho curato personalmente la formazione della lista evitando di fare dell’UDC la porta girevole che regola l’ingresso di un hotel dal quale si entra e si esce per mera convenienza. Concludo con un rammarico forte che riguarda la scelta di alcune persone che avrebbero potuto e dovuto candidarsi nell’UDC e che hanno scelto altre liste.

Complessivamente sarebbero stati altri 1500 voti. Ciò nonostante l’UDC, per una manciata di voti è risultata la seconda lista dopo quella di Liberi. Mi spiace per chi ha fatto questa scelta e non è stato eletto e spero che altri che sono stati eletti in altre liste possano coerentemente tornare nell’UDC che è un partito nel quale c’è una famiglia politica pronta ad accoglierli e a valorizzare il loro impegno. Tanto dovevo gentile Direttore a difesa dell’onore politico (concetto desueto, ma significativo) dei candidati della Lista UDC, di tutti gli elettori che hanno scelto di votare per noi e infine dell’onesto e attento lavoro che ho svolto da Deputato dell’UDC per Marsala.

La ringrazio per l’ospitalità, le porgo i più cordiali e affettuosi saluti.

Eleonora Lo Curto

 

Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana