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29/10/2020 08:10:00

Scrive Filippo Piccione, sulla "serietà" e "coraggio" della segretaria del Pd di Marsala

Gentile Direttore,
L’intervista rilasciata qualche giorno fa dalla segretaria comunale del PD, Rosa Alba Mezzapelle, merita una particolare considerazione. Non so se da parte dei dirigenti e degli iscritti attuali di quel partito vi sia stato un certo, analogo interesse.

Non so nemmeno se da parte degli ex iscritti, i cosiddetti dissidenti, vi sia stata un replica visto che alcuni di loro si erano messi in luce intervenendo prima, durante e dopo la campagna elettorale dello scorso 4 e 5 ottobre. Parlo di quelli che si erano schierati “orgogliosamente” a fianco di Massimo Grillo adducendo argomentazioni di alta politica fino a pretendere di dettare la linea del futuro Partito democratico per uscire dalla crisi.


Non so inoltre quale sia stata la reazione dei “defilati”, ovvero di coloro che non se la sono sentita di scendere in campo apertamente per sostenere il sindaco uscente, la lista del Pd e di altre liste che lo appoggiavano pur rivendicando di appartenere alla sinistra e al centro sinistra. Di costoro penso occorra tener conto sia dei suggerimenti sia della loro eventuale disponibilità affinché, anche con il loro apporto, il Pd torni a svolgere una dignitosa opposizione alla nuova Amministrazione di Marsala. Senza dimenticare di essere forza responsabile di governo, di cui è parte integrante, per fronteggiare l’emergenza della pandemia e scongiurare le nefaste conseguenze economiche, sociali e culturale che ricadrebbero sulla nostra comunità.


Fatta questa premessa è opportuno spiegare i motivi del mio apprezzamento nei confronti della segretaria del Pd partendo dalla forma, dalla modalità e dal contenuto della sua intervista. Non è necessaria un’analisi particolareggiata dei vari passaggi che nel suo insieme condivido.


La prima cosa che conta, accanto alla sobrietà del linguaggio e la moderatezza dei toni - merce assai rara da trovare nel mercato della politica - è la sua concezione del partito che intende rilanciare dopo aver subito una sonora sconfitta. Una segretaria nominata ad appena qualche mese dall’elezione, che si mette in gioco sapendo che candidandosi rischiava di non essere eletta, mostra di avere un carattere non comune che secondo me va senz’altro valorizzato.

Anche l’essersi assunta una parte di responsabilità dell’insuccesso: non essere riuscita a portare un proprio rappresentante nel Consiglio comunale a Marsala e a non farcela a superare la soglia minima del 5%, insieme alla volontà di continuare il suo impegno per riscattare il partito dalla condizione di marginalità in cui è relegato, denota che Rosa Alba Mezzapelle possiede le qualità che servono a invertire la tendenza negativa ancora in atto. Lo stesso invito lanciato ai militanti delusi a essere più presenti nel territorio, è un ottimo inizio per tracciare la nuova rotta. Ascoltare le persone sui temi fondamentali, come l’eguaglianza, il razzismo, la parità dei diritti uomo-donna, le famiglie, i giovani: “fare politica significa occuparsi della cosa pubblica e delle tematiche importanti per il territorio. Si può anche cadere ma la cosa importante è sapersi rialzare, mettere tanto impegno e spirito di sacrificio”.

Sembrano espressioni, trite e ritrite, che abbiamo udito altre volte dai politici politicanti, ma dette da lei suonano sincere, persuasive. Come la seguente: “Io la politica non la vedo come una guerra. La vedo come un’esistenza di posizioni diverse, che parlano, ragionano. Alla fine dei conti, delle discussioni che possono essere anche accese, si deve uscire con un percorso condiviso”. Brava segretaria, le auguro di cuore di potercela fare.

Filippo Piccione