La Guardia di Finanza ha scoperto due organizzazioni criminali che tra Sicilia e Campania avevano messo in piedi una rete di scommesse illegali. 15 persone sono state arrestate (9 di queste ai domiciliari, gli altri in carcere) e 6 agenzie sono state sequestrate tra Palermo e Napoli.
Tutto infatti veniva nascosto dietro centri regolarmente autorizzati. Qui si accettavano scommesse in nero, pagate in contanti.
Un giro d'affari pari a 2 milioni e mezzo di euro al mese.
I due gruppi facevano entrambi capo a Salvatore Rubino, 61 anni, mentre a collaborare c'era anche Giovanni Di Noto, già in carcere perché ritenuto esponente della famiglia mafiosa palermitana della "Noce".
L'operazione "All In si gioca", prosecuzione dell'indagine "All In" dello scorso giugno, è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda Salvatore De Luca. In carcere sono finiti in sei: Salvatore Rubino, Vincenzo Fiore, Christian Tortora, Rosario Chianello, Michelangelo Guarino, Giovanni Di Noto. Gli altri nove ai domiciliari: Salvatore Barrale, Maurizio Di Bella, Pasquale Somma, Giovanni Castagnetta, Davide Catalano, Giacomo Bilello, Pietro Montalto, Antonio Inserra e Salvatore Lombardo.
Nella pagina successiva, il comunicato della Guardia di Finanza.