Quantcast
×
 
 
05/12/2020 06:00:00

Pescatori di Mazara in Libia, oggi manifestazioni davanti alle Prefetture e nelle Marinerie d'Italia

 Sono 95 i giorni passati dal sequestro in Libia dei 18 marittimi a bordo di Antartide e Medinea, i due pescherecci attaccati da una motovedetta libica e portati al porto di Bengasi. Tre mesi lontani dalle proprie madri, dalle figlie e dalle mogli. Purtroppo però dalle istituzioni italiane non c'è al momento nessuna soluzione in vista e tutto tace.

Dell'incapacità di questo esecutivo di dare risposte a questi pescatori che hanno bisogno di essere aituati, di essere riportati a casa, di aiutare loro e le loro famiglie a ritornare a vivere nomalmente, ne abbiamo parlato nei giorni scorsi in un editoriale di TP24 che potete leggere qui.

Se dal Governo del Paese si sente dire soltanto "stiamo lavorando, lasciateci lavorare", dall'altro c'è una mobilitazione che continua da parte di associazioni, sindacati, movimenti e partiti, dalla Diocesi di Mazara del Vallo e ovviamente dai familiari dei pescatori che da mesi si dividono tra Mazara e Roma per cercare di mantenere alta l'attenzione sulla vicenda e non farla cadere nel dimenticatoio. 

La manifestazione davanti alle Prefetture  - Oggi alle 17, si svolgeranno delle manifestazioni davanti alle Prefetture di Palermo, Messina e Catania, mentre a Mazara del Vallo, i familiari dei pescatori daranno vita a un presidio in piazzale Quinci.

"La Sicilia vuole i suoi pescatori liberi!", è la manifestazione organizzata da Antudo, Siciliani Liberi, Figli di Sicilia e Attiva Sicilia con il suo gruppo parlamentare all'Ars. "Sono passati ormai tre mesi dal sequestro. Più di 90 giorni lontani da casa. Dal Governo sempre la stessa solfa: "stiamo lavorando". Davanti al silenzio delle istituzioni, alle infinite attese, alle false promesse, non possiamo rimanere con le mani in mano", dice Giovanni Siragusa di Antudo.

Oggi alle 12 si fermano le marinerie d'Italia -  “Questo sabato, 5 dicembre alle ore 12, tutte le marinerie italiane si fermeranno per un minuto e faranno suonare le sirene delle loro imbarcazioni per manifestare la propria solidarietà nei confronti dei colleghi di Mazara del Vallo, prigionieri da oltre 3 mesi in Libia. L’iniziativa “L’Italia del mare si ferma”, promossa dall’On.le Lorenzo Viviani, responsabile nazionale del dipartimento Pesca della Lega, è un ulteriore segnale della nostra vicinanza ai pescatori e alle loro famiglie. Noi, infatti, non ci arrendiamo e continueremo con ogni mezzo possibile a tenere alta l’attenzione su questa incresciosa vicenda. L’Europa ha incredibilmente dichiarato che non è un problema di sua competenza, il Ministro Di Maio e il Governo non danno segnali di vita, noi, con l’aiuto di tutte le marinerie italiane intendiamo ancora una volta far passare un messaggio forte: riportiamoli a casa!”. Lo afferma in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega Salvini Premier, componente della Commissione pesca del Parlamento europeo.

Il sostegno della chiesa e del Vescovo Mogavero - Ad attivarsi sin da subito in favore dei pescatori di Mazara è stata la Diocesi di Mazara, in prima persona con il vescovo Domenico Mogavero, e c'è stato anche l'appello ad ottobre di Papa Francesco durante l’Angelus domenicale, e da allora la Santa Sede è sempre aggiornata attraverso la Curia. “Il silenzio anche davanti l’appello del Pontefice – dice la moglie di uno dei sequestrati – provoca angoscia, il sostegno del Papa, della Chiesa per noi è stato importante, abbiamo ricevuto la carica per continuare e noi continueremo fino a quando non torneranno nelle loro case”. “La speranza è l’ultima a morire, ma chiediamo aiuto al Governo. Che il presidente Conte e il ministro Di Maio ascoltino le nostre parole” dice con rabbia la signora Rosetta Ingargiola, 74 anni, che da quando suo figlio Pietro Marrone è stato arrestato, occupa l’aula consiliare. “Vogliamo i nostri pescatori a casa – dice l’armatore Marco Marrone. 

Dal governo Musumeci sostegno a famiglie marittimi e armatori - Varato un aiuto concreto alle famiglie degli equipaggi e agli armatori dei pescherecci Medinea e Antartide, fermati e poi successivamente trattenuti, dalle autorità libiche, durante una battuta di pesca a nord di Bengasi. Su proposta del governo Musumeci, il parlamento siciliano ha destinato 150 mila euro in favore delle famiglie dei 18 pescatori di Mazara del Vallo e degli armatori delle due imbarcazioni fermate dai libici. Le risorse finanziarie destinate, derivano da una rimodulazione di fondi del dipartimento Agricoltura.

«In un momento così delicato e snervante, per le famiglie coinvolte, abbiamo scelto la via della concretezza», così Edy Bandiera ha commentato l'iniziativa che «ha il fine di alleviare le criticità che stanno attraversando non solo le famiglie dei pescatori ma anche gli armatori». Alle famiglie dei pescatori sequestrati andranno 100mila euro. Ai due armatori, proprietari delle imbarcazioni, sono destinati, complessivamente, 50 mila euro a parziale ristoro per i danni economici determinati dal sequestro delle barche, in termini di perdita del pescato, di carburante e di costi necessari per realizzare la battuta di pesca compromessa dal sequestro.

«Su questa vicenda – ha concluso l’assessore Bandiera – il governo Musumeci mantiene alta l'attenzione e con questo intervento concreto ha voluto manifestare piena vicinanza alle famiglie dei pescatori e agli armatori. Continuiamo con forza a chiedere al governo nazionale di impegnarsi fattivamente, per far sì che i nostri marittimi possano tornare immediatamente a casa e poter riabbracciare, finalmente, i propri familiari».

"AI MIEI AMICI SICILIANI - Se potete, sia pure con distanziamento e mascherina, partecipate a queste manifestazioni di solidarietà con i 18 pescatori di Mazara del Vallo e con le loro famiglie. E che qualcuno, a Roma, si preoccupi un po' anche del loro Natale, non solo del nostro". Così il giornalista Toni Capuozzo che più volte si è occupato della vicenda dei pescatori mazaresi, invita i suoi amici siciliani a partecipare alle manifestazioni che si terrano a Mazara, Catania, Messina e Palermo:

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Aprile dolce Vinitaly - Cantine Bianchi

La partecipazione a un evento come il Vinitaly porta con sé rischi e opportunità, un doppio binario che Cantine Bianchi ha scelto di abbracciare partecipando alla 56^ edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, vetrina di...