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21/01/2021 20:45:00

La guerra delle indennità e dei gettoni di presenza a Marsala

 La guerra delle indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori locali.

Addí XX-I-MMXXI , seduta del consiglio comunale lilibetano che preleva all'unanimità il 13° punto dell'Odg recitante:Determinazione dell'indennità di funzione del Presidente del consiglio comunale e fissazione del gettone di presenza dei Consiglieri Comunali.

Il provvedimento è dovuto in attuazione della legge regionale cosiddetta Crocetta che adegua i compensi alla normativa nazionale e anche in relazione alle dimensioni dei comuni. Il riferimento è l'indennità del sindaco che per capo Lilibeo è pari a 4.090,34€ lordi mensili, il 75% al vicesindaco, il 60% assessori e presidente del consiglio. Se non si erra il gettone di presenza dell'abitante di Sala delle Lapidi è di poco più di 36€ per la partecipazione a una seduta dell'assise o/e commissioni consiliare per un massimo di 1/4 dell'indennità del sindaco, quindi 1.022,585€ lordi. Per raggiungere la cifra massima necessitano 28 presenze. Indubbiamente quasi il doppio della consiliatura precedente (15), perché il gettone ammontava a 99€ per un massimo di quasi 1.500€ sempre lordi.

Il netto è in relazione dell'imposizione fiscale dei singoli. Alcuni esempi: X dichiara da 0 a 2.500 per il max dei gettoni pagherà l'IRPEF primo scaglione del 23%, netti al mese 787,39€. Il secondo scaglione per la parte eccedente i 15mila€ e fino a 28mila quello più frequentato insieme al primo nel mezzogiorno è il 27%, netto al consigliere saranno mensilmente 748,48€. Il terzo è fino a 55mila€, IRPEF del 38%, netti al consigliere 634€. Ogni consigliere è presente quantomeno in 3 commissioni. Ho partecipato alle commissioni durano max 1h possono essere presenti anche in due al giorno.

Il mese più corto dell'anno il prossimo ha 20 giorni lavorativi, una media di 4 sedute consiliari mensili, restano altre 24 presenze di commissione di un'ora, 20 giorni lavorativi , i conti sono presto fatti. F. Coppola afferma ma lui non teme di essere impopolare quando asserisce che la politica vuole risparmiare i costi della stessa sull'anello più debole ossia gli amministratori locali, quando proprio l'Ars recentemente si è aumentato l'indennità e lavora o meno la percepisce, e i consiglieri diversamente devono sacrificare la professione per la politica. Ovviamente non lo è per lui e tutti i dipendenti pubblici perché godano di permesso retribuito per svolgerlo.

Tre osservazioni non tutte le sedute consiliari durano 3/4 h quella che si sta narrando 2h e 15 minuti. La seconda, uno studio del Censis afferma che per un ora di lavoro regolare viene corrisposto 17€, irregolare 8. L'ultima perché il 50% dei Consiglieri è alla terza e più consiliatura? Poi un'altra di carattere sociologico, da sempre sono i più deboli in ogni settore a pagare il dazio più grande. Esilarante il siparietto con Sturiano, quando afferrma: lei è tranquillo andrà in pensione da presidente, il quale sorride e sostiene dicendo che è una battuta, si assiste a rappresentanti, in riferimento alla fiducia al governo nazionale, con un guadagno di 15mila € cambiare movimento o partito. Che aggiungere, ad maiora semper.


Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-08 13:00:00
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