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08/03/2021 10:00:00

Mafia, dichiarazioni Graviano. Nuove indagini su Berlusconi

Nuove indagini e accertamenti su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, nell’ambito dell’inchiesta sulle stragi del 1993 a Firenze, Roma e Milano, aperta e chiusa più volte a partire dagli anni '90. Lo riportano L’Espresso, Repubblica e Il Fatto. Le nuove verifiche sono partite circa uno fa, dopo che il boss Giuseppe Graviano, capo del mandamento di Brancaccio di Palermo, ha parlato davanti alla corte di Assise di Reggio Calabria, nel cosiddetto processo alla «'Ndrangheta stragista» nel quale è stato condannato all’ergastolo.

 Graviano ha accusato il leader di Forza Italia di aver fatto affari con suo nonno, che avrebbe consegnato a Berlusconi 20 miliardi di lire per investirli nel campo immobiliare. Dichiarazioni che avrebbero provocato un’accelerazione delle indagini. Le indagini sono sui presunti rapporti economici che sarebbero intercorsi in passato tra la famiglia Graviano e il gruppo di Berlusconi. L'inchiesta è adesso nelle mani dei procuratori aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli, che di recente si sarebbero recati in trasferta proprio a Palermo, per effettuare alcuni sopralluoghi e verifiche su quanto dichiarato da Giuseppe Graviano in relazione ai soldi che sarebbero stati versati dalla sua famiglia a Berlusconi.

«Mai il presidente Berlusconi ha conosciuto o incontrato i fratelli Graviano nè mai vi sono stati direttamente o indirettamente rapporti economici con costoro o con soggetti a loro collegati». Così in una nota l’avvocato Niccolò Ghedini in relazione agli articoli di stampa che contengono prospettazioni «diffamatorie, prive di fondamento e già smentite da sentenze» definitive e non. Ghedini sottolinea che la corte di assise di Reggio Calabria davanti alla quale Giuseppe Graviano ha reso dichiarazioni che sarebbero alla base dei nuovi accertamenti della procura di Firenze «ha con chiarezza ribadito che non vi è prova alcuna delle sconclusionate affermazioni dello stesso in relazione agli incontri e al denaro che sarebbe stato consegnato negli anni '70 al Presidente Berlusconi». «I flussi di denaro in Fininvest - spiega anche - sono stati oggetto di plurimi accertamenti giudiziari conclusisi definitivamente con le incontrovertibili dichiarazioni del dott. Giuffrida della Banca d’Italia, consulente della Procura di Palermo, che ha escluso qualsiasi flusso illecito».