Quantcast
×
 
 
09/04/2021 06:00:00

Erice, i marciapiedi dove c'era la pista della vergogna. Ma il caso finisce in procura

 Una pista ciclabile incompiuta. Uno scempio. Uno spreco di denaro pubblico. Ed ora il Comune di Erice sembra che la voglia cancellare ricorrendo ad uno stratagemma: rifare i marciapiedi dove era stato realizzato il percorso con una spesa di 300 mila euro.


Dopo la grande eco mediatica suscitata dall'opera che fece indignare i cittadini di Trapani ed Erice, era calato il silenzio. A spezzarlo l'ex consigliere comunale di Trapani Francesco Salone che ha presentato un esposto-denuncia alla Procura affinchè venga fatta luce su quella vicenda dimenticata troppo in fretta. La pista ciclabile era stata realizzata, nel 2014, da Giacomo Tranchida che allora era il sindaco della Vetta.


L'opera faceva parte di un progetto più ampio che prevedeva la realizzazione di un sistema di piste ciclabili per la valorizzazione del territorio montano e costiero del Comune di Erice, completo di stazioni di bike-sharing alimentate con fonti rinnovabili, per un importo complessivo di 425.483 euro.


“Ebbene – ricorda Francesco Salone – quella pista ciclabile costò ben 300 mila euro di soldi pubblici e non venne mai completata, non entrò mai in funzione, motivo per cui fece indignare tutti soprattutto per le sue modalità esecutive ma soprattutto per la scelta scellerata del percorso: sopra i marciapiedi o di traverso su strade molto trafficate”. Dopo le polemiche sollevate da più parti, il sindaco Tranchida puntò l'indice accusatore contro l'impresa incaricata di eseguire i lavori, ritenendola responsabile del misfatto: chi ha sbagliato, deve pagare. E per tranquillizzare tutti, promise anche che l'opera sarebbe stata rifatta a regola d'arte e a spese dell'impresa che aveva sbagliato l'esecuzione dei lavori.


“Nella realtà – rileva Salone - le cose non sono andate proprio così. Di recente infatti, il Comune di Erice è addivenuto ad una transazione con l’impresa, versandole, oltre a quanto già in precedenza corrisposto, la cospicua somma di euro 70.000, poiché era emerso che la stessa non aveva alcuna responsabilità, responsabilità semmai da ascrivere a soggetti che avevano agito per conto del Comune”.

“In effetti, - continua Salone - si presume che un tale progetto, così tanto promosso e pubblicizzato dall’allora sindaco di Erice Giacomo Tranchida, prima che venisse realizzata l’opera , fosse conosciuto nei dettagli da quest’ultimo avendone deliberato finanche l’indirizzo politico per la sua realizzazione ed individuato il puntuale percorso da seguire”. Ora il colpo di scena.


L' amministrazione ericina dopo aver definito il contenzioso con l’impresa esecutrice della pista ciclabile, ha in corso di realizzazione alcuni nuovi marciapiedi come nella Via Emilia e il rifacimento di altri. “Guarda caso – osserva Salone - giusto dove prima insisteva parte della contestata pista ciclabile con la conseguenza di farla sparire del tutto”.
Da qui, pertanto, il suo esposto alla Procura di Trapani.