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12/04/2021 06:00:00

Trapani, a chi giovano le intercettazioni anomale dei giornalisti?

Continuiamo a seguire la vicenda delle indagini – durate per un periodo particolarmente lungo e cioè quattro anni, dal 2016 al 2020 – relative ai presunti coinvolgimenti di alcune Organizzazioni non governative, dedite al salvataggio dei migranti nel canale di Sicilia, che avrebbero favorito l’immigrazione clandestina.

Le tre Ong: Medici Senza Frontiere; Save The Children; Jugend Rettett si legge nell’informativa finale, sarebbero state “mosse nelle loro condotte criminose da interessi economici”. In pratica: più salvataggi, più visibilità mediatica, più donazioni ricevute.


In tale ambito sono rimasti impigliati, attraverso ‘strane’ intercettazioni, autorizzate dagli inquirenti trapanesi, diversi giornalisti, scatenando le dovute proteste e preoccupazioni per svariate possibili violazioni di diritti costituzionali: non ultimi quelli legati alla libertà di stampa.

INTERCETTAZIONI INCIDENTALI? NI – Nei giorni scorsi la procura di Trapani, parlando con l’agenzia Adnkronos, per ridimensionare il caso aveva, affermato che nell’informativa la trascrizione delle intercettazioni non c’è, ma sarebbe solo nei brogliacci. “Come mi ha riferito l’ex capo della Squadra Mobile di Trapani, la giornalista Nancy Porsia è stata intercettata per alcuni mesi nella seconda metà del 2017, perché alcuni soggetti indagati facevano riferimento a lei che si trovava a bordo di una delle navi oggetto di investigazioni. Nessun altro giornalista è stato oggetto di intercettazioni. In ogni caso, voglio sottolineare subito che nella informativa riepilogativa dell’intera indagine depositata nello scorso mese di giugno non c’è alcuna traccia delle trascrizioni delle intercettazioni della giornalista freelance Nancy Porsia e non c’è alcun riferimento ad altri giornalisti”. A parlare così era il procuratore facente funzioni di Trapani, Maurizio Agnello.


UNA IMBARAZZANTE EREDITÀ – Quest’ultimo ha ereditato la ‘patata bollente’, messa in pentola anni fa dall’allora sostituto procuratore Andrea Tarondo, avallato dal gip. Tale ricostruzione però non convince per nulla, soprattutto alla luce delle ultime notizie apprese negli ultimi giorni. In base alle dichiarazioni rese a ‘Il Riformista’ dalla Porsia, invece, sarebbero state trascritte – eccome – conversazioni non utili ai fini delle indagini, comprese molte telefonate private tra lei ed il suo avvocato, Alessandra Ballerini, ed altri, che non dovevano essere trascritte o messe in deposito, ma distrutte in quanto di nessun interesse investigativo. È di tutta evidenza l’aperta violazione del diritto alla tutela del segreto professionale cliente-avvocato e della privacy; oltre che la gravissima violazione che vede mandare all’aria la tutela della segretezza delle fonti giornalistiche su cui si basa, in gran parte, la liberta di stampa – tutelata dalla nostra Costituzione – e non solo.
LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO LO VIETA – Si può, ma solo in casi eccezionali, intercettare il cronista. E anche la Cedu dice che, solo in casi straordinari, si può ricorrere a questo strumento. Che non deve diventare, però, uno strumento d’indagine. Quindi non si possono intercettare i giornalisti solamente per risalire alle loro fonti e utilizzare i dati così acquisiti per approfondire indagini. La Corte europea dei diritti dell’uomo lo ha stabilito più volte. L’ultima pronuncia, fra le tante altre, in materia di segretezza e tutela delle fonti giornalistiche, risale al 2018, quando l’alta corte di Strasburgo aveva stabilito come le intercettazioni a danno dei giornalisti violassero la ‘Convenzione dei diritti dell’uomo’ perché compromettono il diritto alla confidenzialità delle fonti.

L’ISPEZIONE ALLA PROCURA DI TRAPANI – Che ci sia qualche cosa che non è andata per il verso giusto non c’è dubbio. Non si spiegherebbe altrimenti l’invio, nei giorni scorsi, presso la Procura di Trapani degli ispettori, voluta dal ministro della Giustizia, Marta Cartabia. Con tutta probabilità gli ispettori cercheranno di capire – non tanto i motivi o la legittimità delle intercettazioni incidentali e non ai giornalisti che, seppur non vietate in modo assoluto dalla legge, devono essere usate secondo la legge stessa – chi, perché e come mai non ha provveduto a distruggere immediatamente i contenuti dei brogliacci delle intercettazioni, permettendo così che le stesse, pur non avendo alcuna appetibilità investigativa, finisse trascritta, depositata agli atti e, quindi, anche nelle mani degli avvocati.

NESSUN AVVOCATO INTERCETTATO – “È dovuto – comunica in una nota stampa il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Trapani, Vito Galluffo – premettere e precisare che nessun avvocato, nell’ambito della datata inchiesta sulle ONG della Procura di Trapani, è stato mai intercettato né tantomeno, ora, sono stati depositati atti con nomi di Avvocati. Altri erano i soggetti attenzionati e/o indagati ed intercettati. Esprimiamo, però, sempre e comunque, vicinanza e solidarietà a tutti gli avvocati ed a quanti hanno subito e subiscono offesa, compressione o violazione dei loro diritti nell’espletamento delle rispettive attività professionali. Prendiamo atto – continua Galluffo – con soddisfazione, che finalmente anche i giornalisti, di cui taluni sono stati nel tempo cassa di risonanza solo di certe procure, pubblicando anche impunemente atti e nomi ancora non pubblici, si siano ora accorti di quanto è accaduto ed accade. Protestiamo vibratamente contro ogni violazione del diritto di difesa e l’incontrollato uso delle intercettazioni e, soprattutto, del contenuto delle stesse. Diritti che, peraltro, sono e rimangono costituzionalmente garantiti e non violabili da chicchessia, ed invece spesso sono dissacrati. Non consentiremo per il futuro – conclude il presidente del C. o. a. trapanese – che ciò accada e né che i nomi di avvocati, nella e per la loro attività professionale, vengano assai inopportunamente citati o richiamati in atti processuali di qualsivoglia natura, perché questo non sarà più tollerato dall’Avvocatura”.

Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo

 



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