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11/05/2021 10:13:00

"Ma quale aggressione? Ho difeso la mia famiglia dall'invadenza di Rizzi"

 “Ho difeso la mia famiglia dall'invadenza della telecamera che continuava a riprenderci nonostante i nostri inviti ,all'operatore, di spegnerla”.

A parlare è Rosaria Agosta coinvolta nell'aggressione denunciata in una singolare diretta social da Enrico Rizzi e dal suo staff. Aggressione avvenuta, sabato, nella frazione di Fulgatore dove l'animalista era intervenuto in seguito alla segnalazione di cane maltrattato.

Qui l'articolo di Tp24. 

“La telecamera – racconta la donna – non riprendeva il cane, ma la mia casa, le auto, le targhe e anche mia nuora con la bambina in braccio. Io, purtroppo, ho sbagliato e senza riflettere ho tentato di togliere la telecamera dalle mani dell'operatore. Lo ripeto, l'ho fatto per proteggere mia nuora e la mia nipotina”.

Ne è nata, però, una gazzarra. “Rizzi – riprende Rosaria Agosta – ha chiamato l'ambulanza che ha portato via anche un vigile urbano, ma non so perchè”. Poi sono arrivati i carabinieri. “Anche io e la mia famiglia stavamo male, ma non siamo saliti sull'ambulanza. Rizzi è abituato a fare queste cose, noi no”.

Rosaria Agosta rivela un particolare: “Il cane non è nostro. Sabato mattina, mentre mio marito stava andando a lavorare, si è presentato davanti casa nostra. Mio marito ha cercato di farlo allontanare senza riuscirci ed allora, temendo per la nostra incolumità, lo ha messo nel recinto”. Il cane dopo essere stato trasportato in un ambulatori veterinario è ritornato a Fulgatore: “In attesa di una sistemazione noi ne abbiamo la tutela e quindi dobbiamo mantenerlo e curarlo “.

C'è anche una denuncia penale: “Decideremo con il nostro avvocato, come procedere. A noi tocca la vergogna per tutto quello che ha fatto Rizzi e in più dobbiamo affrontare delle spese che forse toccherebbero a lui in quanto si dichiara animalista. Comunque – conclude Rosaria Agosta – voglio ringraziare quanti ci sono stati vicini, manifestandoci solidarietà".