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20/08/2021 17:20:00

Sicilia. Caccia: "No a stop". Soldi ai Comuni: "Sono fondi UE, Musumeci dica verità"

“Il calendario venatorio siciliano non subisca stop. Gli appelli di questi giorni a fermare la caccia da parte di alcune associazioni ambientaliste sono strumentali e nascondono anche precise responsabilità in ordine ai disastri determinati dagli incendi che hanno interessato vasti territori della Sicilia.

A protestare sono infatti gli stessi soggetti che si sono tirati indietro quando erano stati chiamati a sottoscrivere accordi per la vigilanza e la tutela del territorio. In particolare qualche associazione ambientalista ha ingaggiato una polemica meramente politica con il governo regionale che fa capire come le posizioni espresse sono di parte e non hanno un fine oggettivo improntato al bene comune. Al falso perbenismo di taluni, rispondo che i cacciatori sono persone che amano certamente il territorio e svolgono l’attività seguendo le regole. Ed anzi faccio mio l’appello delle associazioni venatorie affinché il governo Musumeci e per esso l’Assessorato al Territorio ed Ambiente sottoscriva protocolli d’intesa per affidare proprio ai cacciatori ed alle loro organizzazioni anche la vigilanza dei boschi come misura per la prevenzione degli incendi. I cacciatori siano chiamati a svolgere il ruolo di sentinelle a tutela del territorio, sia per la prevenzione degli incendi sia per la segnalazione di eventuali discariche in aree boschive. Per questo chiederò agli assessori Baglieri e Cordaro un incontro per definire un protocollo che valga non per 15 giorno ma per tutto l’anno. Occorre che sia attivato un numero verde a cui i cacciatori possono segnalare eventuali situazioni di rischio ambientale o eventuali pericoli. I cacciatori sono gli unici che conoscono montagne, boschi e fiumi, gli unici ad avere realmente a cuore la tutela del patrimonio boschivo e faunistico a cui dovrebbe andare parte delle tasse pagate per esercitare l’attività venatoria e che ad oggi è stata distratta per altre iniziative”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

83 milioni ai Comuni: "Fondi Ue, non della regione"
"Leggo con stupore una dichiarazione del presidente Musumeci secondo il quale gli 83 milioni in arrivo nelle casse dei comuni sarebbero, cito testualmente "risorse che abbiamo voluto destinare loro con un'apposita norma inserita nella Legge Finanziaria regionale dello scorso anno: una delle numerose misure che abbiamo messo in campo contro la pandemia a sostegno di cittadini e imprese."
Devo ricordare al Presidente della Regione che le somme di cui parla non sono affatto né aggiuntive, né specificatamente legate all'emergenza Covid. Si tratta infatti di una semplice modifica al bilancio, per cui i fondi, invece che da risorse proprie della Regione, sono state attribuiti da risorse comunitarie.
Insomma si è restituito con la mano sinistra, ciò che si era appena tolto con la mano destra.
Sarebbe bene che il Governo regionale avesse maggior rispetto, se non per i sindaci e le amministrazioni locali, almeno per la verità e la decenza."

Lo dichiara Danilo Lo Giudice, sindaco di Santa Teresa Riva e deputato regionale di Sicilia Vera.