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23/08/2021 20:12:00

L'85% dei ricoverati per Covid in provincia di Trapani non è vaccinato

 Stamane si è nuovamente riunita la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Trapani per discutere dell'emergenza Covid nel trapanese, valutando nuove azioni da intraprendere al fine di contenere il propagarsi della pandemia che ad oggi ha superato la soglia di 2000 positivi accertati.

Particolarmente attenzionata anche la situazione relativa all'occupazione dei posti letto nelle varie strutture sanitarie allestite in provincia. Tra Marsala e Mazara sono 120 i posti di degenza ordinaria, dei quali 62 risultano occupati mentre sono 18 quelli di terapia intensiva dei quali 9 sono occupati. Nella RSA di Salemi sono 10 i posti occupati su un totale di 15. In definitiva, l'85% dei ricoverati non è vaccinato. I sindaci concordano con la necessità di avviare nell'immediato un'imponente campagna di sensibilizzazione a vaccinarsi, rivolta soprattutto ai giovani e non solo, in tale direzione sollecitando i medici di base ad essere, come già sono, i primi alleati fiduciari delle famiglie. Ma l'appello viene indirizzato anche agli stakeholder sociali, per cominciare dalle Parrocchie, Scuole ed associazioni, alle quali si richiede il più ampio coinvolgimento nella battaglia al Covid.

«Registriamo, da settimane, un incremento costante dei casi di positività al Covid in tutta la Provincia - dichiara il Presidente della Conferenza dei Sindaci e Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida -. Intendiamo attivare campagne promozionali, azioni di sensibilizzazione sul territorio, non solo volte al rispetto delle regole di prevenzione al Covid 19 ed alle sue sciagurate variabili ma anche pro-vaccino, unitamente ad ogni altra azione necessaria a prevenire conseguenze sciagurate che ci auguriamo di evitare».


Il 30 agosto, ospiti del Sindaco Grillo del Comune di Marsala, su proposta di Tranchida la conferenza tornerà a riunirsi per avviare un confronto volto a disegnare una sorta di solidale e salutare rivoluzione dei servizi sanitari tendente alla specialistica ed alla riqualificazione delle prestazioni socio-sanitarie con l'occhio attento alla salute delle persone prima ancora che ai campanilismi.