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24/08/2021 06:00:00

Noi, il virus, il vaccino

 Carissima redazione di Tp24,
Vi proclamate a rispetto delle persone e a condanna di atti discriminatori e razzisti. Bene forse avete un pò perso di vista quali erano i vostri obiettivi iniziali. Perdonatemi ma pubblicare un articolo con "la Sicilia torna in zona gialla per colpa dei non vaccinati" cosa vi giova? Premetto e sottolineo che non sono un no-Vax ma una persona che in questi giorni sta osservando sempre più la curva dell'odio crescere a dismisura. Ci troviamo tutti in un grande momento di sconforto e di difficoltà e invece di essere solidali tra di noi, di aiutare chi ha paura (di un virus o di un vaccino che sia il sentimento di base è quello) siamo pronti a giudicare, incolpare, scagliarci uno contro gli altri. A cosa può portare questo? Perché anche voi partecipate a questo pericoloso gioco? Incrementare odio cosa pensate che può risolvere? Sappiamo tutti che anche i vaccinati possono essere positivi e contagiare. Perché non pubblicare che la Sicilia torna in zona gialla grazie all'irresponsabilita di tutti vaccinati e non che puntualmente, giornalmente, si assembrano senza tenere nessuno di quei pochi comportamenti che ci sono stati dati per fondamentali fin da subito? Siete una testata giornalistica e avete una grande responsabilità verso chi vi legge. Diffondete amore, comprensione, vicinanza, unione e sentimenti positivi, invitate la gente che ha paura dei vaccini a rivolgersi ai propri medici di base, mettete perché no professionisti a disposizione, date info utili, aiutate chi ha bisogno in questo brutto momento a trovare le giuste risposte e di sicuro ne trarrete benefici anche voi.
Buona giornata,
Daniele

Non comincio la mia lettera con caro direttore perché per amore delle cose giuste non la conosco e quindi non voglio essere ipocrita.
Voglio prima precisare che sono un assiduo lettore del suo giornale digitale che ritengo di gran lunga il più esaustivo e al tempo stesso il più indipendente della provincia di Trapani e forse oltre.
La cosa che non condivido è la linea editoriale che avete deciso per quanto riguarda il covid-19, dando per acquisito il potere curativo del vaccino che propagandate in ogni articolo sul covid-19 appunto, senza nessun riscontro definitivo anzi con nessuna cognizione di cosa accade all'estero e accadrà in Italia questo inverno.
Mi spiego meglio oggi giorno 18 Agosto ci informate che a Marsala ci sono 4 ricoverati in terapia intensiva tre non vaccinati e 1 con doppia dose e per tenere fede alla vostra linea editoriale vi affrettate a dire si ma il vaccinato aveva pregresse patologie.
Intanto anche quelli che voi chiamate no vax morti nella maggioranza dei casi avevano patologie pregresse, ma il punto è che minimizzate il fatto oggettivo ripeto oggettivo che uno su quattro al mio paese fa il 25%.
E come dicevo prima e concludo,le certezze che voi avete adesso si avranno solo questo inverno in un senso o, purtroppo,come io temo, nell'altro.

Vincenzo

Pubblichiamo qui due tra le tante lettere ricevute in questi giorni in redazione circa la posizione della nostra testata sull'attuale situazione che stiamo vivendo a causa dell'emergenza Covid. E' l'occasione per ribadire un principio: Tp24 è a favore della ricerca scientifica, e della comunità scientifica. Per noi,  vaccinarsi non solo è essenziale, ma è segno di responsabilità.

Tp24 crede che compito del giornalismo, in questi tempi di grande incertezza e paura, sia mettere ordine nell'esistente: questo cerchiamo di fare, dando ai tanti lettori la possiibilità di informazioni chiare, aggiornate ed utili sull'emergenza. I criteri per l'attribuzione dei colori sono cambiati, e si basano adesso non sui contagi, ma su ricoveri. Il 90% dei ricoverati sono persone non vaccinate. Dire che in Sicilia finiremo in zona gialla o rossa per colpa dei non vaccinati (colpa, non dolo) è dire come stanno le cose.  

Siamo curiosi e laici, ci piace vedere come si sta dalla parte del torto - come i nostri affezionati lettori sanno bene - e cercare di capire non solo come vanno le cose, ma come potrebbero andare. Tuttavia la scienza non ammette "par condicio", come qualcun altro ci ha scritto. E quando parliamo di scienza, non ci riferiamo nè a questo o a quel premio Nobel, o al nostro virologo preferito, o ai poteri forti di Big Pharma: ci riferiamo ad una comunità, di centinaia, di migliaia di persone che in questo anno e mezzo durissimo ha lavorato e continua a lavorare per noi, portando a risultati che sono paragonabili soltanto allo sbarco sulla Luna (e ora mi aspetto i commenti di chi dirà: ma davvero credete allo sbarco sulla Luna). La nostra non è un'adesione fideistica - sappiamo bene che la scienza non è mai pura - ma  è basata sul confronto quotidiano che facciamo di fonti e documenti, in un lavoro che meriterebbe meno insulti e meno minacce (si, stiamo ricevendo anche minacce: incredibile, ci sono no-vax che si comportano come mafiosi...). Questo è il punto. Curiosità, e responsabilità. Ci piacerebbe, ad esempio, un dibattito più serio sull'accesso alle cure, sulla liberalizzazione dei brevetti dei vaccini. Ci piacerebbe che si parlasse delle ulteriori, tragiche, discriminazioni che il Covid sta creando nel mondo. 

Riconosciamo di essere ignoranti su molte cose - è il bello del mestiere - e proprio per questo leggiamo e chiediamo tanto, in giro, a chi ne sa più di noi. Invece riceviamo insulti e accuse da chi non ha mai aperto un libro, ma è convinto di sapere tutta la verità. Sono i tempi, purtroppo, e non siamo nè i primi nè gli ultimi a subire questa purga. Ci consola, ed è una gran consolazione, il fatto che dei nostri 100.000 follower, il 90% la pensa come noi, e solo una rumorosa minoranza inquina il dibattito con insulti e castronerie.

Non l'avranno vinta. 

Giacomo Di Girolamo