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19/10/2021 06:00:00

 L'Italia triste dei proclami e dei processi

Io sono Katia, appartengo alla specie umana, ho compreso il messaggio cristiano e credo nella Costituzione Italiana!

Bisogna ammettere che un simile proclama non infiammerebbe nessuna piazza: troppo generico, senza le distinzioni che tanto piacciono a quanti dividono: gli uomini dalle donne, i neri dai bianchi, gli ariani dagli impuri che non provengono dalle steppe pontico-caspiche euroasiatiche sud-occidentali. Nessun politico mi chiederà mai di scrivergli un discorso per agitare le piazze... pazienza.

Questa settimana l'argomento l'ho sorteggiato proprio così: ho fatto tanti bigliettini quanti gli argomenti di incalzante attualità. Tanta roba davvero, a cominciare dai rigurgiti antifascisti, una vicenda che si potrebbe risolvere semplicemente applicando l'articolo della nostra Costituzione, che vieta esplicitamente questo genere di formazioni politiche. Sentire parlare di libertà alcuni esponenti di questa falange violenta e antidemocratica risveglia il mio cervello rettiliano, pertanto preferisco tralasciare qualsiasi approfondimento.

Sulle proteste dei no green-pass riesco solo a formulare un pensiero sull'inadeguatezza di quanti lo hanno strutturato: al bar solo se ti siedi; su alcun i mezzi di trasporto sì, su altri no e via discorrendo. Tutte queste contraddizioni illogiche mortificano l'intelligenza di chiunque, anche di quanti sono in grado di stabilire una sinapsi ogni tanto. Vaccino obbligatorio per tutti! Un governo serio deve assumersi delle responsabilità.

L'argomento estratto a sorte questa settimana riguarda il processo Regeni. Annullato! Tutto da rifare perché non vi è certezza che gli imputati siano a conoscenza della procedura a loro carico. Il povero messo del tribunale continua a citofonare ai vecchi indirizzi in Egitto dei presunti assassini e torturatori che, nel frattempo si sono resi irreperibili. Com'è possibile? Presto detto: una modifica dell'articolo 420 bis del codice di procedura penale, attuata durante il governo di Matteo Renzi nel 2014, ministro della Giustizia Andrea Orlando, non consente più al giudice di disporre “anche di ufficio” la rinnovazione dell'avviso “dell'udienza preliminare... quando è provato o appare probabile che l'imputato non ne abbia avuto effettiva conoscenza... una sorta di incentivo a darsi alla macchia. Questa modifica consente a quanti, in questo caso, preferiscono non parlare dei rapporti ambigui tra Italia e l'Egitto, di prendere tempo, spostare il tempo per la giustizia un po' più in là, nella speranza che nel frattempo altre leggi in deroga stabiliscano che certi processi è meglio chiuderli senza indagare troppo... e comunque nella peggiore delle ipotesi c'è sempre la Ragion di Stato. Che dire? Un abbraccio forte ai genitori di Giulio che non si arrenderanno di certo, perché solo questo possono fare.

Consigli per la lettura: Il dilemma della complessità di Alberto Felice De Toni e Giovanni De Zan;
per i nostalgici che sanno leggere: Il paradosso della tolleranza di Karl Popper, poiché immagino che abbandoneranno la lettura dopo le prime righe della prefazione. Riassumo il solo concetto che intendo far passare:
… una collettività caratterizzata dal tolleranza indiscriminata è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno.
La conclusione, apparentemente paradossale, formulata da Popper consiste nell'osservare che l'intolleranza stessa sia condizione necessaria per la preservazione della natura tollerante di una società aperta.

Katia Regina