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25/10/2021 12:00:00

Vaccino anti Covid-19 per bambini e adolescenti

Il covid-19 in età pediatrica non è una problematica sine cura, la prevenzione vaccinale dai 12 anni in su deve essere fatta. Ci sono dati di letteratura sui bambini in età prescolare, scolare e adolescenziale che evidenziano come una percentuale di minorenni sviluppi la malattia in forma grave. Sono infatti migliaia i casi di sindrome infiammatoria multisistemica con bambini ricoverati che rischiano il decesso.

In età pediatrica la mortalità da Covid-19 non è molto inferiore, anzi addirittura è più elevata di quella registrata in diverse malattie rare. La SIPPS chiede una vaccinazione estensiva a tutti i soggetti dai 12 anni in su, sia sani sia a rischio. Non è ben chiaro quali siano i soggetti a rischio in età pediatrica e non è corretto trasferire al bambino le valutazioni fatte nell’adulto: le stesse malattie che nell’adulto rappresentano un fattore di rischio, non è detto che siano dimostrate esserlo nel bambino. Va, inoltre, chiarito che alcuni dei soggetti a rischio probabilmente risponderanno poco e male al vaccino.

Gli immunodepressi per definizione possono dare una risposta insufficiente alla vaccinazione e vanno vaccinati sapendo che la loro protezione è offerta sia dal vaccino sia dalla possibilità che siano vaccinati anche i loro coetani. Se i minorenni non vengono vaccinati, con la riapertura delle scuole ci sarà inevitabilmente una quota di questi che si infetterà, facendo tornare gli studenti alla didattica a distanza. l’unica soluzione percorribile è vaccinare tutti, tanto più che disponiamo di vaccini autorizzati per l’età superiore a 12 anni.

È importante vaccinare bambini e adolescenti, anche i bambini senza patologie pregresse sono a rischio di ricovero e devono essere protetti con la vaccinazione. Lasciare una fascia di popolazione scoperta porta il rischio di nuove epidemie, con tutte le conseguenze viste nei mesi di pandemia. Non bisogna dimenticare che, oltre alle conseguenze dirette dell’infezione, ci sono anche gli effetti secondari dell’isolamento sociale. Per questo motivo, è importante vaccinare tutti i bambini e gli adolescenti dai 12 anni in su. Il test sierologico pre-vaccino non è consigliato. Come evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Salute, i test sierologici possono generare falsi positivi o falsi negativi, con gravi conseguenze che possono influenzare le misure di prevenzione e controllo delle infezioni.

L’assunzione di antinfiammatori o paracetamolo prima della vaccinazione Covid-19, per prevenire effetti avversi, potrebbe ridurre la risposta immune dell’organismo al vaccino. Paracetamolo o altri antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene, possono essere invece assunti dopo la vaccinazione per gestire eventuali effetti collaterali. In alcuni paesi, tra cui USA e Israele, sono stati segnalati nuovi casi di miocardite post vaccino Covid-19 negli adolescenti. In generale è difficile stabilire un collegamento diretto e certo con la vaccinazione Covid-19. Tutti i casi di miocardite ad oggi riportati sono stati comunque di modesta entità e si sono risolti con le specifiche cure mediche. Tutti i bambini con asma allergico controllato e allergie possono essere vaccinati. Chi ha avuto reazioni anafilattiche in passato deve rimanere in osservazione 60 minuti. Per i bambini che hanno allergie note ai componenti del vaccino è importante consultare un allergologo e fare la vaccinazione in ambiente protetto.

Anche per i bambini e ragazzi affetti da celiachia non esistono controindicazioni alla vaccinazione. È importante offrire la vaccinazione ai bambini con malattie croniche, dal momento che corrono rischi maggiori di morte e ricovero in ospedale. È importante contattare i medici specialisti curanti per una gestione personalizzata della vaccinazione. I dati di letteratura scientifica, gli studi e l’assenza completa di basi teoriche credibili non confermano che si possa collegare il vaccino Covid-19 a problemi di infertilità femminile e/o maschile. Non è stato segnalato un aumento significativo di casi di trombosi o trombosi trombocitopenica associato alla vaccinazione con vaccini a mRNA.

La vaccinazione non è contoindicata per chi ha avuto una trombosi o problemi di coagulazione. Quindi non sono consigliati ne esami pre-vaccinali per valutare lo stato coagulativo ne terapie preventive con ASA o altri farmaci. Vaccinazioni rinviate, fuga dai Pronto Soccorso, ritardo diagnostico per patologie in cui il tempo è prezioso, terapie interrotte in bambini fragili e aumento delle diseguaglianze. Sono alcuni degli effetti indiretti della pandemia da Covid sulla salute dei bambini e dei ragazzi. Senza contare quelli sulla salute psicologica e sui deficit formativi strettamente legati alla prolungata chiusura delle scuole. Inoltre, epidemia da Sars-Cov-2 ed epidemia di obesità, all’apparenza così distanti, sono in realtà strettamente connesse: l’isolamento, la noia, la sedentarietà spingono a un maggior consumo di alimenti calorici favorendo il sovrappeso e l’obesità che a sua volta è un fattore di rischio per il Covid 19.


Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell.360409851
Email: dott.a_tummarello@libero.it



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