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08/11/2021 07:10:00

A  Palermo c'è Documentaria, il festival internazionale di cinema documentario

Nei Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, per la prima volta, si svolge la sesta edizione di Documentaria con una settimana di eventi, dal 6 al 12 novembre. Tutti dedicati al cinema del reale con proiezioni, incontri con registi, focus e retrospettive, dibattiti concreti e due concorsi principali dedicati alla migliore produzione documentaria ed estera.

Ad accoglierci qualche minuto prima dell’inizio della conferenza stampa, svoltasi giovedì 4 novembre, è Ivan Scinardo, direttore della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC). Non è un caso che Documentaria si svolga all’interno di una location così importante e straordinaria come quella della scuola del cinema a Palermo che ha la sua sede centrale a Roma. La sede distaccata di Palermo è nata nel 2008, frutto di un accordo tra il CSC, la Regione Siciliana e il Comune di Palermo proprietario della struttura e curatore dei servizi. “E’ l’unica scuola che forma registi per il documentario, una scuola a tutti gli effetti i cui insegnanti sono maestri del cinema. Tutti dei veri e propri professionisti che quando non girano, sono qui a impartire le loro preziosissime lezioni”- ci spiega Scinardo – mentre visibilmente entusiasta ci mostra i pannelli con le foto dei più importanti attori che si sono formati nel corso degli anni.

“La scuola, la cui direzione artistica appartiene a Costanza Quatriglio , è officina di talenti , casa del cinema ma anche casa del documentario , un luogo vivo e pulsante che non ha smesso di funzionare anche in pandemia. Molti ragazzi provengono dal DAMS di Bologna già laureati. Il tasso di occupazione è del 100%, la scuola quindi semina abbastanza bene se i risultati sono questi” - continua a spiegarci Scinardo – Durante la conferenza stampa abbiamo avuto modo di ascoltare anche Joshua Wahlen , direttore artistico di Documentaria, pronto a farci un breve excursus storico: “il festival è nato nel 2014, da un’idea del collettivo di registi e fotografi FrameOff di Noto, per cinque anni ha popolato la città barocca di occasioni di incontro attorno al cinema del reale . Adesso arriva a Palermo e per noi è una grandissima emozione”

La programmazione è molto ricca. Il concorso principale di Documentaria ,“Visioni doc Italia”, vedrà sei film in gara per la migliore produzione documentaristica nazionale: “ Un uomo deve essere forte” (Italia 2019- 62 min ) di Elsi Perino e Ilaria Ciavattini “Pozzis – Samarcanda”(Italia 2020 – 86 min) di Stefano Giacomuzzi; “Disco Ruin” (Italia 2020 – 112 min) di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto; “Io resto” (Italia 2020 – 81 min)di Michele Aiello; “Il secondo principio” di Hans Liebschner (Italia 2020 – 88 min)di Stefano P. testa; “The second life” (Italia, Belgio, Germania 2020 – 80 min)di Davide Gambino. I film della sezione principale saranno proiettati ogni sera al Cinema De Seta con la presenza dei registi in sala.

Ci saranno anche nuove sezioni internazionali: “Visioni dal mondo” e “Visioni Etnografiche” dedicate rispettivamente ai migliori mediometraggi esteri e al documentario etnografico.
Focus di questo anno il cinema africano con una selezione di pellicole realizzate da antropologi e registi nei Paesi Africani di Lingua Ufficiale Portoghese (PALOP). Un’altra novità di questo anno è il “Premio Ambiente” a cura di ARPA Sicilia che premierà il lungometraggio che meglio indaga il rapporto uomo natura.

Tanti riconoscimenti previsti, tra cui Miglior Documentario Internazionale, Miglior montaggio , e il Premio Documentaria che quest’anno verrà conferito a Silvano Agosti che sarà presente al festival.. Spazio anche agli approfondimenti tematici a cura di esperti e professionalità artistiche, riguardanti diversi aspetti della cultura cinematografica. Ancora proiezioni retrospettive e concerti. Ampio spazio sarà riservato alla formazione attraverso seminari, focus, retrospettive, tavole rotonde e workshop, rivolti al pubblico di Documentaria e agli studenti degli istituti formativi dell’isola . Tra le tante attività in programma anche il seminario “Dall’impotenza alla creatività” del regista Silvano Agosti, già Nastro d’Argento alla carriera e il cineconcerto del compositore tedesco Peter Wegele, in collaborazione con il Conservatorio A. Scarlatti e il Goethe Institut , a chiusura della manifestazione.

“A Palermo non c’è il cinema, ma si può parlare di Palermo come città del cinema per le numerose attività legate all’aspetto cinematografico che trovano conferma in Documentaria. Per la prima volta a Palermo un grande evento che conferma l’attrattività internazionale della città” - sostiene il sindaco Leoluca Orlando-. Interessantissimi anche gli interventi da parte dell’Assessorato dei Beni Culturali e della Identità Siciliana e quello alle Culture del Comune di Palermo che hanno evidenziato alcuni aspetti molto importanti: Il festival come recupero della nostra tradizione storica e molto legato anche alla narrazione: “noi siciliani ci siamo inventati tante espressioni e forme narrative tra cui quella del cinema documentario” e “attraverso il cinema documentario si può dare una narrazione della Sicilia che è altro dalla mafia”.

Importante anche la dimensione creativa secondo quanto affermato da Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali: “Creatività e visione sono nutrimento per l’anima. Riempiono la quotidianità di una nuova energia ci rimandano alla dimensione dell’essere e alla possibilità di pensare a una città nuova rinnovata, trasformata. Una dimensione creativa che tiene conto anche della formazione dei ragazzi. C’è tutto questo in Documentaria molto più che un festival ma un progetto di futuro”.

Durante la conferenza stampa si è voluto giustamente ricordare il lavoro svolto da Valentina Pedicini, docente di regia del documentario, scomparsa un anno fa, che ha dato molto agli alunni della scuola. 

Dorotea Rizzo